Caso scommesse, Zaniolo-Tonali: non si prefigura frode sportiva. Figc, Fagioli patteggia
La Procura di Torino vuole sentire il prima possibile Zaniolo e Tonali, che verranno convocati dagli inquirenti. Le loro chat non sono state ancora vagliate e finora non è stata riscontrata nessuna frode sportiva. Fagioli patteggerà entro la settimana: per il giocatore si va verso un forte sconto della squalifica, visto anche l'atteggiamento di collaborazione con la Procura Figc. Le news di oggi
Siamo solo all’inizio ma questa è già una settimana determinante in ambito inchiesta sul caso scommesse. Per Fagioli sicuramente, visto che a giorni in procura federale a Roma dovrebbe chiudersi il patteggiamento e conoscersi l’entità della sua squalifica, che in virtù della collaborazione oltre che della piena ammissione di aver scommesso su un sito illegale e in particolare di aver scommesso su partite di calcio, sarà ridotta di oltre la metà rispetto ai tre anni minimi previsti dal codice di giustizia sportiva. Ma in prospettiva sarà determinante anche per Zaniolo e Tonali, gli altri due calciatori indagati finora a Torino. Per l’ex rossonero, avviato a sua volta ad una piena collaborazione con le due procure per evitare una squalifica troppo pesante, primi contatti a Torino tra un suo rappresentante legale e la PM dell’inchiesta, Manuela Pedrotta, mentre dopo aver prodotto la copia forense si attende l’inizio delle analisi dei contenuti delle chat dei due giocatori di Premier League. Finora, da Torino, non si è prefigurata nessuna frode sportiva, fattore che lascia tranquilli i giocatori da un punto di vista penale. Ma la vera partita i due nazionali se la giocheranno in procura sportiva a Roma, dove si presenteranno con strategie opposte. Per patteggiare Tonali, come ha fatto Fagioli. Chiedendo la piena assoluzione Zaniolo, che ha negato di aver scommesso sul calcio.
Caso Fagioli Juve ha informato subito la Procura
Siamo però ancora alle ipotesi, visto che di certezze ce ne sono poche, anche sulle eventuali altre persone coinvolte: siano essi scommettitori o tesserati, che pur a conoscenza dei fatti non hanno denunciato, come invece previsto dal codice di giustizia sportiva. Alcune indiscrezioni in questo senso sono già uscite dalle indagini sul centrocampista della Juventus: due compagni e un membro dello staff, che non è Allegri, sarebbero stati a conoscenza dell’operato del ragazzo. Qualora fosse provato, tali soggetti andrebbero incontro al rischio di una squalifica di non meno di 6 mesi, mentre il club non sarebbe chiamato a rispondere. La Juventus, come tutte le altre società, è obbligata da regolamento federale a fare ogni anno corsi di formazione sui comportamenti derivanti dalle scommesse e inoltre ha anche subito informato la Federazione, non appena saputo del caso Fagioli, come confermato da Giuntoli al Festival dello Sport
Cosa può succedere nei prossimi giorni
Già nei prossimi giorni la Procura di Torino, anche sulla base di quanto emergerà dal materiale sequestrato a Zaniolo e Tonali, potrebbe portare alla luce un quadro più preciso sotto più aspetti. Potrà chiarire ad esempio se entrambi i giocatori hanno scommesso anche su partite di calcio, cosa che Zaniolo nega. La procura federale potrà aprire un’indagine a sua volta solo in quel caso o se gli stessi interessati chiedono di essere ascoltati e decidono di autodenunciarsi, come fatto da Fagioli. Se poi le scommesse fossero state fatte dai calciatori su partite delle loro squadre, lo scenario si farebbe chiaramente più complesso e grave.