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Milan, pochi gol e percorso europeo incerto: contro il PSG per invertire la marcia

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Peppe Di Stefano

Le casse del Milan sorridono, 6,1 milioni di euro di attivo, discorso opposto per i rossoneri visti in campo: la sconfitta con la Juventus risalta la difficoltà realizzativa di questa prima parte della stagione. Ad un Giroud poco incisivo si aggiunge un centrocampo troppo sterile (Loftus-Cheek unico in gol), contro il PSG il Milan punta al successo per dare una sterzata al proprio percorso europeo

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Se da una parte il Milan, inteso come club (gestione finanziaria del club), sorride perché dopo 17 anni il proprio bilancio è tornato in utile con un attivo di 6,1 milioni di euro, e per la prima volta nella storia rossonera i ricavi superano quota 400 milioni di euro, dall’altra parte - quella del campo - è il giorno dell’analisi. Non c’è tempo per fasciarsi la testa dopo la sconfitta contro la Juve, ma certamente a Milanello qualche focus è stato fatto. Lente di ingrandimento su alcuni numeri e qualche dato statistico che non può passare inosservato. Perché se il ko contro la Juve ha un peso specifico immensamente inferiore rispetto a quello contro l’Inter, non è passata inosservata a nessuno la difficoltà realizzativa di questa prima parte della stagione rossonera. Appena 16 gol realizzati in 11 gare. 6 in meno di quelli messi a segno lo scorso anno e nello stesso numero di gare. Giroud capocannoniere, con 4 gol (3 dei quali su rigore) non esulta da 54 giorni. Troppi per il numero 9 del Milan. Serve far gol. E serve che anche i centrocampisti abbiano maggiore peso realizzativo: solo un gol (di RLC) dal reparto di centrocampo. Gli altri (Reijnders su tutti, ma anche Musah, Pobega, Adli e Krunic) sono fermi a quota zero. A Parigi il Milan deve dare una sterzata al proprio percorso europeo. Obiettivo 3 punti. Rientrano Maignan e Theo Hernandez. Ancora a parte Loftus Cheek, che Pioli spera di recuperare per la delicata trasferta di Napoli, nel prossimo weekend. Ma quella è tutta un’altra storia. Per adesso va riscritta quella in Europa.