La nuova Lazio di Sarri: cambi decisivi e Immobile di nuovo protagonista

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Matteo Petrucci

Matteo Petrucci

Una rosa migliorata e un'alternanza degli uomini che ha portato giovamento. E' questa la nuova Lazio di Maurizio Sarri, una squadra dove chi sta bene gioca. A farne un po' le spese nell'ultimo periodo è stato il capitano Ciro Immobile tornato protagonista con il rigore segnato nella sfida contro la Fiorentina che ha portato i biancocelesti a -3 dalla zona Champions

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Chissà se pesava di più il pallone sul dischetto nell'ultima scena della partita contro la Fiorentina o l'inaspettata esclusione iniziale. Magari è più importante capire quanto peseranno in un prossimo futuro. Nelle scelte dell'allenatore e nella voglia di tornare protagonista del capitano, sbloccatosi dopo 40 giorni di digiuno. Gol e vittoria hanno la capacità di alleggerire pensieri e tensioni ma la cronaca racconta di un Immobile deluso per gli appena 164 minuti giocati nell'ultimo mese e di un Sarri che non vuole gestire ma valutare e puntare semplicemente su chi sta meglio. Il ruolo di psicologo non gli piace ma è una situazione che invece dovrà giocoforza maneggiare con cura perché gli equilibri rimangono molto sottili. Scoprendo magari che trovando le giuste misure l'alternanza può diventare un'opportunitàNon solo nel ruolo di centravanti.

I cambi di Sarri mai così decisivi

Perché i cambi stanno diventando decisivi. Tre delle ultime 4 vittorie della Lazio sono arrivate grazie ai subentrati. Contro la Fiorentina sull'asse Pedro-Vecino e Immobile appunto, ma prima l'uruguayano da panchinaro aveva risolto la sfida contro l'Atalanta  senza dimenticare che l'unica vittoria in Champions era arrivata grazie ad un'azione confezionata da Castellanos, Isaksen, Guendouzi e poi finalizzata da Pedro, tutti usciti dalla panchina. Grazie alle tre vittorie consecutive in A la Lazio ha fatto un bel salto in alto in classifica. 8 squadre superate passando dal sedicesimo al settimo posto e zona Champions a -3, mai così vicina dopo una falsa partenza. Ora i conti, e i cambi, tornano...