Salernitana-Napoli, Garcia: "Il cambio modulo può favorirci"

Serie A

Alla vigilia del derby contro la Salernitana, l’allenatore dei campioni d’Italia ha parlato in conferenza stampa: "Il  4-2-3-1 può favorirci, ma dobbiamo prendere meno gol. Con la Salernitana abbiamo solo un risultato: la vittoria. Offensivo pensare che non puntiamo più allo scudetto. I cambi all'intervallo non sono punitivi. Osimhen? Torna con noi la prossima settimana"

SALERNITANA-NAPOLI LIVE

Vigilia del derby campano contro la Salernitana per il Napoli campione d’Italia reduce dal 2-2 interno in rimonta contro il Milan. In vista del match che vedrà gli azzurri di scena all’Arechi contro l’undici di Pippo Inzaghi, ha parlato in conferenza stampa Rudi Garcia.

Perché domani il Napoli del secondo tempo col Milan e non del primo?

"Non buttate tutto del primo tempo. Abbiamo preso due gol sulle loro prime azioni offensive, non abbiamo fatto così male, abbiamo avuto anche la palla dell’1-1. Ma ovviamente quando si passa da 0-2 a quasi 3-2 è chiaro che il secondo tempo è migliore del primo, speriamo di proseguire su quest’onda positiva".

Perché questo divario tra i due tempi? Si può passare al 4-2-3-1?

"Abbiamo dimostrato, non solo contro il Milan, che questo modulo può essere utile e favorevole, magari anche domani. La cosa ovvia è che dobbiamo concedere meno gol. Se non sbaglio abbiamo sempre fatto gol nelle ultime partite, per cui dobbiamo concentrarci sulla fase difensiva, che può essere aggressiva e in avanti. I ragazzi lo sanno, se siamo più solidi vinceremo più facilmente".

C’è un problema di lettura dei momenti nella partita?

"Non credo, se vedi il primo tempo contro il Milan abbiamo regalato tanti palloni all’avversario. Anche giocatori che di solito non lo fanno ma se perdi tanti palloni non puoi attaccare e ti esponi di più. È questa la chiave, il gioco con la palla". 

Ha sentito Osimhen? C’è un programma di rientro?

"Ha l’accordo della società, io l’ho sentito via messaggio ma lo gestiscono i dottori che mi garantiscono che sta seguendo il programma e sarà con noi la settimana prossima".

Sette punti dall’Inter vuol dire essersi arresi?

"Mi aspettavo una domanda cattiva, la trovo offensiva. Siamo a un quarto del campionato, rimangono tre quarti di campionato per tornare non solo sull’Inter ma su tutte quelle che ci stanno davanti".

Come valuta Lindstrom?

"Ha già avuto un po’ di spazio. Quando un giocatore è esterno d’attacco deve essere decisivo con assist e gol, per il momento togliere il posto a Kvara e Politano è difficile, ma quando entrano gli altri al loro posto devono dimostrare di essere decisivi. Bisogna esserlo anche in fase difensiva, dando una mano alla squadra. Su questo lui sta migliorando tanto".

Che spiegazione si è dato per diverso rendimento casa-trasferta?

"Nessuna, non ho una spiegazione. Non c’entra andare o non andare in ritiro. Ho giocatori responsabili e professionisti".

Ha avuto un atteggiamento diverso con Rrahmani dopo il cambio? 

"Quando sostituisco qualcuno all’intervallo non è una punizione, loro lo sanno. Potevo fare altre scelte, ma capisco che cambiare due difensori sembra particolare. La gara ha dimostrato che la scelta è stata giusta cambiando il modulo e mettendo il Cholito davanti.

 

Le insidie della partita contro la Salernitana?

"Non sarà una gara facile, è un derby prima di tutto, hanno bisogno di punti, ma noi abbiamo un solo risultato positivo da ottenere: la vittoria. Ritroverò persone, specialmente De Sanctis, che apprezzo molto. È stato uno dei miei pilastri a Roma, ho sempre saputo e lo dimostrerà in futuro che sarà un grande dirigente. Poteva fare anche altre cose a livello di dirigenza. Poi ritrovo anche Dia, Bradaric…è una squadra che conosciamo bene perché in tanti hanno giocato in Francia. Io pensavo di trovare lì un clima disteso, ma ho saputo che non sarà così. Visto il momento che stiamo vivendo nel mondo ok la rivalità ma non dev’essere una guerra, di quella ne abbiamo abbastanza. L’odio non porta da nessuna parte". 

Com’è stato accolto al murales di Maradona? È per sentirsi più napoletano?

"Ho sempre detto che in città c’è tanta gente che mi incoraggia. Io provo ad avere una vita normale, ma in una squadra che vive di calcio per noi allenatori e giocatori non è sempre possibile. Era il compleanno di Diego, non ero ancora andato ed è bello vedere i bambini che giocano a calcio, sono loro il futuro".

 

Il Napoli ha il sesto attacco, è un problema?

"Non sarà una gara facile, è un derby e loro hanno bisogno di punti. Ma noi dobbiamo solo vincere e dimostrare di essere la nostra migliore versione, sappiamo cosa dobbiamo fare. Lavoriamo su questo".

In cosa si può migliorare?

"Siamo una squadra forte con giocatori forti. Dobbiamo scendere in campo con fiducia, personalità e coraggio. Se non lotti e giochi solo con la palla non vinci. Una delle cose da migliorare è iniziare meglio le partite".

 

È prevista rotazione in porta?

"Le cose sono chiare: Meret è il titolare, Gollini il secondo. Ma lui è stato infortunato e abbiamo dovuto gestirlo, ma sono felice che i nostri dirigenti abbiano fatto in modo che Gollini fosse con noi anche quest’anno. Poi c’è anche Contini che si sta allenando benissimo. Per il momento Alex è tornato a grandi livelli, ma sono contento di poter dormire tra due cuscini".