Juve-Inter, Inzaghi: "Me li aspettavo così vicini, hanno più tempo per preparare i match"

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Alla vigilia del Derby d’Italia, che vede contrapposte allo Stadium l’Inter prima in classifica e la Juventus che insegue a -2, l’allenatore dei nerazzurri parla in conferenza stampa: "Sarà una partita stimolante e straordinaria. Mi aspettavo la Juve così vicina, loro sono avvantaggiati perché possono preparare con più tempo le partite".  Poi aggiunge: "Non sarà una partita decisiva ma non firmo per un pari"

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Vigilia importante per l’Inter di Simone Inzaghi che si appresta ad affrontare la Juventus allo Stadium in un derby d’Italia che vede lo scontro tra nerazzurri primi in classifica e la squadra di Massimiliano Allegri che insegue a -2. 

Che hanno in comune Juve e Inter?

"Sarà una grande partita, stimolante in uno stadio pieno. Si affrontano la prima contro la seconda e sappiamo tutti che significato ha. Sarà un match importanti per tutte e due le squadre che stanno facendo un grande percorso. CI saranno tanti duelli individuali con moduli simili e dovremo fare bene"

Si aspettava la Juve così vicina?

"Chiaramente sì, Allegri vuole sempre vincere e hanno grandi ambizioni. Quest’anno hanno anche più tempo per preparare le gare e sappiamo che è un grandissimo vantaggio ma questo è uno stimolo, non ci nascondiamo. Ci sono momenti in cui dicono che siamo imbattibili, altri in cui dicono che ci siamo indeboliti…"

Come sta Cuadrado? Perché non fate il ritiro?

"Ho dei grandissimi giocatori e molto responsabili che hanno giocato tantissime partite di questa importanza. Tantissimi sono rientrati ieri e sono stati dieci giorni in ritiro con le nazionali, visto il calendario mi è sembrato giusto lasciarli con le famiglie. Domani non ci saranno Bastoni e Pavard, valuteremo oggi Cuadrado e Sanchez che è rientrato con una distorsione dal Cile. Cuadrado grandissimo giocatore che in questi 50 giorni ha avuto un problema al tendine mai avuto in carriera e ha penalizzato anche noi perché è un calciatore molto importante"

Quanto sarà importante far risultato a Torino?

"Conta tantissimo, ma non è decisiva. Sarà una partita molto importante per il campionato ma sappiamo tutti che solo domani saremo al primo terzo del campionato, ma sappiamo tutti cosa significa Juve-Inter per noi, per la società e per i tifosi"

Cosa significherebbe andare a fare la partita?

"Noi cercheremo di fare il nostro calcio, ma sappiamo di avere davanti una squadra che sta facendo molto bene, che è compatta e si difende molto bene. Hanno grandissimi campioni che possono risolvere la partita da un momento all’altro e noi dovremo sapere che dovremo avere grandissima concentrazione perché sono difficili da affrontare"

Bilancio buono con Allegri in coppa, meno in campionato: come te lo spieghi?

"Sono tutte partite particolari: con la Juve negli ultimi anni fortunatamente abbiamo vinto tanto, anche match che ci hanno portato a vincere un trofeo. Lo scorso anno in campionato a Torino nel primo tempo abbiamo fatto un’ottima partita senza concretizzare, nel secondo abbiamo perso le distanze e la concentrazione. Dobbiamo tenere la concentrazione altissima"

Firmeresti per il pari?

"No, non si firma mai per il pari. Non lo farei per nessuna gara, andiamo a fare la nostra partita consci delle difficoltà così come nelle ultime trasferte. Da qui al 23 dicembre avremo otto partite, le prossime contro le prime classificate dello scorso campionato intervallate da incontri di Champions molto impegnativi"

Non faresti il cambio con Allegri che può preparare le partite?

"No, non lo farei. Penso che anche loro vorrebbero giocare in Europa, ma sicuramente sarà un vantaggio perché abbiamo visto che le prime quattro di campionato con sette giorni a disposizione per preparare le partite sono state partite totalmente diverse"

Come hai trovato i reduci dalle nazionali?

"Li ho trovati bene, diciamo che quando tornano sono stanchi più a livello mentale che fisico. Specie gli italiani che giocavano partite da dentro o fuori. Purtroppo abbiamo perso Bastoni che è importante. Lautaro l’ho trovato bene, così come Sommer e Thuram. Un po’ meno Sanchez e Carlos Augusto che hanno perso, ma avranno tempo per rimediare"

Come si aiutano i giocatori a superare queste fatiche?

"Si cerca di farli recuperare nel modo migliore. Questa volta giocando di domenica abbiamo dato un giorno libero in più. Bisogna recuperare a livello mentale per prima cosa, poi se arrivano già qualificati ancora meglio…"

Come vivete il rinnovo di Marotta?

"Non so se è già ufficiale, ho visto in serata i dirigenti ma sarei molto contento per loro perché lo meritano. Contento anche per l’Inter perché è un grande segnale"

Si aspetta Locatelli? Andrà Barella su Rabiot?

"Non so cosa farà la Juventus, io posso pensare soltanto a ciò che farà l’Inter"

Allegri gioca a nascondino quando dice che punta alla Champions?

"Io non partecipo a griglie, non nascondo le nostre ambizioni anche se sappiamo che sarà lunga. Dico sempre a società, tifosi e giocatori che dobbiamo guardare la prossima sperando di fare più partite possibili"

La vostra è la miglior proposta di calcio in Italia?

"Non devo giudicarlo io, spesso i giudizi sono influenzati dalle partite. Noi difensivamente stiamo lavorando bene, ma non solo i difensori: stiamo lavorando tutti molto bene e stiamo dando una grande solidità"

Calhanoglu è un calciatore unico?

"Calha sta avendo un grandissimo percorso. A me la prima volta che l’ho visto giocare e ho detto che era fortissimo giocava esterno d’attacco e ho detto che era fortissimo. L’abbiamo preso come mezzala poi con l’infortunio di Brozovic ha giocato lì e mi ha dato tantissime certezze, gli piace tantissimo giocare lì"

Cosa si apprende dalle recenti partite giocate contro la Juve?

"Fare previsioni è difficile. Ci saranno momenti in cui saremo aggressivi, altri in cui lo saremo meno ma bisogna avere grandissima concentrazione e attenzione per tutti 95’"