Juventus, Vlahovic: "Stiamo già parlando del rinnovo, qui sono molto felice"

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L'attaccante bianconero alla 'Gazzetta dello Sport': "Scudetto? I calciatori devono sempre sognare, ma la priorità è giocare di nuovo in Champions League. Mai pensato di andar via in estate. Allegri un vincente, con Chiesa conosciamo già i movimenti". E poi tanto altro, da Haaland a Gatti, dal basket a un futuro alternativo come dottore

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Dallo scudetto ad Allegri e Chiesa, dal tema rinnovo ai grandi sogni. Dusan Vlahovic si è raccontato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, partendo dal gol e dal pari con l'Inter nell'ultimo scontro diretto di A: "Ansia da gol? Nessuna - ha detto Vlahovic -, non conosco altri segreti che il lavoro quotidiano. Il calcio è fatto di alti e bassi come la vita, la differenza però la fa la testa. Quando ti sblocchi i gol arrivano tutti insieme". Per un pareggio "che ci dà ancora più convinzione, significa che siamo lì" - sottolinea il serbo. Che poi parla anche dello scudetto: "I calciatori devono sempre sognare, tutti abbiamo i nostri obiettivi, personali e di squadra. La priorità è tornare tra le prime quattro e giocare di nuovo in Champions League. Tutti nello spogliatoio abbiamo l’ambizione di vincere perché la maglia della Juventus ci chiede questo. Pensare solo al risultato? Quando andiamo sul campo abbiamo una sola cosa in testa, vincere. In fondo è questa l’unica cosa che conta".

"Rinnovo? Stiamo già parlando"

Non potevano mancare gli argomenti mercato: "Io via in estate? Non l’ho vissuta come un’estate diversa dalle altre, dal mio punto di vista non è successo nulla, sono sempre stato sicuro di voler restare". Anche in futuro: "Ho ancora due anni e mezzo di contratto - ha detto Vlahovic -, non abbiamo fretta però Giuntoli e il mio agente stanno già parlando per il rinnovo. Io sono molto contento di stare qui".

Allegri&Chiesa

Qui, ovviamente, nella Juve, perché, parola sua, "solo da dentro puoi renderti conto della grandezza del club e di tutto quello che gira intorno. Tutti vorrebbero essere al posto nostro". Agli ordini di Max Allegri: "È un allenatore vincente e avere uno come lui in panchina è un grosso aiuto. È la cosa che mi ha colpito subito di lui". E sul feeling con Chiesa: "Ci conosciamo dalla Fiorentina, siamo simili perché siamo tutti e due molto ambiziosi. Siamo amici anche fuori dal campo, non abbiamo bisogno di parlarci, conosciamo i movimenti uno dell’altro".

I grandi bomber d'Europa

Nella testa di un grande attaccante non può mancare la sfida coi sui simili: "Lautaro è un campione del mondo e posso solo complimentarmi. Lui, Osimhen e Giroud sono grandissimi attaccanti, io però credo in me stesso e non ho nulla da invidiare a nessuno. Haaland? Un grandissimo, sta battendo tutti i record ma abbiamo storie diverse. Io cercherò di avere un giorno il suo stesso numero di gol".

Medicina, basket e Gatti

E poi tanto altro, dagli obiettivi personali: "Aiutare di più la squadra, il segreto è non fermarsi mai, se vuoi diventare un top player non puoi permetterti di avere tanti difetti" a tanto altro ancora, come l'amicizia con Gatti ("La sua storia può essere un esempio per i bambini, dentro c’è tutto: non mollare, crederci sempre perché tutti i sogni si possono avverare"), un futuro alternativo da dottore ("Da ragazzo avevo frequentato un istituto che ti prepara per studiare medicina, poi sono entrato in prima squadra e non ce l’ho fatta più") e la pallacanestro ("A 5 anni giocavo a basket, però tutti gli amici del quartiere giocavano a calcio così ho chiesto a mia madre di cambiare"). Ma alla fine di torna sempre al pallone: "Mi ci dedico al cento per cento. A casa recupero e poi guardo le partite. Degli altri però, le mie le rivediamo già alla Continassa con lo staff".