Genoa-Juventus, Allegri: "Scudetto? Deve vincerlo l'Inter, l'ha detto anche Zhang"

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L'allenatore della Juventus ha parlato alla vigilia del match di Marassi contro il Genoa: "Kean starà fuori un mesetto per via di un problema alla tibia, Rabiot e Weah stanno bene. Ci sarà più spazio per Yildiz e Miretti". Poi sugli obiettivi: "Dobbiamo andare in Champions, è l'Inter che deve vincere lo scudetto, l'hanno detto anche loro che puntano alla seconda stella..."

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Vigilia di campionato per la Juventus che domani, venerdì 15 dicembre, affronta il Geona di Alberto Gilardino a Marassi. In conferenza stampa ha parlato Massimiliano Allegri che punta al sorpasso in vetta alla classifica sull'Inter a sua volta impegnata all'Olimpico contro la Lazio.

Che atteggiamento dovrà avere la Juve?

"Bisogna essere coscienti di che partita andiamo a giocare visto che il Genoa è una squadra aggressiva e che gioca un buon calcio. Ci sono tre giocatori cresciuti da noi come Dragusin, De Winter e Vogliacco, Gilardino sta facendo un ottimo lavoro, dobbiamo fare una partita completamente diversa da quelle fatte contro Monza e Inter"

Qual è il suo obiettivo personale in fatto di punti?

"Il mio obiettivo personale non conta nulla, conta la squadra. Domani sappiamo delle difficoltà e ne mancano quattro alla fine del girone d’andata, poi faremo delle valutazioni"

Come sta Rabiot?

"Rabiot sta bene, a parte Kean che abbiamo deciso di fermare noi per risolvere il suo problema alla tibia, sono tutti a disposizione a parte De Sciglio ma tornerà l’anno prossimo. Kean si è sacrificato e ha giocato con il dolore. C’è anche Weah con noi a Genova"

Vuole mandare un messaggio a Chiellini?

"Ci siamo sentiti, ha fatto una carriera straordinaria adesso inizia una nuova vita e dovrà decidere cosa fare in futuro. Ha tutte le caratteristiche per fare diversi ruoli, ma deve rimettersi in discussione e ripartire da zero. Bonucci allenatore? Gli auguro il meglio, anche lui inizierà il percorso da allenatore, ne avrà le possibilità e le qualità, ma rispetto al calciatore è un ruolo completamente diverso. È stimolante ma chi ha le capacità per farlo può e deve fare un percorso diverso"

Era difficile questa estate immaginare il duello con l’Inter?

"All’inizio dell’estate era difficile immaginare una classifica del genere, ma noi siamo partiti coscienti dei nostri limiti per costruire una squadra. Lo siamo diventati ma non basta ancora, bisogna stare con i piedi per terra e con equilibrio, basta un risultato negativo per ribaltare tutto e a noi non deve succedere"

Cosa manca per contrastare il potere dell’Inter?

"Noi lo sappiamo che l’Inter è la favorita perché è stata costruita per vincere il campionato, l’hanno detto loro, anche Zhang alla cena di Natale. Loro devono vincere la seconda stella e questo vuol dire che devono vincere il campionato, noi dobbiamo fare un passettino alla volta per migliorare. È un percorso che va giocato con equilibrio e serenità"

Genoa la più insidiosa delle prossime?

"Lì se impatti male diventa difficile, bisogna prepararsi bene e mettere in campo le nostre qualità. Ricordo una partita in cui non abbiamo fatto in tempo ad entrare sul terreno di gioco che già eravamo sotto 3-0. C’è un pubblico che spinge e bisogna stare molto attenti"

L’1-0 è il suo risultato perfetto?

"Il risultato perfetto sarebbe 3-0 perché soffrirei di meno, ma se vinciamo 1-0 va bene lo stesso. L’importante è portare a casa tre punti"

Si sente in lotta con la nuova generazione di allenatori?

"No, ma sono onorato di essere stato considerato da Ancelotti come uno della “vecchia generazione” insieme a lui e Mourinho per me è un grande onore. Carlo è uno dei più grandi di sempre, Mourinho sta dimostrando tanto anche quest’anno con la Roma. Ci sono giovani allenatori bravi che devono far carriera ma noi più “anziani” cerchiamo di difenderci bene a prescindere da come si interpreta il lavoro. Non c’è un metodo vincente, ma l’esperienza aiuta. Nessuno però può avere una verità sul calcio, ci sono troppe variabili"

Il sorpasso potrebbe essere un vantaggio?

"Non c’è un vero vantaggio, le partite vanno vinte sul campo e il campionato è molto equilibrato. Le 12 squadre dal nono al ventesimo posto stanno facendo molti più punti rispetto all’anno scorso. Noi dobbiamo stare lontani dal quinto posto"

Ci sarà spazio per Yildiz?

"Con Kean fermo per un mese, lui avrà più spazio. Sta crescendo"

 

Cosa chiederà a Chiesa e Vlahovic?

"Sono molto contento degli attaccanti, soprattutto di Dusan che sta migliorando molto, domani può essere l’occasione per far gol. I suoi gol e quelli di Chiesa ci hanno aiutato all’inizio della stagione, poi per fortuna hanno iniziato a segnare i centrocampisti e gli attaccanti"

Come mai Miretti non sta più giocando?

"Scelte tecniche, ma si sta allenando bene e adesso sta meglio fisicamente ed è un giocatore importante per noi"

 

Quote scudetto e Champions si sono alzate?

"La quota scudetto è rimasta invariata, più facile 90-92 che 86, quota Champions momentaneamente a 72"

C’è qualcosa in questo percorso che l’ha sorpresa in positivo?

"Sorpreso no, ma ero incuriosito da cosa potevamo fare e lo sono ancora. Abbiamo fatto poche partite. Ma è una squadra che è diventata tale in maniera veloce e i ragazzi giocano l’uno per l’altro, non ci sono egoismi e questo è molto importante"

Se vinci lo scudetto hai pensato a salutare tutti?

"Non sono stanco, c’è una società solida e ben strutturata e su questo la Juventus non è mai mancata. Sullo scudetto, abbiamo fatto una crescita e bisogna migliorare attraverso i risultati ma l’obiettivo principale è quello, ricordo, di giocare la Champions, che avremmo giocato anche l’anno scorso…"