Dalla Juve alla Nazionale: il meglio di Chiellini a Sky Calcio Club. VIDEO

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A una settimana dall'ultima partita della sua carriera, Giorgio Chiellini è stato ospite di Fabio Caressa a Sky Calcio Club. Dalla Juventus di Allegri al rimpianto per la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar con la Nazionale, dall'importanza di Antonio Conte per la sua crescita ai consigli su come marcare oggi Victor Osimhen: ecco il meglio dei suoi interventi con tutti i VIDEO

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Giorgio Chiellini, ospite di Fabio Caressa, a Sky Calcio Club, ha parlato della Juventus tra presente e futuro. "Ci sono diversi giocatori come Alex Sandro, Danilo e Szczesny che sono lì da tanti anni, l’imprinting Juve c’è: poi ci sono i cicli, che finiscono e ricominciano - le parole dell'ex difensore bianconero -. Ora si sta creando un nuovo ciclo, con nuove figure di riferimento: Rabiot e Danilo sono i due totem che sono stati designati per questo ruolo. Locatelli sta crescendo dentro il gruppo e lo spogliatoio. Però ci vuole tempo: Manuel e Chiesa sono quelli che dovranno caricarsi la squadra sulle spalle un domani, ma come noi non l’abbiamo presa a 24-25 anni perché c’erano altri, anche loro non possono ancora farlo".

"Allegri e la Juve stanno facendo il massimo"

Poi sulla Juve di oggi. "Allegri e la Juventus stanno facendo il massimo, sono a un passo dall'Inter. Fatico a pensare a una Juve con più punti con la rosa attuale. Poi è vero che si può giocare meglio, ma sono convinto che stiano cercando di migliorare: stanno provando a essere un po’ più alti e ci stanno riuscendo anche. Quello che manca ancora è riuscire ad abbassare il ritmo, andare in gestione per tirare il fiato e poi rialzarlo, ma per questo serve esperienza".

"A Vlahovic serve un po' di leggerezza"

Chiellini ha parlato anche del momento di Vlahovic: "Dusan è molto esigente con se stesso, gli servirebbe più leggerezza. Fa parte del percorso di maturazione: è una delle cose che gli è stata detta fin da subito. A volte è ‘pesante’ e compassato perché è arrabbiato con se stesso perché non riesce a fare quello che vorrebbe: vorrebbe spaccare il mondo sempre. Nelle ultime gare è cresciuto come prestazioni, poi il gol può arrivare come no. Gli servirebbe un po’ di leggerezza...".

"Lautaro leader vero, nelle responsabilità si esalta"

"Lautaro, Lautaro, Lautaro". Chiellini ha poi scandito tre volte il nome dell'attaccante dell'Inter per sottolinearne la crescente importanza in termini di leadership per i nerazzurri di Simone Inzaghi. "E' uno di quei giocatori che nella responsabilità si esalta: l’addio di Lukaku e la fascia l’hanno responsabilizzato. E' trascinante con i gol, ma anche con le parole e con l’atteggiamento".

"Ecco come marcherei oggi Osimhen"

Da Lautaro a un altro dei grandi bomber dell'attuale Serie A, Victor Osimhen. "Come si marca? In area di rigore gli starei addosso, non gli lascerei aria". Chiellini ha analizzato anche il gol segnato di testa al Cagliari dal nigeriano con uno stacco imperioso: "Non vedo nessuno vicino a Osimhen, sono in due e il cross può arrivare solo lì…".

"Bastoni miglior difensore giovane italiano per distacco"

Sempre restando in tema difensori, Chiellini ha parlato anche di quelli che oggi reputa i più forti in Italia. "Oggi il miglior difensore giovane italiano per distacco è Bastoni, tecnicamente è uno dei top 5 in Europa forse. La sua caratteristica principale non è la marcatura, ma sta crescendo e se sale in quello diventa davvero completo. Acerbi? Lui è ancora della mia generazione, ha pochi anni meno di me E’ il miglior marcatore che abbiamo, è cresciuto tanto. E’ uno tosto".

"Conte ha cambiato il mio modo di giocare"

Chiellini ha parlato anche dell'importanza di Conte per la sua evoluzione. "Il primo che mi ha cambiato la visione e mi ha fatto giocare a calcio oltreché a calci (ride, ndr) è stato Antonio: mi ha obbligato a giocare la palla dalla linea di fondo, prima per me c’era solo il rinvio e poi si saliva...".

"Mancata qualificazione al Mondiale? Unico rimpianto la Bulgaria"

Chiellini è tornato anche sulla mancata qualificazione dell'Italia al Mondiale in Qatar. "Abbiamo sbagliato una partita, perché c’era ancora euforia post Europeo, ovvero quella in casa con la Bulgaria. Per me quel pareggio è l'unico grande rimpianto. E poi un paio di assenze importanti a Roma contro la Svizzera".

"Futuro da dirigente? Mi piacerebbe ma non sono ancora pronto"

Infine una battuta su un possibile futuro da dirigente. "Mi piacerebbe ma non sono ancora pronto, ho giocato una settimana fa la mia ultima partita. Ci vuole tempo e impegno, se hai queste due caratteristiche è già una buona base. Vediamo".