Napoli in ritiro a Pozzuoli fino a sabato, poi la partenza per la Supercoppa

Pozzuoli
Massimo Ugolini

Massimo Ugolini

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Dopo la sconfitta per 0-3 a Torino e il nono posto in classifica, De Laurentiis ha deciso di mandare la squadra in ritiro a Pozzuoli fino a sabato 13 gennaio (giorno della sfida tra Napoli e Salernitana, poi è in programma la partenza verso l'Arabia per la Supercoppa). Il presidente ha deciso di adottare questa soluzione per far fronte alla crisi di risultati: 3 sconfitte nelle ultime 4 partite, con zero gol segnati e 9 subiti

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Squadra in ritiro. Fino a sabato. La decisione del presidente Aurelio De Laurentiis non può essere la soluzione, ma a questo punto una scelta inevitabile, forse l’unico strumento a disposizione del club per far sentire la propria presenza e cercare di rianimare un gruppo imploso su sé stesso. Un tentativo quasi disperato a cui si aggrappa la società quantomeno per rallentare una caduta libera inesorabile, accompagnata dalla preoccupante sensazione di non vedere la fine del pozzo. Nulla è servito fino ad ora: il cambio di allenatore, il rinnovo comunque tardivo di Osimhen, la scelta di restituire centralità alla filosofia di gioco che ha fatto la fortuna del club nelle ultime stagioni. Né tantomeno si possono addossare le responsabilità su Mazzarri, che ancora non è riuscito a tirare fuori la squadra dalle sabbie mobili nelle quali si è impantana a causa degli errori commessi in estate. Primo su tutti pensare di poter cambiare il modello gestionale, senza subirne le conseguenze. La Champions a cinque punti resta solo aritmeticamente un obiettivo raggiungibile. Ma serve un radicale cambio di marcia e di strategia. Perché il rischio più grande a questo punto non è perdere l’appuntamento con l'Europa dei grandi, ma impiegare ben più di sei mesi per la ricostruzione che appare ormai inevitabile, come del resto il ritiro deciso dal presidente.