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Napoli-Fiorentina, Mazzarri: "Difesa a tre? Serviva una sterzata. Zerbin ha talento"

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Azzurri in finale di Supercoppa dopo il 3-0 alla Fiorentina, analizzato da Walter Mazzarri: "Il ritorno della difesa a tre? Ho rivisto la loro vittoria col Napoli prima che io arrivassi. Serviva più protezione, ho dovuto dare una sterzata. Ma se posso torno al 4-3-3...". E sui singoli: "Zerbin ha doti incredibili, avrà un grande futuro. Simeone se lo merita, è il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere"

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Vittoria fondamentale del Napoli, che va in finale in Supercoppa Italiana. Dopo il successo ritrovato in campionato all'ultimo minuto contro la Salernitana, gli azzurri trovano conferme a Riad nella prima semifinale del torneo: 3-0 finale alla Fiorentina, risultato ottenuto coi gol di Simeone e la doppietta nel finale del neoentrato Zerbin. Pagano le scelte di Walter Mazzarri che, tra infortunati e assenti di lusso, torna alla difesa a tre e la spunta contro i viola. Soddisfatto l'allenatore del Napoli: "Il ritorno della difesa a tre? Avevo visto la partita che la Fiorentina vinse col Napoli prima che io arrivassi, quando avevano messo in enorme difficoltà la squadra in quel momento al completo. Pensavo che Italiano avrebbe fatto le stesse cose. Ho voluto dare più protezione, abbassare il pressing: credo che i ragazzi l’abbiano fatto bene". Sulla scelta del modulo: "Abbiamo cercato di fare il 4-3-3 come l’anno scorso, ma era impossibile con le novità che ci sono state in rosa e con i giocatori attualmente a disposizione. Ho dovuto dare una sterzata, si può giocare in modo simile ma non come l’anno scorso. E quindi i ragazzi hanno imparato a giocare come oggi e avevano già assimilato il 4-3-3. L’anno scorso le squadre li avevano studiati, è difficile giocare sempre nello stesso modo".

"Simeone se lo merita, Zerbin ha talento"

Mazzarri ha quindi proseguito la sua riflessione tattica: "Il Napoli l’ho studiato e mi ha entusiasmato, lo guardavo sempre quando ero fermo. In passato, se ricordavate, passavo al 4-3-3… Riproporlo come un anno fa è difficile, bisogna capire che con la squadra in difficoltà un allenatore deve cercare di cucirgli la camicia addosso in base ai giocatori che sono rimasti. Ma se posso tornerò a giocare col 4-3-3…". Infine gli applausi ai singoli: "Per me Zerbin ha doti incredibili, purtroppo c’è l’esterofilia e non si guarda in casa. Ha talento, deve migliorare a certi livelli ma ha già fatto passi in avanti da gigante. È giovane e si trova a giocare in una grande squadra: va aspettato un po’, ma sono convinto avrà un grande futuro. Simeone è un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Sempre positivo indipendentemente da quanto gioca, è forte e se lo merita".

Simeone: "Siamo un gruppo con un'anima forte"

La gioia di Giovanni Simeone, autore del vantaggio: "Bel segnale, abbiamo fatto una bellissima partita compatti e soffrendo. Abbiamo trovato soluzioni anche in fase di non possesso. Partita della svolta? Al netto della formazione, in campo ci siamo noi ed è l’atteggiamento a fare la differenza. Siamo un gruppo con un’anima forte, continuiamo su questa strada. Cerco di far vedere ai compagni che non si molla mai. In futuro preferirò ricordarmi mentre davo tutto in campo".

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Zerbin: "La notte che ho sempre sognato"

Protagonista assoluto l'esterno azzurro, entrato all'81' e due volte a segno tra l'85' e l'87': "Bellissima soddisfazione, inaspettata, sono sorpreso anch’io. Era la notte che ho sempre sognato coi miei primi gol al Napoli, difficile immaginare di meglio. Siamo a metà dell’opera. Il secondo gol? Ci provi e non ci pensi. Avevo preso una bella botta ma forse mi ha dato una sveglia. A quel punto ci provi, magari entra...".

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