De Rossi, la presentazione prima di Roma-Verona: "Me la giocherò fino alla morte"

roma

Prima conferenza stampa ufficiale di Daniele De Rossi da nuovo allenatore della Roma. "Il quarto posto è un obiettivo da puntare anche se non è facile. I Friedkin sono stati chiarissimi e io ho detto ok. Ho chiesto solo di trattarmi da allenatore, non da bandiera, calciatore, leggenda. Io me la giocherò fino alla morte per rimanere qui". Poi su Mourinho: "Gli ho scritto, mi è sembrato un gesto dovuto, non so se si era stufato della Roma"

DE ROSSI: L'INCONTRO CON I GIOCATORI

Daniele De Rossi si è presentato ufficialmente come nuovo allenatore della Roma. Annunciato lo scorso 16 gennaio al posto dell’esonerato José Mourinho, l’ex capitano giallorosso è pronto al debutto in panchina che avverrà nel match contro l’Hellas Verona che si disputerà all’Olimpico domani, 20 gennaio, alle 18

I temi della conferenza

Con il nostro Angelo Mangiante ripercorriamo i temi principali della conferenza stampa di De Rossi: guarda il video

Finisce qui la conferenza stampa di presentazione di Daniele De Rossi come nuovo allenatore della Roma

Cosa c'è da non sottovalutare del Verona?

"Il Verona innanzitutto. Stimo molto Baroni come uomo e come allenatore. Poi hanno giocatori di fisicità, un gioco definito e riconoscibile, sanno fare bene. L'emozione dell'esordio non ci deve fare scherzi. Allo stadio potrebbe essere un po' di malumore, anche se spero di no"

Si è fatto un’idea sui problemi principali?

"Qualche problema si vedeva anche guardando le partite, ma non penso che la Roma giocasse male. Con l’Atalanta, con il Napoli ha giocato grandi partite e non è stata allenata male. Le idee e qualche domanda ce la stiamo facendo ma non è rispettoso parlarne adesso. Ero consapevole che i giocatori sono forti, quando li vedi in allenamento Dybala, Lukaku, Pellegrini si vede che sono forti. Mi ha impressionato Pisilli, ammetto che non lo conoscevo"

Roma ha fatto stufare Mourinho? Vi siente sentiti?
"Non so se si è stufato o se la Roma l'ha fatto stufare, ma gli ho mandato un messaggio, lui mi scrisse quando accettai la Spal, era un gesto dovuto e giusto il mio. Non mi posso concentrare su altre cose ora, devo concentrarmi sulla Roma perché in questi giorni  ho dovuto fare anche tante altre cose, le divise, il contratto, altre cose non di calcio. Non vedo l'ora di poter pensare solo al calcio"

Si è sentito allenatore appena entrato nello spogliatoio?
"Uno non la sogna certamente così, sostituire l'allenatore più titolato della storia. Mi aspettavo un processo più graduale, ma è piena la storia di traghettatori presi per poco tempo e che poi sono rimasti. Ultimo in ordine di tempo, Palladino. Mi sento comunque allenatore, più in campo che nello spogliatoio. Chiaro che voglio bene a Pellegrini, Cristante etc ma si può avere rispetto dei ruoli pur essendo amici. Quando entriamo in campo, lì mi sono sentito allenatore. Loro mi guardano, mi ascoltano, mi seguono, mi sembra che gradiscano ciò che sentono. ora vediamo se ciò porterà a fare punti"

Fuori Trigoria c'è un ambiente particolare contro i giocatori e la dirigenza, può essere uno stimolo?
"Io non ho bisogno di stimoli in più, non mi destabilizza. Quando si sceglie come rimpiazzare un allenatore così amato come Mourinho bisogna prendere in considerazione molti fattori. Se avessero preso altri allenatori sicuramente la reazione sarebbe stata peggiore, a breve termine. Nessuno toglie l'amore che hanno provato verso Mourinho, ma nulla impedisce loro di amare anche me continuando la scia d'amore allo stadio. Chiaramente, non mi hanno scelto per i risultati alla Spal, ma per tante altre cose"

La sua sarà una difesa a tre o a quattro?
"Mi sono innamorato di questo lavoro prima con Spalletti, poi Luis Enrique. Questi tipi di allenatori, che portano tanti giocatori in fase offensiva e che difendono a quattro, mi hanno fatto innamorare. Questa squadra gioca però da anni a tre, ora vediamo, si può anche difendere in un modo e attaccare in un altro tramite alcune rotazioni. Magari cambieremo durante la partita o a seconda dell'avversario"

Si è parlato di Europa League, cosa ti hanno detto di un'eventuale permanenza nel futuro?
"I Friedkin sono stati chiarissimi sul contratto e la durata. Io ho detto ok, mi va benissimo, mettete voi la cifra, mettetemi un bonus per la Champions e via. Li ringrazio per l'opportunità grande che sto ricevendo. Il contratto è di sei mesi, mi gioco le mie carte, ho chiesto solo di trattarmi da allenatore, non da bandiera, calciatore, leggenda. Io me la giocherò fino alla morte per rimanere qui, è sottinteso, con un gioco pulito. Sarebbe un sogno per me"

Qual è il calcio di De Rossi?
"Dire il mio calcio mi fa venire i brividi e l'ho sentito dire anche da allenatori che stimo. A parte da Guardiola, De Zerbi Simeone e Conte, che hanno spostato qualcosa nel calcio, io non sono al loro livello, penso che gli allenatori bravi li riconosci da come fanno giocare la squadra. Se la Roma, alla fine di questo percorso, sarà riconoscibile e sarà organizzata, sarò contento. Venire ricordato per uno che fa giocare bene la squadra e la fa vincere mi basta e avanza"

Momento giusto per allenare la Roma?

"Non si rifiuta la Roma. Come era successo ad Andrea Pirlo alla Juve. Ci sono uomini che rifiutano e altri che si mettono dentro. Non è nostalgia del passato, avrei detto no se pensassi che la squadra fosse mediocre, ma credo che la squadra sia forte e possa aiutare me nella fase di sviluppo della carriera"

A fine stagione saresti felice se?

"Sarei contento se a fine stagione fossimo tra le prime quattro della classifica. È un obiettivo da puntare, non facile ma possibile"

Qual è il problema principale che crede di dover risolvere?
"Quando cambi è perché ci sono problemi, io non pensavo ce ne fossero così tanti, ma la società sì. Devo partire dallo 0-0, come nelle partite. In 3-4 giorni non fai in tempo ad analizzare tutto, ma per questioni di tifo la Roma l'ho seguita sempre, quindi è la squadra che conosco di più al mondo. Magari abbiamo accorciato il periodo di studio"

Hai sentito Totti?

"Ci siamo sentiti, mi ha mostrato felicità e stupore che era anche il mio. Ci siamo promessi di vederci, e lo faremo al più presto passando del tempo insieme al di là di chi allena la Roma"

Che Roma hai visto?

"Quando cambi allenatore i giocatori vanno a 3mila all’ora, è sempre così. I prmi allenamenti ti danno una risposta fino ad un certo punto. Ma è stata una risposta incredibile. Sembrano delle spugne e li ringrazio"

Qualche minuto di ritardo per le prime parole di Daniele De Rossi: fra poco la conferenza stampa del nuovo allenatore della Roma

Intanto fra pochissimo inizierà la conferenza stampa di presentazione di Daniele De Rossi come nuovo allenatore della Roma

De Rossi a Trigoria: foto e autografi con i tifosi

L’allenatore della Roma sommerso dall’affetto che i tifosi hanno sempre avuto nei suoi confronti fin da quando indossava in campo i colori giallorossi

De Rossi alla guida dell'allenamento

Il nuovo allenatore della Roma dirige l'allenamento a Trigoria. IL VIDEO

Dybala torna in gruppo

Buone notizie per De Rossi: l'argentino è tornato ad allenarsi regolarmente con la squadra