Arbitro anonimo denuncia: "Gravi anomalie". Rocchi: "Noi trasparenti"

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Rivelazioni alle 'Iene' da parte di un arbitro in attività anonimo: "Carriere condizionate dalla politica ed errori inspiegabili". Il designatore Rocchi: "Noi trasparenti e sereni, se ha le prove le porti" 

"Gravi anomalie del sistema arbitrale in Italia". E' questa la denuncia che il progamma "Le Iene" ha raccolto da un testimone anonimo che sostiene di essere un arbitro di serie A in attività. La persona intervistata affronta vari argomenti legati al sistema dei voti e conseguentemente delle carriere arbitrali, citando anche episodi di questo campionato che dimostrerebbero la scarsa trasparenza sia da parte di arbitri e Var, sia da parte dei responsabili tecnici - anche nella scelta delle immagini da mostrare in tv - sia da parte degli osservatori demandati all'assegnazione dei voti.

 

"Questa situazione è diventata insostenibile e sta condizionando le carriere di molti arbitri", sostiene il testimone che racconta come almeno cinque tra arbitri e assistenti starebbero pensando di ricorrere alle vie legali, e che vuole mantenere l'anonimato "perché sono ancora in attività e certamente ci sarebbero ripercussioni negative nei miei confronti da parte dei vertici dell’Associazione italiana arbitri".

Il testimone anonimo parla di una lotta tra fazioni di arbitri in vista delle prossime elezioni per la presidenza (per le quali potrebbe tornare in corsa l'ex presidente Trentalange, assolto dalla giustizia sportiva dopo la vicenda del procuratore arbitrale D'Onofrio) che condizionerebbe i voti, di arbitri e Var "protetti" che non vengono fermati nonostante gli errori e di "errori inspiegabili", citando vari episodi, tra cui il recente fallo di Bastoni su Duda in Inter-Verona (episodio relativo al quale in una recente conferenza Rocchi ha mostrato la clip dei dialoghi arbitro-Var).

Rocchi: "Se questa persona ha prove ce le faccia vedere"

L'inviato del programma ha poi intercettato lo stesso Gianluca Rocchi, che non si è sottratto alle domande e ha rivendicato i passi avanti fatti proprio sul piano della trasparenza. "Stiamo cercando di spiegare e fare del nostro meglio - ha detto il designatore mentre era in partenza per la Supercoppa a Riad - lavoriamo in una maniera soltanto per cui non abbiamo grandi problemi. Io sono trasparente con tutti su tutto". Sulla questione voti e sui presunti arbitri privilegiati la risposta è netta: “ti posso garantire che vado dritto per la mia strada come ho sempre fatto” e a domanda "Non c'è il rischio che magari ci siano delle dinamiche interne che influiscono sui giudizi?" la risposta è ancora più decisa: “Assolutamente no.”

Il designatore viene stimolato anche sulla frase pronunciata durante la conferenza di Coverciano relativa alle proteste del Verona dopo la partita contro l'Inter, quando disse “il rigore glielo hanno dato, ma loro lo hanno sbagliato”. "Non è una mancanza di rispetto?" chiede il giornalista "No - replica Rocchi - perché non ho detto niente di particolare”. Ma soprattutto il responsabile degli arbitri non teme ripercussioni e si dice sereno: "Io non ho problemi: se questa persona ha delle prove ce le faccia vedere. Più trasparenza? Facciamo vedere tutto e ammettiamo gli errori, più di così non sappiamo proprio cosa dobbiamo fare".