Figc, Gravina: "Ipotizziamo il riconoscimento facciale per lotta a razzismo negli stadi"
CASO MAIGNANIl presidente della FIGC, dopo l'incontro al Ministero degli Interni al Viminale, ha lodato le norme già esistenti in Italia: "Sono le più severe a livello internazionale, il principio di sospensione della partita e di sconfitta a tavolino voluto da Infantino c'è già, ma è di difficile applicazione". Ma ci sono passi in avanti per l'individuazione dei responsabili: "Come dimostra il caso di Udine, la tecnologia è fondamentale in tanti stadi. Inasprire il daspo non serve"