Juventus, Alcaraz si presenta: "Paragone con Vidal fa piacere , ma penso a me stesso"

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Il centrocampista argentino, arrivato a gennaio dal Southampton, è stato presentato alla stampa: "Da quando ne ho memoria la mia attitudine è vincere. Non mi piace perdere, neanche in allenamento - ha detto -. La mia posizione? Posso giocare in più ruoli è vero, il mister mi sta utilizzando da interno destro di centrocampo. La Juve alla Play? Se non me la lasciavano mi arrabbiavo..."

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È stato l'ultimo colpo di mercato di gennaio della Juventus. Carlos Alcaraz è approdato in bianconero in prestito oneroso (3.9 milioni) dal Southampton, con diritto di riscatto fissato a 49 milioni più bonus, e contro l'Inter domenica scorsa ha già avuto modo di debuttare, seppure per pochissimi minuti: ora il classe 2002 avrà davanti sei mesi per conquistarsi un ruolo da protagonista e ottenere la riconferma. Il centrocampista argentino è stato presentato ufficialmente alla stampa, queste le sue parole:

Le emozioni di questi primi giorni?
"Sono qui da una settimana e sono molto contento, sto bene. Mi sto allenando, il gruppo mi ha accolto molto bene"


Nel Southampton ti abbiamo visto giocare in quasi tutti i ruoli. Nel modo di giocare della Juventus quale ruolo ti si addice di più?
"È vero, gioco bene a centrocampo ma anche da falso nueve. Qui sto giocando più sulla parte interna, sul lato destro, e mi sto trovando bene. Quando ero piccolo giocavo spesso sia a sinistra che a destra, gioco dove preferisce il mister"


Visto che ti hanno associato già ad alcuni giocatori, c'è qualcuno a cui ti ispiri?

"Sono contento che mi abbiano associato a grandi campioni passati da qui, quello che so è che voglio fare bene e che il mio nome venga segnato a fuoco in questo club. Cristiano Ronaldo è stata la mia ispirazione, soprattutto quando ero più giovane. Voglio dimostrare alla mia famiglia che il sogno che avevo da bambino può diventare reale. E questo è quello che sta succedendo. Darò tutto sempre"


Hai detto che usavi sempre la Juve alla playstation. Da dove arriva questa passione e perché l'hai scelta?
"Sceglievo sempre la Juve perché da qui sono passati grandi nomi e quindi potevo avere grandi giocatori che potevo vantare rispetto ai miei amici. Se non me la lasciavano scegliere mi arrabbiavo o non giocavo più..."


Qualcuno ti ha paragonato a Vidal. Ti senti orgoglioso o pensi di essere diverso?
"Come dicevo sono contento per questi paragoni. Vidal è stato un grandissimo giocatore che qui ha raggiunto ottimi risultati, per cui sono contento di essere associato a lui. Ovvio che quello che devo fare io è fare la cose bene per come sono io, cercando di fare il meglio che posso e arrivare a buoni risultati con questa squadra. Devo pensare soprattutto a me stesso"


Cosa ti colpiva della Juve vista da fuori? E cosa ti ha colpito nella Juve vista da vicino in questi primi giorni?
"La Juve mi è sempre piaciuta perché ha avuto alcuni dei migliori giocatori, soprattutto argentini. Adesso che sono dentro vedo che le aspettative sono molto alte ma io sono pronto, è una delle cose più belle che mia sia successa"


Hai iniziato nel Racing, sei passato in Inghilterra e ora Italia. In cosa le tue precedenti esperienze possono aiutarti?

"Al Racing è stato sicuramente un debutto importante, è un grande club in Argentina. Da entrambe le parti ho potuto giocare con grandissimi nomi dalla quale ho imparato tantissimo e ho potuto fare una crescita a livello fisico. Sono potuto arrivare a una grande squadra preparato, ho sempre lavorato tanto"


Hai avuto la fortuna di avere il primo impatto col campionato italiano in una delle partite più importanti, se non la più importante. Che effetto ti ha fatto? Cosa ti aspetti dalla Serie A? Quanto ti pesa l'avere sei mesi per poterti ricavare il tuo futuro alla Juve?
"È stato un debutto non tanto buono dal punto di vista del risultato, ma mi ha permesso di entrare subito in una partita di livello. E a me piacciono queste partite dove c'è più pressione, sono un ragazzo che non ha paura di giocare nessuna partita nonostante l'età che ho. Adesso siamo già proiettati a lunedì"

 

In questi anni alla Juve si è assistito a un cambio di passo per quanto riguarda l'età della rosa. Hai notato in questi primi giorni un attenzione particolare della società e del mister nei confronti di voi giovani?
"In effetti mi sono reso conto che la squadra è composta da molti giovani, poi certo ci sono gli storici. Tutti appoggiano i giovani, lavorare in una squadra così è bellissimo. Vedo che senz'altro il corpo tecnico dedica molto tempo al lavoro giovanile"
 

Qual è la tua caratteristica principale che può risultare utile? Cosa ti sta chiedendo Allegri?
"Il mio carattere, da quando ne ho memoria, è che non mi piace perdere, neanche in allenamento. Voglio sempre vincere, questa è la mia attitudine. Il mister mi chiede di giocare, stare tranquillo e continuare a fare le cose che facevo. Ha fiducia in me e gli dimostrerò che la fiducia è ben riposta"


La tua cifra di riscatto è di 50 milioni. Sei rimasto stupito o temi che sia troppo alta e dunque di non restare alla Juve?
"Paura sicuramente non me ne mette. Il tema del prezzo si vedrà nel trascorrere del tempo, io ho l'intenzione di fare bene e di conseguenza potrebbe essere un prezzo di riscatto giusto o meno"


In questa settimana ti ha maggiormente colpito uno dei tuoi compagni di squadra?
"Sono arrivato in un gruppo dove sono molti i giocatori validi, forse quello che mi ha sorpreso di più è Locatelli. Sembra davvero un ottimo giocatore, ha una tecnica incredibile e mi piace molto giocare con lui, sono sicuro che imparerò tanto"


Cosa ti ha detto Danilo? Da cosa nasce questa tua sicurezza?
"Sapevo che venendo qui alla Juve non avrei avuto compagni argentini, ma sapevo che c'erano Danilo, Alex Sandro, Bremer e magari loro avrebbero potuto sapere qualcosa di spagnolo. Danilo mi ha chiesto come mi sentivo, gli ho detto che ero nervoso per il trasferimento a un grande club ma mi ha detto di stare tranquillo, che la squadra è come una famiglia. Tutti mi stanno coinvolgendo, va tutto bene".


Hai una foto da ragazzino al Racing con Lautaro. Ti ha detto qualcosa prima di venire?
"No, non ho avuto la possibilità di parlargli prima. Ho avuto solo modo di parlare la sera della partita contro l'Inter e basta".

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