Milan-Napoli, Mazzarri: "Quarto posto ancora possibile, sono fiducioso"

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Anche dopo il ko con il Milan, Mazzarri resta fiducioso: "Credo ancora nel quarto posto, tante squadre che ci stanno davanti dovranno venire a giocare a Napoli". Poi bacchetta i suoi per l'errore sul gol di Theo: "In settimana avevamo preparato proprio quella giocata del Milan, era prevedibile"

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La beffa è che Mazzarri, quel gol del Milan costruito a quella maniera, se lo aspettava. "Avevamo preparato proprio la giocata del Milan con quell’inserimento di Theo, era prevedibile: per questo dà fastidio", commenta l'allenatore del Napoli al termine della partita di San Siro, decisa proprio dallo spunto di Theo "previsto" da Mazzarri. "Si è fatto un errore, non mi piace dire chi ha sbagliato. Il Milan ha fatto un pressing feroce a tutto campo nel primo tempo, ha speso tantissimo ed è calato nel secondo tempo, come era prevedibile. Nel secondo tempo abbiamo fatto bene perché abbiamo giocato bene, a prescindere dal fatto che abbiamo cambiato di modulo".  

"Dobbiamo saper giocare con più moduli"

"L'obiettivo adesso? - continua Mazzarri - Mancano 15 partite, dobbiamo recuperare giocatori importanti, perchè abbiamo avuto di tutto in questo periodo e poi dobbiamo essere convinti di fare sempre tre punti ed essere fiduciosi: tante di quelle che sono davanti devono venire a Napoli a giocare. Sono fiducioso, lotteremo fino alla fine per raggiungere almeno il quarto posto. Kvaratskhelia? Sta cercando di cercare spazi diversi, oggi è stato braccato da tutte le parti, a volte entrano in modo troppo maschio su di lui e questi interventi andrebbero puniti". Infine sul cambio di modulo che ha cambiato il volto del Napoli nella ripresa: "Se una squadra sa interpretare più moduli è bello poter cambiare in base alle situazioni che si creano. Le rose sono ampie, bisogna essere bravi sia con la difesa a tre, con cui abbiamo fatto tre gol alla Fiorentina e tenuto botta con l'Inter, che con il 4-3-3. L'importante è che i ragazzi riconoscono quello che facciamo e quello che gli chiedo, quello che conta sono i princìpi".