Thiago Motta: "Grato ai tifosi per il sostegno. Il Verona è più solido e pericoloso"

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La conferenza stampa dell'allenatore rossoblù alla vigilia del match contro il Verona: "Giochiamo per qualcosa di più grande di noi, ovvero dare soddisfazione alla nostra gente. I ragazzi di Baroni sono in forma, sembra che dopo il mercato siano diventati più solidi e pericolosi: non ho mai visto nessuno metterli davvero in difficoltà. Futuro? Nelle decisioni che prenderò influiranno anche le emozioni"

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Vigilia di campionato per il Bologna, che venerdì sera alle 20:45 aprirà la 26^ giornata di Serie A ospitando al "Dall'Ara" il Verona. Zirkzee e compagni continuano a sognare l'Europa che conta: "Per noi è una gran responsabilità, perché giochiamo per qualcosa di più grande di noi ovvero dare soddisfazione alla nostra gente che viene sempre a sostenerci", ha dichiarato Thiago Motta nella conferenza stampa di presentazione del match. L'allenatore ha preoseguito: "Il supporto dei tifosi conta tantissimo ed è molto bello, vogliamo regalargli un'altra gioia". 

"Verona in forma, dopo il mercato sono più pericolosi"

Thiago Motta ha analizzato l'avversario: "Il Verona è in forma, ho grande rispetto per Baroni che considero un grande allenatore. Sono in un buon momento dopo il pari con la Juventus e non ho mai visto una squadra metterli davvero in difficoltà. Dovremo essere bravi a costringerli ad abbassarsi e stare attenti alle ripartenze: credo che sarà una bella partita. L'impressione che si ha dall'esterno è che dopo il mercato sono diventati più solidi e pericolosi, dobbiamo dare il 200%".

Inter Milan’s Marcus Thuram (R) jubilates with his teammates after scoring goal of 1 to 0 during the Italian serie A soccer match between Fc Inter  and Salernitana at  Giuseppe Meazza stadium in Milan, 16 February  2024.
ANSA / MATTEO BAZZI

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"Calafiori e Lucumì stanno bene e meritano di giocare"

L'allenatore del Bologna successivamente ha parlato dei singoli: "Calafiori e Lucumì? Entrambi stanno molto bene e meritano di giocare. Possiamo iniziare solo in 11, sono entrambi due professionisti che non sono contenti di partire dalla panchina ma sanno di poter fare la differenza anche a gara in corso. Urbanski ha giocato spesso in un ruolo non suo, è un ragazzo che sente il gioco e che sta migliorando: è stato in grado di guadagnarsi giorno dopo giorno il rispetto dei suoi compagni". In chiusura una battuta sul suo futuro: "Non sono solo un professionista, anche un essere umano. Non penso di meritare tutto questo calore, ma sono grato a tutte queste persone. Nelle decisioni che prendo influiscono anche le mie emozioni...".