Inter-Atalanta, straordinari per il Var: l'analisi degli episodi

Serie A
Lorenzo Fontani

Lorenzo Fontani

Se contro il Milan era stato un piede (quello di Giroud che aveva colpito Holm) ad avvantaggiare l'Atalanta con un rigore che allo stesso Gasperini non era piaciuto, questa volta sono state due mani (e un altro piede) a contribuire a condannarla. Ha avuto molto da fare durante Inter-Atalanta il Var Di Paolo, riviviamo gli episodi che hanno reso necessaria una revisione nella sala Var di Lissone...

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  • Al 13' il gol di De Ketelaere viene annullato dopo "on field review" dell'arbitro Colombo, richiamato da Di Paolo per un tocco di mano (quasi impercettibile) di Miranchuk, che si era anche scontrato con Bastoni. In questo caso non c'entra il fatto che subito dopo sia arrivato il gol: l'annullamento automatico della rete per un tocco di mano/braccio anche del tutto fortuito e con l'arto in posizione naturale infatti è previsto solo se a toccare il pallone è l'autore stesso del gol. In questo caso si tratta di un "normale" fallo di mano, considerato che il braccio di Miranchuk è molto largo e aumenta il volume del corpo in maniera non naturale, non legittimata cioè dalla dinamica del movimento.
  • Passa qualche minuto e c'è poco da dire sul gol di Barella, annullato per un evidente fuorigioco dopo che l'assistente, come da indicazioni, aveva atteso lo sviluppo dell'azione prima di alzare la bandierina.
  •  L'episodio più complesso arriva invece nella ripresa sul rigore che porta al 3-0 dell'Inter. Sono necessari molti minuti al Var Di Paolo per avere la certezza che la chiamata dell'assistente Zingarelli sia sbagliata: il pallone infatti, diversamente da quanto segnalato, non ha oltrepassato la linea di porta prima del cross di Dumfries che viene deviato leggermente con la mano da Hateboer. E' questa l'altra mano che condanna l'Atalanta: nonostante la forza del cross e la distanza estremamente ridotta infatti l'avambraccio dell'atalantino sporge oltre il busto e, come visto in altri episodi recenti, tanto basta per punirlo. Ma non è finita perché...
  • Sul successivo rigore Carnesecchi respinge il tiro dal dischetto di Lautaro, sul pallone si avventa Dimarco che mette in rete il gol del 3-0 "costringendo" la sala Var a un supplemento di lavoro. Bisogna controllare infatti se Dimarco nel momento in cui Lautaro calcia ha un piede che "pesta" l'interno dell'area o anche solo in parte la linea: questa è l'indicazione che è stata data per colmare il vuoto del regolamento che parla solo genericamente di ingresso anticipato, senza specificare le parti del corpo interessate. E per pochi centimetri il piede destro di Dimarco - pur essendo in area la sua proiezione - è ancora sollevato. Gol buono