Milan, Ibra sul futuro: "Lavorare con Cardinale mi apre le porte a diverse aree"

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Lo svedese affronta il tema stadio, in veste di nuovo rappresentante del Milan: "Credo mancherò più io a San Siro, rispetto a quanto mancherà a me. Si tratta di uno stadio storico, ma serve un nuovo inizio". Sul rapporto con la squadra: "Non è semplice, fino a 8 mesi fa erano i miei compagni di spogliatoio: devo prendere certe decisioni senza essere troppo amichevole". E sulla possibile evoluzione del suo ruolo in futuro: "Ho molto da imparare, ma non ho paura delle sfide"

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"Ho grandi ambizioni, penso al Milan e fin dal giorno in cui ho smesso ho sempre detto di voler ricominciare da zero con qualcosa di nuovo" così Zlatan Ibrahimovic a proposito del suo nuovo ruolo da rappresentante del Milan. Il progetto rossonero è un progetto che prevederà cambiamenti in futuro, come ribadito anche dal patron Gerry Cardinale, primo di questi il nuovo stadio. Il "Diavolo" saluterà San Siro, e così anche Ibrahimovic, come ha spiegato all'evento Football Summit svolto a Londra: "Penso che a San Siro mancherò più io, rispetto a quanto mancherà a me. Ho grandi ricordi, è uno stadio storico, ma tutto ha un nuovo inizio. Oggi esistono tecnologie moderne che se applicate possono portare qualcosa di straordinario, e noi vogliamo essere proprietari del nuovo stadio per gestirlo come vogliamo. Gerry Cardinale con il nuovo stadio darà ai tifosi ciò che meritano".

"Il rapporto con la squadra non è semplice"

Nuova veste da rappresentante del Milan, nuovo Zlatan Ibrahimovic. E cambia anche il rapporto con la squadra: "È molto facile, o fanno quello che dico o non ci sono più (ride, ndr). No, sto scherzando. Non è semplice perché questi ragazzi erano i miei compagni di squadra fino a otto mesi fa. C'è un grande rispetto tra di noi, ma devo prendere certe decisioni senza essere troppo amichevole. Devo pensare al bene del club. I ragazzi stanno facendo bene, è una squadra giovane che ha molta fame, molta voglia di vincere”. Ma quali altre sfide riserverà il futuro per Ibra? "Lavorare con Gerry mi apre le porte a diverse aree. Ho molto da imparare. Mi piace fare la differenza, voglio avere un impatto. Dove sarò tra 5/10 anni, negli affari, nella vita privata, non lo so. Ma non ho paura delle sfide".

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"Saudi Pro League? Offerte importanti, ma poi..."

Se c'è una cosa che Zlatan Ibrahimovic non ha mai avuto in carriera, è la paura di mettersi in gioco: dall'Italia, alla Francia, passando per la Spagna. Oggi la Saudi Pro League è uno dei campionati che più di tutti sta crescendo, l'opinione di Ibra: "Quando nasce l'opportunità, e c'è un'offerta, penso che per molti giocatori sia difficile rifiutare. Soprattutto perchè sono offerte importanti. Poi però dipende da che tipo di eredità si vuole lasciare dietro di sé, nel mondo del calcio”.