Verona, Henry dopo la testata di D’Aversa: "Non è mai giustificabile"
su instagramDopo la testata subìta dall’allenatore del Lecce, l’attaccante francese dice la sua attraverso il proprio profilo Instagram: "Voglio scusarmi con compagni e tifosi per aver reagito…ma questo non giustifica una testata quando hai già preso la strada per gli spogliatoi". Poi conclude: "Conosco Gendrey da 15 anni e non oserei mai provocare qualcuno che oggi considero un fratello". In serata telefonata chiarificatrice tra allenatore e attaccante
"Parto col dire che mi voglio scusare con i miei compagni e con i tifosi". Inizia così la storia su Instagram che Thomas Henry ha pubblicato poche ore dopo l’episodio che l’ha visto coinvolto al termine di Lecce-Verona, match vinto dai veneti per 1-0, con la testata di D’Aversa subita proprio dal francese nei concitati momenti post-partita. Dopo le scuse, Henry attacca proprio D’Aversa: "Mi scuso per aver reagito, con le parole, alle tante provocazioni vissute in campo oggi, fatto comprensibile in una sfida con una simile posta in palio. Ma questo non giustifica e non potrà mai giustificare una testata quando hai già preso la strada degli spogliatoi, felice per i tre punti guadagnati".
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"Non provocherei mai Gendrey, è come un fratello"
Ancora nella storia su Instagram, Henry precisa: "Conosco Gendrey da 15 anni, ero il suo allenatore quando aveva 15 anni, e non oserei mai provocare qualcuno che oggi considero un fratello! E aver ricevuto il rosso come reazione, sempre e solo verbale, a una testata, mi lascia ancora più amareggiato per non poter aiutare i miei compagni già da domenica prossima".
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D'Aversa: "Mi scuso per il gesto, ma nulla di premeditato"
Ancor prima delle parole di Henru, nel post partita, Roberto D’Aversa ha parlato aveva parlato ai microfoni Sky spiegando: "C'è stato un finale concitato, già negli ultimi minuti di partita dove ci sono state delle provocazioni. Il mio intento iniziale era non creare danni ai miei giocatori, non volevo che i miei ragazzi prendessero delle squalifiche. Poi siamo venuti a contatto io e Henry, il gesto non è stato bello da vedere, la mia intenzione era di dividere tutti, ma lui ha continuato nelle provocazioni". Poi ha aggiunto: "Sicuramente non sono entrato in campo per dare una testata a un giocatore e non è stato nulla di premeditato, altrimenti l'avrei detto…Mi scuso per il gesto, non è bello da vedere: essendo un allenatore e padre di tre figli c'è da scusarsi".