Lazio-Juventus, Tudor debutta contro Allegri e il suo passato

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Francesco Cosatti

Francesco Cosatti

Juve impegnata sabato sul campo della Lazio, con l'esordio di Tudor sulla panchina biancoceleste. Un incrocio speciale per l'allenatore croato, che ha indossato la maglia bianconera e ha fatto parte dello staff tecnico di Pirlo. Allegri - che deve rinunciare in attacco a Vlahovic e Milik - punterà su Kean (oltre a Chiesa e Yildiz)

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Contasse il numero delle panchine non ci sarebbe storia. Sabato Allegri festeggerà le 500 in serie A, per Tudor saranno invece 60. Ma in campo, a far la differenza, saranno invece i calciatori. E Allegri non avrà il riferimento numero uno in attacco, quel Dusan Vlahovic capace di 15 gol in questa stagione, e squalificato per il doppio giallo rimediato contro il Genoa. La Juve dovrà quindi fare molta attenzione perché quando non c’è Vlahovic, di solito ci ha pensato Milik (in tre occasioni) a sistemare le cose. Ma stavolta il polacco, come Alcaraz, ancora infortunato, neanche partirà per Roma. 

Responsabilità in più per Kean, Chiesa e Yildiz. Con possibilità di convocazione del Next Gen Nicola Sekulov. La prima di tre sfide tra Juve e Lazio, di cui due ravvicinatissime con la semifinale d’andata di Coppa Italia in programma martedì a Torino. Una sfida molto colorata di bianconero anche sponda Lazio. Perché l’esordio di Tudor in panchina al posto di Sarri, sarà contro la squadra che conosce meglio di tutte. Prima per le tante stagioni da calciatore, e poi anche per l’anno alla Continassa nello staff tecnico di Andrea Pirlo. L’ultima Juve che ha alzato dei trofei (Supercoppa e Coppa Italia) era quella con Tudor alla Continassa con Pirlo e Baronio. E l’allenatore croato ha già battuto Allegri quando allenava a Verona. Ma anche in questo caso, come per le panchine in serie A, conta solo il futuro e non più il passato.

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