Caso stipendi, Cristiano Ronaldo vince arbitrato contro Juve. Al portoghese 9.7 milioni

caso stipendi

Cristiano Ronaldo ha vinto l'arbitrato contro la Juve sul caso stipendi. Il campione portoghese chiedeva al club bianconero 19,5 milioni di euro lordi di arretrati congelati a causa del lockdown. Comunicato del club bianconero: "Valutiamo iniziative a nostra tutela"

CAGLIARI-JUVE LIVE

La Juventus dovrà pagare a Cristiano Ronaldo 19,5 milioni di euro, il corrispettivo degli stipendi mai pagati al portoghese dopo la crisi Covid. È quanto hanno stabilito i tre arbitri, Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa, nella disputa tra CR7 e il club bianconero. Trattandosi di stipendi pattuiti al lordo, al portoghese arriveranno in realtà poco meno di 10 milioni, per la precisione 9.774.166,66 euro, più gli interessi. Il contenzioso tra Ronaldo, che ha giocato nella Juventus dal 2018 al 2021, e i bianconeri riguardava alcune mensilità che il calciatore non aveva ricevuto a causa della manovra stipendi, durante la pandemia Covid. Stipendi che erano stati congelati dopo che aveva firmato con il club un accordo. Ronaldo aveva fatto ricorso chiedendo quasi il doppio della cifra, che dovrà ricevere a titolo di risarcimento del danno. Ma secondo i giudici dell'arbitrato avrebbe avuto un concorso di colpa. Durante la pandemia la Juventus aveva attuato due manovre stipendi: una nel 2020 e una nel 2021. La prima riguardava l'intera squadra e l'allenatore dell'epoca, Maurizio Sarri. La seconda invece era stata discussa con ogni giocatore e prevedeva la rinuncia di alcune mensilità che avrebbero portato a fare risparmiare alla società bianconera, come da bilancio, circa 60 milioni di euro. Poi i calciatori avevano firmato degli accordi integrativi, siglati dall'ex ds della Juventus Fabio Paratici, finito nell'inchiesta della Procura di Torino, in cui era stabilito che si sarebbe dovuto procede al pagamento degli stipendi a cui i giocatori, compreso Ronaldo, avevano rinunciato. L'intera vicenda era finita nei fascicoli dei magistrati. Ronaldo aveva chiesto tramite i suoi legali, John Shehata, Emanuele Guastalla, Fabio Iudica e Salvatore Pino, gli atti alla procura del capoluogo piemontese ed era passato per le vie legali, chiedendo "il risarcimento del danno, quantificato nell'importo di Euro 19.548.333,33 (pari cioè all'ammontare della rinuncia ai compensi), fondando la propria pretesa sul comportamento doloso ascritto alla convenuta o sulla responsabilità precontrattuale di quest'ultima".

Il comunicato della Juve

La Juventus risponde dopo le decisioni del Collegio Arbitrale sul caso Ronaldo, con il club condannato a pagare al calciatore 9.774.166,66 euro più gli interessi. "Gli arbitri, con decisione a maggioranza, hanno riconosciuto la validità dell'accordo di riduzione dei compensi dell'ex tesserato nella stagione sportiva 2020/21 e rilevato l'assenza di alcun accordo di integrazione concluso tra le parti, ritenendo, dunque, che la c.d. "carta Ronaldo" non abbia alcun effetto vincolante; pertanto, hanno rigettato le domande dell'ex tesserato di nullità dell'accordo di riduzione dei compensi e di adempimento dell'accordo di integrazione - si legge nella nota del club - hanno altresì rigettato la domanda di annullamento dell'accordo di riduzione dei compensi, rilevando l'assenza di dolo in capo alla società, la cui condotta non ha inciso sulla volontà dell'ex tesserato di sottoscrivere il predetto accordo di riduzione; hanno accolto parzialmente la domanda formulata in estremo subordine" da Ronaldo "accertando la responsabilità precontrattuale di Juventus derivante dal fallimento della trattativa e condannato la convenuta al pagamento di una somma pari a circa 9,8 milioni di euro (corrispondente alla metà della richiesta, pari a circa 19,6 milioni). Così, "La società, anche con il supporto dei propri legali - conclude il comunicato della Juve - sta esaminando la decisione del Collegio Arbitrale, riservandosi ogni valutazione e iniziativa a tutela dei propri diritti".