De Rossi dopo Roma-Bologna: "Ne usciamo dispiaciuti, ma non distrutti"
romaL'allenatore giallorosso ha commentato il ko casalingo contro il Bologna: "Ne usciamo dispiaciuti, ma non distrutti - ha detto -. Forse siamo stati un po' nervosi ma non abbiamo mollato, fino al 3-1 c'è stato equilibrio. Il Bologna non ha rubato assolutamente nulla, vanno fatti i complimenti a loro. Ci sta a volte essere meno cinici"
Le fatiche di coppa e un grande Bologna costano caro alla Roma, battuta in campionato dopo oltre due mesi dall'ultima volta e che vede ora più a rischio la sua corsa per un posto in Champions. Non fa drammi, però, Daniele De Rossi nel post match: "Forse siamo stati un po' meno brillanti delle altre volte, ma davanti avevamo una squadra che gioca bene, ti fanno sembrare meno brillanti perché allungano le distanze, quando vanno in pressione fai fatica a prenderli e si muovono tanto che era la cosa che aveva contraddistinto noi quasi sempre - ha spiegato l'allenatore -. Sotto porta succede di essere meno cinici. Abbiamo vinto delle partite in cui siamo stati quasi perfetti e l'avversario aveva tirato di più, oggi è andata così. Complimenti al Bologna perché non ha rubato assolutamente niente, abbiamo visto i numeri, una partita abbastanza equilibrata. Sullo 0-0 eravamo riusciti a essere pericolosi prima di loro. A volte sbloccarla ti dà quella marcia in più, per quanto riguarda il nervosismo forse un pochino c'è stato, non possiamo farci innervosire per un giallo sbagliato, perché sicuramente non era giusto, ma non abbiamo perso mica per quello e non possiamo farci innervosire da quello. Unito al gol subito dopo ci ha portato un po' fuori strada, ma i ragazzi hanno fatto la prestazione fino alla fine. Ci sta ogni tanto che ti innervosisci, ma non deve influenzare il tuo modo di stare in campo. I ragazzi non hanno mollato, se vogliamo continuare questa rincorsa dobbiamo essere bravi a gestire i momenti, essere capaci di non prendere goal al 43', capire che sul 2-1 l'inerzia era dalla parte nostra. Non posso dire niente a loro, gli errori si fanno e cercheremo di migliorare, ma l'atteggiamento è stato quello solito dei ragazzi che conosco e che devo ringraziare sempre".
"Fino al 3-1 c'è stato equilibrio"
Non vuole sentir parlare di stanchezza mentale, però, il mister giallorosso: "Sarebbe grave perché siamo adulti, esperti, facciamo questo lavoro da tempo e siamo abituati a gestire le emozioni positive e negative - ha detto De Rossi -. Finora negli scontri diretti eravamo stati bravi, arrivavamo da un ciclo di partite toste e le avevamo gestite bene dal punto di vista nervoso. Abbiamo fatto una partita non eccezionale, dopo il 3-1 siamo sembrati inferiori ma prima nelle occasioni c'è stato equilibrio". Il discorso, poi, è passato sulla prestazione delle punte: "Abbiamo degli attaccanti molto importanti, diversi tra loro - ha aggiunto -. Abraham ha fatto una partita onesta, ci sta che a volte sia meno brillante dopo un infortunio così lungo. Azmoun era appena rientrato, buttarlo dentro non mi sembrava il caso, sapevo che avrebbero fatto la staffetta e sono contento che abbia fatto gol perché è un giocatore importante per noi, come lo è Tammy che si era sacrificato tantissimo giovedì".
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"Usciamo dispiaciuti ma non distrutti"
"Nel gestire le energie non siamo stati molto aiutati - ha concluso De Rossi a proposito del calendario e del recupero contro l'Udinese -, ma quello è un altro discorso e non ci torniamo più. Non è un discorso di energie fisiche giocare quei 20 minuti, ma mentali: il discorso del viaggio, la preparazione della partita non sarà semplice, ma facciamo finta che sia una partita di Europa League. Abbiamo perso una partita e ne usciamo dispiaciuti, ma non distrutti. Anche in coppa, mancano due partite prima della finale: affrontiamo forse l'unica imbattuta al mondo, sappiamo che sarà difficile ma siamo molto positivi. Temiamo tutti, l'Atalanta sta lì dietro a un punto, recupererà questa partita a fine campionato, a giochi fatti. Sappiamo che è una strada difficile, lo sapevamo dall'inizio, il nostro problema non era la differenza con la 4^ in classifica ma quante squadre c'erano tra noi e la quarta. Dobbiamo correre, mancano poche partite, tutte difficili. Sapevamo che arrivava questo momento".