Napoli, quanto è diversa Udine un anno dopo: dalla festa scudetto alla rincorsa europea

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Massimo Ugolini

Massimo Ugolini

Nel maggio dello scorso anno a Udine il Napoli festeggiò il terzo scudetto. Ora si gioca le poche possibilità di rincorsa all'Europa contro i bianconeri allenati dal figlio di Fuorigrotta Cannavaro. Ecco cosa è cambiato tra la squadra che aveva dominato il campionato e quella che oggi si aggrappa ai protagonisti del titolo per raddrizzare in extremis una stagione negativa

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È passato un anno. E non sembra ieri. Perché il ricordo di quella squadra è stato cancellato da una stagione da dimenticare in fretta. Fa un certo effetto pensare a Udine 12 mesi dopo e alla partita da giocare lunedì sera. Stesso stadio, praticamente stessa squadra, ma ora al nono posto in classifica con la metà delle vittorie e più del triplo delle sconfitte. 

Grafica confronto Napoli

Però il ricordo resta, l’emozione di una città in festa dopo un’attesa durata 33 anni, come la differenza dei punti in classifica rispetto a un anno fa. Ormai inutile interrogarsi sui motivi del crollo, la rifondazione in procinto di partire dovrà azzerare le delusioni patite in campionato. Per colpa di una flessione generale certificata dai numeri che non ha risparmiato i big della rosa. Di Lorenzo e Rrahmani, Lobotka e Anguissa, Kvaratskhelia e Osimhen. Più bassa la percentuale al ritiro per il georgiano, in calo la media minuti/gol del nigeriano. L’autore del gol che ha riportato a Napoli lo scudetto. È passato un anno, sembra una vita fa...

Grafica Osimhen