Milan, Thiaw: "Giocare al Milan è un privilegio, voglio restare qui"

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Il suo futuro è uno dei temi toccati da Thiaw in un'intervista a Sky Sport: "Voglio rimanere, giocare qui è un privilegio". Il difensore tedesco ha commentato la stagione del Milan, che nelle ultime partite è stato contestato dai tifosi: "Ci aspettavamo di più. Capisco le proteste: non abbiamo raggiunto obiettivi prefissati". E su Giroud e Kjaer, all'addio: "Un piacere giocare con entrambi"

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Al suo terzo anno al Milan, Malick Thiaw ha ripercorso la stagione in rossonero in un'intervista a Sky Sport: "Ci aspettavamo di più: dobbiamo sempre puntare a raggiungere il massimo e da questa stagione dobbiamo imparare molto". Dando uno sguardo al futuro, il difensore tedesco non ha dubbi: "Ovviamente voglio rimanere: giocare qui è un privilegio e darò il massimo per questa maglia, per ragiungere traguardi importanti insieme ai miei compagni". Nelle due ultime partite di campionato, club e giocatori sono stati oggetto di manifestazioni di protesta a San Siro da parte dei tifosi: "Possiamo capire la loro protesta: non abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Dobbiamo accettare il messaggio che ci hanno mandato". 

"Non sapevo come uscire dall'infortunio"

A novembre Thiaw si è infortunato durante la partita di Champions a San Siro contro il Borussia Dortmund persa per 1-3, stando lontano dal campo per circa tre mesi: "Non è stato un momento facile: è stato il mio primo infortunio serio e non sapevo veramente come uscirne", spiega, "Credevo bastasse recuperare il ritmo, ma c'è voluto più tempo. Ora credo di essere tornato su un buon livello, fisicamente sto bene e spero di sentirmi meglio l'anno prossimo". 

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"Un piacere giocare con Giroud e Kjaer"

Nella prossima stagione i rossoneri perderanno due veterani: Olivier Giroud e Simon Kjaer: "Oliver è un gentleman, uno dei giocatori a cui faccio riferimento. E' umile nonostante tutto quello che ha vinto". E sul difensore danese: "E' veramente un bravo ragazzo, ricopre il mio stesso ruolo e per questo ho potuto chiedergli molte cose. E' sempre stato disponibile, dandomi delle opinioni oneste: sapevo di poter contare su di lui, sia per il calcio che per la vita quotidiana. E' stato un piacere giocare con entrambi".