Lazio al lavoro nel ritiro di Auronzo con tanto entusiasmo, ben 4 volti nuovi, Noslin, Tchaouna, Dele-Bashiru e Nuno Tavares ma senza i big del recente passato come Luis Alberto, Felipe Anderson e Immobile che come Milinkovic Savic, un anno fa, hanno lasciato la squadra biancazzurra dopo molti anni. In attesa di un colpo che possa accendere i tifosi il lavoro di Baroni sembra già molto apprezzato
Se sarà stato un ritiro proficuo lo dirà il tempo, che sia un ritiro per certi versi “storico” già lo dicono i fatti. Il primo senza i senatori, gli uomini copertina non solo dell’estate. Dopo Milinkovic - un anno fa - via uno dopo l’altro in poche settimane Felipe Anderson, Luis Alberto e Immobile. 386 gol e più di mille presenze in quattro. Una storia che d’ora in avanti non si potrà più aggiornare ma solo ripassare. Addii per certi versi inevitabili che potrebbero anche non lasciare rimpianti ma qualche vuoto di sicuro si. Da provare a riempire con l’entusiasmo dei nuovi, un mercato funzionale e dall’effetto Baroni. Manca ancora il colpo top sul mercato, quello in grado di riaccendere una piazza al momento tiepida. Alla ricerca di nuovi leader è stato il nuovo allenatore a prendersi la scena. Ricevendo buone risposte dal gruppo.
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Baroni lavora sul 4-2-3-1
I 4 nuovi acquisti subito al lavoro; anche l’ultimo arrivato Nuno Tavares è sceso già in campo con i nuovi compagni, e le prime indicazioni emerse dal test contro i dilettanti dell’Auronzo che iniziano a tratteggiare la nuova Lazio. Di partenza col 4-2-3-1 - ma presto Baroni proverà anche il 4-3-3 - , Noslin e Castellanos le due prime punte che si alterneranno al centro dell’attacco, Dele-Bashiru trequartista, difesa alta, intensità, meno possesso palla, più ricerca della profondità. Nulla di rivoluzionario certo, ma i primi passi di una nuova era
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