Fiorentina, Bove si presenta: "A Roma avrei avuto poco spazio, Firenze la scelta migliore"

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L’ex centrocampista giallorosso è stato presentato come nuovo calciatore viola: “Alla Roma mi hanno detto che non avrei avuto tanto spazio ma ho bisogno di giocare. Andare via è stata una scelta mia. Qui posso crescere tanto, venire alla Fiorentina è la scelta migliore, ci sono ambizione e passione, posso fare uno step in avanti”

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"Venire via è stata una scelta mia, mi hanno detto che non avrei avuto tanto spazio invece ho bisogno di giocare, di sentirmi protagonista e al centro di un progetto, è una cosa fondamentale per me al di là dei colori per cui si tifa. Ho accettato la chiamata della Fiorentina perché ci sono ambizione e passione, posso fare uno step in avanti".  Così Edoardo Bove durante la presentazione oggi al Viola Park come nuovo giocatore della Fiorentina. Davanti a chi gli ha fatto notare la sua età ha commentato: "Se pensiamo che in Europa giocano ragazzi di 16-17 anni, un'età in cui io andavo a scuola, mi viene da sorridere quando sento definirmi giovanissimo. Non lo sono più, adesso voglio mettermi in gioco, disputare più partite possibile e arrivare in fondo a ogni competizione. So che qui posso crescere tanto, venire alla Fiorentina è la scelta migliore che potessi prendere".

Bove: “Fiorentina passo importante per mia carriera”

La Fiorentina rappresenterà un passo molto importante per la mia carriera, è il posto migliore per crescere come giocatore e come persona”. Così ha proseguito l'ex centrocampista della Roma, arrivato a Firenze l'ultimo giorno di mercato. “Voglio dare tutto per l'allenatore, la società, la squadra in modo da non avere nulla di che rammaricarmi, è ciò che ho sempre fatto con la maglia della Nazionale e della Roma -ha continuato il centrocampista fresco protagonista con l'Under 21- Il soprannome 'cane malato' che mi affibbiò Mourinho? I soprannomi li lascio a tifosi e allenatori -ha sorriso- In tanti nell'ambiente calcistico non hanno visto tutte le potenzialità che ho. Può essere un soprannome un po' limitante, comunque grazie a Mourinho ho migliorato molto la fase difensiva.  Sono consapevole dei miei mezzi e voglio metterli in mostra, non vedo l'ora che mi diano un altro soprannome. Se mi sento pronto per questa nuova avventura? Non sarei qui se non mi sentissi tale”.