Presente al Festival dello Sport in svolgimento a Trento, l'amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani, ha voluto ricordare i tanti successi come dirigente del Milan, ha parlato di futuro, di Monza (rassicurando sulla posizione di Nesta) e di Ibrahimovic come dirigente rossonero: "Zlatan è forte in tutte le cose che fa, sicuramente farà bene anche da dirigente"
Che cosa rimane del Milan del 1994 e di quel periodo storico?
"Rimane questo entusiasmo a oltre 30 anni da quella notte (Milan-Barcellona 4-0 ad Atene). Quello era uno dei tre grandi Milan, ci sono stati gli immortali di Sacchi, gli invincibili di Capello e i meravigliosi di Ancelotti. Ho avuto la fortuna di vivere questi tre periodi del Milan di Berlusconi, la persona che ha tenuto unito tutto e che ha saputo trasmettere quello che era il credo della società. Ne dovremmo parlare per ore".
Cavatta gialla e il calzino?
"Dopo 31 anni di Milan il calzino è rossonero mica posso mettere i calzini nerazzurri, con tutto il rispetto e la stima per l'Inter. La cravatta gialla sempre, c'era un po di scaramanzia".
Quanto è cambiato il calcio in 30 anni con le tante proprietà estere?
"E' cambiato tutto, ma ci vorrebbero lunghissime risposte, non sono cambiate solo le proprietà ma anche il modo di giocare, a me sembra che 30 anni fa si giocasse meglio. Capello ha detto che 30 anni fa i calciatori avevano più voglia di rischiare. Forse c'era più qualità. E' uno sport che sta diventando un po' meno tecnico e più fisico, ma è lo sport in generale che sta diventando sempre di più un fatto fisico".
Il Monza potrebbe diventare americano?
"Io mi occupo del Monza, sono l'oggetto e non il soggetto, il soggetto è la Fininvest e già ha detto quello che doveva dire".
Leonardo ha detto che i fondi americani investono nel calcio europeo perché costa meno ma non mettono a capo i top-manager. Cosa risponde?
"Visto che ci sono voci che il Monza è in trattativa con un fondo americano secondo voi mi metto contro un fondo americano? Auguri (ride ndr). Il mondo è globalizzato, i soldi sono andati verso gli Usa e l'Asia. Il PIL dell'Europa è sceso, quindi va accettata questa situazione come in altri settori tante aziende americane comprano. Il calcio è un'industria importante, è evidente che i fondi americani sono interessati al calcio che fa parte di un fenomeno globale e irreversibile".
Sorpreso dalla convocazione di Maldini in Nazionale?
"Spalletti è stato coraggioso e ha messo dei giovani e penso che alcuni di loro sono passati dal Milan e dal Monza come Maldini, Gabbia e Di Gregorio, anche Pisilli lo avevamo chiesto alla Roma".
Un consiglio a Ibrahimovic da dirigente del Milan?
"Ibra è mio amico e gli voglio bene, non ha bisogno dei miei consigli, io sono felice di averlo portato al Milan, quell'estate è stata davvero dura. Ibra è forte in tutte le cose che fa e sicuramente farà bene anche il dirigente. Forza Ibra".
Ha fiducia in Nesta ma come vi spiegate quetsa classifica?
"Il problema del Monza non è certo l'allenatore ma gli infortuni. Noi abbiamo fuori 7 giocatori in questo momento e questo ci ha provocato qualche problema, non abbiamo giocato male, forse abbiamo qualche punto in meno rispetto a ciò che meritavamo. Ma questo lo dicono tutti i dirigenti, mi rendo conto di essere banale, avanti con Nesta e fiducia assoluta. Ricordiamoci che il Monza ha pareggiato con Inter, Fiorentina e Roma, sostanzaialmente ci mancano i punti con Genoa e Bologna".