Cessione Verona a Presidio vicina: nuovo stadio e management tedesco. Le news

Serie A
Manuele Baiocchini

Manuele Baiocchini

Il Verona continua a giocare su due tavoli. Lotta in campo e tratta in società. Se le cose non stanno andando affatto bene per la squadra di Zanetti, sconfitta anche a Cagliari dopo una settimana intera di ritiro e con l’allenatore probabilmente all’ultima spiaggia nella sfida di domenica prossima contro l’Empoli, avanza senza intoppi la negoziazione per la cessione del club agli americani di Presidio Investors

CLICCA QUI PER TUTTI GLI HIGHLIGHTS

Il fondo texano con sede ad Austin, operante nei settori entertainment e nuove tecnologie, è deciso a lanciarsi in questa nuova avventura nel calcio italiano e sembra avere le idee molto chiare riguardo il futuro dell’Hellas, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti di rilancio del club, a partire dal tema stadio. Presidio vorrebbe un Bentegodi tutto nuovo. Non un semplice restyling, come successo per altri impianti italiani, ma un vero e proprio rifacimento. Demolizione dell’esistente e costruzione del nuovo sugli stessi terreni. L’attuale progetto, realizzato da un team di architetti statunitensi, ha stimato l’intera lavorazione nell’arco di un anno. Nel frattempo, l’idea dei possibili nuovi proprietari, sarebbe quella di far giocare il Verona, per una stagione o due stagioni, in uno stadio provvisorio. Chiaro che dovrebbero arrivare tutte le autorizzazioni del caso, in un percorso burocratico comunque già avviato. E’ stato lo stesso presidente Maurizio Setti ad accompagnare gli esponenti di Presidio Investors dal primo cittadino Damiano Tommasi, che da ex giocatore, oltre che sindaco, sarebbe ben lieto di cogliere un’ottima opportunità di crescita a livello sportivo, economico e sociale. Il nuovo Bentegodi, infatti, verrebbe utilizzato anche per altre iniziative al fine di generare maggiori revenues. Sarebbero state agganciate anche le migliori aziende locali per coinvolgerle nel progetto in termini di iniziative commerciali. 

Cessione vicina: le cifre dell'accordo

Tornando alla trattativa della cessione, sembra che le parti si stiano accordando su una cifra definitiva tra i 72 e i 75 milioni di euro netti più bonus, con la volontà comune di chiudere il deal, con tutte le firme del caso, entro Natale. Negli accordi in via di definizione con il fondo americano, che si avvarrà di un management in parte tedesco, il presidente Setti, il direttore generale Simona Gioè e l’attuale direttore sportivo Sean Sogliano rimarranno ai loro posti, per un periodo di tempo, a garanzia di un percorso sportivo che fino al termine della scorsa stagione aveva portato risultati sorprendenti, con le ultime due incredibili salvezze centrate nonostante una situazione finanziaria molto complicata. Aspettando l’ufficialità della cessione, il nome del presidente che succederà a Setti in futuro è ancora segreto, ma secondo ambienti vicini all’attuale dirigenza, filtra che la regia di questa operazione sia da attribuire all’avvocato internazionalista Francesca Petriccione, che vanta un network di clienti di alto profilo nella regione del Medio Oriente, in Nord Africa e nei Paesi del Golfo, in particolare  Arabia Saudita, oltre che US. Il conto alla rovescia per la cessione del Verona è già iniziato, ma intanto tocca alla squadra provare a rialzare la testa e risalire la classifica per evitare un’altra stagione di sofferenze.