Gravina, il presidente Figc ha chiesto al procuratore Chiné di aprire indagine su di lui

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Il presidente della Figc ha scritto al procuratore federale Giuseppe Chinè, segnalando la chiusura delle indagini della Procura di Roma a suo carico (per il reato di autoriciclaggio) e chiedendo di fatto di aprire un'inchiesta della giustizia sportiva nei suoi confronti

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Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha scritto di sua spontanea volontà al procuratore federale Chinè, per informarlo che uno dei suoi legali aveva ricevuto ieri alle 14.30 la notifica di chiusura indagini da parte dei pm romani per l'ipotesi di reato di autoriciclaggio, inviando la stessa notifica e chiedendo di fatto di aprire un’inchiesta a suo carico, pur definendosi totalmente estraneo ai fatti contestati. Un atto non dovuto, ma voluto per poter dimostrare la sua innocenza anche nell’ambito della giustizia sportiva. Ora il procuratore Chinè chiederà gli atti alla Procura di Roma come da prassi. Come è noto, nell’ambito del cosiddetto dossieraggio, erano emersi presunti illeciti da parte del presidente federale Gravina sui quali la Procura di Roma aveva aperto un’indagine. Da ricordare anche che il gip aveva rigettato la richiesta di un sequestro nei confronti di Gravina avanzata dai pm romani.