Juve, l'ad Scanavino: "Vogliamo altri giocatori forti. Il budget in prospettiva più alto"
juventusL'amministratore delegato della Juventus Maurizio Scanavino ha parlato a Radio Tv Serie A toccando tantissimi temi legati al momento bianconero a partire dal bilancio: "C'è una perdita di bilancio di 200 milioni ma se andiamo ad analizzarla quella reale è di 70 milioni. Siamo il primo brand italiano con oltre 200 milioni di follwers e il nostro budget sarà il più alto di tutti. Vogliamo altri giocatori forti"
"Con Giuntoli e Motta stiamo lavorando nell'avere giocatori forti, senza escludere la presenza di fuoriclasse, ma che possano essere una squadra e fare la differenza". Così l'amministratore delegato della Juventus Maurizio Scanavino, intervenuto a Radio Serie A per parlare del momento bianconero: "Come abbiamo detto in assemblea, la perdita è vicina ai 200 milioni, ma se la analizziamo, tra mancati ricavi Uefa e oneri straordinari legati alla gestione e alla coda degli avvenimenti di due anni fa la perdita reale è da considerare intorno ai 70 milioni di euro, in recupero. La traiettoria è molto buona, ci sono anche delle imprevedibilità, ma la traiettoria è positiva. L'obiettivo è l'equilibrio tra sostenibilità e competitività, trovare il maggior numero di risorse da poter investire nella parte sportiva, principalmente nella prima squadra" Conti che migliorano sensibilmente e che lasciano spazio a possibili investimenti anche in chiave futuro: "Venivamo da una situazione particolare, stipendi e ammortamenti erano particolarmente elevati. In prospettiva, pur avendo ridotto, la Juve rimane la squadra che in prospettiva avrà il budget più alto da investire nella parte sportiva. Le basi sono quelle, non sarebbe giusto immaginare una strategia solo al ribasso e che fa perdere competitività per i massimi obiettivi"
Vedi anche
L'attaccante ideale per Motta secondo l'AI
Scanavino: "Mondiale per Club grande occasione"
L'ad bianconero ha poi parlato anche del Mondiale per Club che vedrà la Juventus protagonista la prossima estate: "Riteniamo sia un'opportunità molto positiva per il club e per i giocatori per fare esperienza ed avere una vetrina mondiale. L'opportunità deriva dalla visibilità che la Juventus può avere in tutto il mondo, pensiamo che già questa prima edizione possa avere un bel significato portandosi dietro, speriamo, un monte ricavi positivo: su questo punto siamo in trattativa ferrea con la Fifa insieme alle altre squadre dell'ECA però ormai dovremmo essere agli sgoccioli". Una battuta dedicata anche alla seconda squadra che sta faticando in serie C: "La valutazione che abbiamo fatto (e che era stata fatta anche in passato) è che i giovani talenti abbiano bisogno di tempo e di un contesto adeguato per esprimersi. Normalmente le prestazioni dei giovani non sono sempre in continuità, quindi anche un giocatore molto forte può trovarsi a non performare nel modo giusto e di conseguenza a perdere delle opportunità di crescita. Questi sono i rischi nel mandare un giovane in prestito, è la nostra linea. Invece la Next Gen che abbiamo creato, competendo in Serie C, riteniamo che dia esattamente quel contesto di competitività e di possibilità di crescere ai calciatori all'interno della famiglia, dove si possono valutare le prestazioni nel tempo senza un'esigenza di breve periodo. Dal punto di vista economico l'investimento c'è ed è costoso, il trade off rispetto all'acquisto dei giovani sul mercato va visto nel lungo periodo ma nell'insieme noi crediamo che sia la cosa più giusta da fare".