Il Bologna di Italiano va meglio di quello di Motta? Il confronto

Quattordici giornate, ventidue punti. Quattordici giornate, ventuno punti. Un anno dopo, il Bologna di Italiano ha un punto in meno di quello di Thiago Motta, ma anche una partita da recuperare. In potenza, quindi, il nuovo Bologna potrebbe avere due punti in più rispetto a quello sorprendente della passata stagione. E se quella squadra ha sorpreso tutti con il suo gioco e i suoi risultati, quella attuale non è da meno. Sì, perché dopo gli addii di Motta, Calafiori e Zirkzee, sembrava impossibile ripetersi. E ripetersi non significa centrare un’altra qualificazione in Champions , significa continuare a giocare per un posto in Europa e non tornare immediatamente nella parte destra della classifica. Questo era l’obiettivo di inizio stagione e questo sta facendo il Bologna di Italiano. E lo sta facendo con merito, come raccontano i numeri e le statistiche di Soccerment. Quest’anno il Bologna ha una media di 1,62 punti a partita ed è ottavo in classifica sia per punti attesi che per punti effettivi. I risultati che la squadra di Italiano ha fin qui ottenuto sono quindi in linea con le sue prestazioni. Anche in termini di gol segnati, i rossoblù sono in linea tra reti segnate e xG . Per scalare posizioni in classifica, il Bologna può e deve migliorare nelle qualità delle occasioni da gol che crea: il suo valore di xG per tiro è di 0,09 a partita . Positivo, invece, il numero di xG creati da contropiede e da calci piazzati . Ma la maggior parte delle occasioni della squadra rossoblù arriva dal dominio del gioco. Questo Bologna, infatti, è tra le squadre più offensive della Serie A, come raccontano alcuni dati significativi: 1° posto per Build-up Disruption 4° posto per Gegenpressing Int Ha la 3ª linea difensiva più alta 3° posto per Field Tilt 3° posto per possesso palla medio Il Bologna è sesto per passaggi totali per partita e ha un buon equilibrio tra lanci corti e lunghi. È tra le squadre che fa meno uno-due a partita , il che dimostra come i suoi giocatori portino molto palla e ci siano pochi scambi veloci. Tra i giocatori che portano maggiormente palla ci sono tre terzini: Miranda , Posch e De Silvestri . I giocatori che creano più pericoli portando palla sono Riccardo Orsolini, Jesper Karlsson e Dan Ndoye . Dati che raccontano l’importanza dei giocatori di fascia per il gioco di Vincenzo Italiano. Nonostante la squadra rossoblù giochi principalmente nella metà campo avversaria, riesce ad avere un buon rendimento difensivo. Questo perché sa pressare molto bene e recupera spesso palla nella metà campo avversaria. Ha un PPDA di 9,42 , dato che indica il numero di passaggi che la squadra avversaria riesce a fare prima che il Bologna recuperi palla. Grazie al suo approccio molto aggressivo, la squadra di Bologna è al terzo posto per tiri in porta concessi e all’ottavo per xG concessi . Con 16 gol incassati, i rossoblù hanno subìto 1,23 reti a gara . Un dato molto positivo è il numero di xG concesso da contropiede: solo il 13,87% . Nonostante sia tra le squadre più offensive del campionato, il Bologna concede pochissimo in contropiede, il che dimostra le ottime capacità dei rossoblù nel saper difendere lontano dalla propria porta. Tre i giocatori chiave nella riaggressione e nel recupero palla: Lucumí, Beukema e Freuler. Da migliorare, invece, la fase difensiva sui calci piazzati: il Bologna è ottavo per xG concessi in questo fondamentale . Nonostante sia al Bologna solamente da circa sei mesi, Italiano è riuscito a dare alla sua squadra già una chiara identità, che si basa su due principi fondamentali: possesso palla e pressing aggressivo. Principi che erano importanti già con il precedente allenatore, Thiago Motta, ma con un approccio diverso. Nella passata stagione, infatti, il Bologna voleva sempre dominare il gioco ma si passava molto di più il pallone e faceva molto più spesso uso di uno-due , dando quindi meno spazio alle iniziative personali e e prediligendo un gioco corale. A livello difensivo, invece, il Bologna di Motta pressava in modo meno aggressivo. Era terzo per PPDA e la sua linea difensiva era leggermente più bassa di quella attuale . Non a caso, concedeva anche meno . Nel complesso, un anno fa il Bologna risultava essere una squadra più bilanciata, meno dominante e aggressiva ma più solida difensivamente. Dal confronto statistico e tattico, ora Italiano e Motta si misureranno sul campo. Questo sabato, alle 18:00, Juventus e Bologna si affronteranno allo Stadium e per i due allenatori saranno contro per la settima volta in carriera. Al momento, il bilancio dice 4 a 2 per Italiano, ma questa sarà una sfida speciale. L’attuale allenatore dei rossoblù vorrà vincere per dimostrare definitivamente che il suo Bologna è al livello di quello meraviglioso e sorprendente di Thiago Motta. Il verdetto, più di qualsiasi dato, lo darà – come sempre – il campo.

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Emiliano Tomasini