Roma, Ranieri alla Gazzetta: "Ritorno di Totti? Gli chiederò cosa vuole fare"

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L'allenatore della Roma in un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport': "Dobbiamo e vogliamo arrivare più in alto possibile. La Roma deve fare cosa ha chiesto il presidente: tornare tra le prime per andare in Champions e poi cercare di competere per lo scudetto". Su Dybala: "È un campione. Se la sua intenzione è quella di restare, deve restare". E su un possibile ritorno di Totti: "Devo capire che cosa può e vuole fare, arriverà il giorno che glielo chiederò"

LA CONFERENZA DI RANIERI LIVE

Claudio Ranieri saluta soddisfatto il suo 2024: "Il bilancio è positivo – ha detto l'allenatore della Roma in un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport' –. Salvare il Cagliari è stato bello, poi è arrivata la Roma. Il morale dei giocatori non era a mille, ma ho cercato di ridargli entusiasmo e sorriso e pian piano ci stiamo compattando: al momento abbiamo fatto bene ma non ancora come vorrei. La strada è in salita". Sul percorso da dover fare con la Roma: "Mi è stato chiesto di riportare le cose al loro posto, facendo anche da consigliere". E sul doppio ruolo tra allenatore e dirigente da ricoprire: "Me lo avevano già chiesto al Chelsea, ma avevo detto di no perché non ho le conoscenze che ho qui per fare le cose bene. Roma poi è la mia vita, ora ho più esperienza, sono vaccinato a tutto".

"Se Dybala vuole restare, deve farlo"

Restando sempre in ottica Roma, in particolare sui giovani come Pisilli: "Lui è bravo, ma ci sono pure Baldanzi e Soulé, che sono convinto che presto sboccerà. I giovani vanno supportati, aiutati. E invece si sono trovati in mare aperto, da soli. E anche qui dobbiamo migliorare. Per questo ho puntato su gente esperta come Hummels, Paredes, Pellegrini, Cristante e Mancini, sono loro che devono tracciare la strada". Mentre su Hummels, Paredes e Dybala: "Sono tre campioni del mondo – ha detto Ranieri –. Nel calcio non esiste un sistema vincente, sono i giocatori ad essere vincenti. È stato logico ripartire da loro". In particolare su Dybala: "Paulo è un campione. Se la sua intenzione è quella di restare, deve restare. Il contratto? Non spetta a me, ma alla presidenza decidere se rinnovare o spalmare. A me tocca la valutazione tecnica e capire se può essere un giocatore valido per il nuovo allenatore. E questo Dybala lo è". 

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"Spero nella ripresa di Pellegrini"

Sul rendimento di Pellegrini, invece: "È la questione che mi sta più a cuore. Lorenzo è un ragazzo meraviglioso e un professionista esemplare. Ma è un romano atipico, non esterna le emozioni, in questo siamo simili. Resta però uno dei migliori centrocampisti italiani, lui e Lampard mi hanno segnato tanti gol. Se si riprenderà? Non lo so, lo spero...". E su Dovbyk: "Artem è un ragazzo molto sensibile. Deve crescere nella cattiveria e nella determinazione, ma lasciamolo in pace, con i gol arriverà la fiducia".

"Totti? Devo capire cosa vuole fare"

Sul rapporto con i Friedkin: "Molto chiaro, come sempre con i miei presidenti. Ci sentiamo spesso. Il nostro è un rapporto bellissimo". E su un possibile ritorno di Totti: "Devo capire che cosa può e vuole fare Francesco, arriverà il giorno che glielo chiederò". Infine, sugli obiettivi di questa stagione: "Dobbiamo e vogliamo arrivare più in alto possibile. Abbiamo sbagliato a Napoli e il secondo tempo a Como. Per il resto sono contento. Anche con l’Atalanta abbiamo fatto una buona partita, poi i cambi hanno fatto la differenza. Loro stanno lì da 9 anni, io qui da un mese. La Roma deve fare cosa ha chiesto il presidente: tornare tra le prime per andare in Champions e poi cercare di competere per lo scudetto".

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