Parma, Cherubini nuovo amministratore delegato: "Ho la stessa visione di Krause"

PARMA

Dallo scorso 27 gennaio nuovo amministratore delegato gialloblù, Federico Cherubini si è presentato: "Sposo un progetto che seguo da anni, perché conosco il presidente Kyle J. Krause prima ancora che acquisisse il Parma. Mi ha colpito la sua visione di lungo periodo, che non è facile da trovare nel calcio italiano. Sento questa forte voglia di raggiungere degli obiettivi veramente importanti"

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In carica dallo scorso 27 gennaio come nuovo amministratore delegato del Parma, Federico Cherubini si è presentato presso la sala stampa “Gianfranco Bellè” allo stadio Tardini: "Ho avuto la fortuna di conoscere il presidente Kyle J. Krause prima ancora che acquisisse il Parma e quindi ne ho sempre seguito le vicende. Da subito mi aveva mostrato una visione per il club e io questa visione l’ho vista e la vedo. Sono convinto che insieme riusciremo a raggiungere tutti gli obiettivi che il club si è dato. Di solito le urgenze arrivano dalla parte sportiva, ma questo non deve far interrompere la programmazione e la visione di medio lungo periodo. Penso che il presidente abbia portato una visione di lungo periodo, cosa non facile da trovare nel nostro sistema attuale italiano del calcio". Sul percorso del Parma: "Sicuramente riuscire ad avere un’interpretazione delle gare che dimostri che vogliamo mantenere questa categoria, perché è fondamentale mantenere la Serie A e, quindi, questo passa anche dallo spirito della squadra riuscire a trasferire in campo in ogni partita. Le ambizioni e gli obiettivi del club sono di larghissimo respiro: naturalmente speriamo di riportare Parma negli anni ai massimi livelli, ma è oggettivo che questo legame deve essere la base

Giovani, mercato e Pecchia

Cherubini ha proseguito: "Il dato che siamo la squadra più giovane del campionato è un dato oggettivo, ma la storia dice che la squadra più giovane il 90% delle volte raggiunge i suoi obiettivi. I calciatori devono scendere in campo e l’impegno lo dò per scontato: metterci quel qualcosa in più che va nella direzione della passione e del senso di appartenenza e sul senso di identità, ecco su questo dobbiamo ancora fare un passettino avanti". Sulle novità nella riorganizzazione dell'area tecnica: "In questi giorni Mauro Pederzoli si occuperà di altre attività rimanendo all’interno del club. E poi Alessandro Pettinà e Mathieu Lacome, da un po’ di tempo, hanno allargato la loro sfera di competenze mentre Mamo Notari resterà come responsabile scouting della prima squadra". Sul mercato di gennaio: "Ho cercato di poter dare qualche indicazioni negli ultimi giorni, qualche consiglio, ma il lavoro era già stato fatto. In questa sessione sono stati conclusi 6 nuovi acquisti, al di là delle cessioni, credo che anche la società abbia dato un segnale forte nella direzione di voler raggiungere l’obiettivo e mantenere la categoria". E sull'allenatore Fabio Pecchia: "Avevo già avuto la fortuna di vivere un’altra esperienza insieme alla Juventus guidando la seconda squadra. Non è tutto nuovo per me, non è stato difficile. Come si esce da una crisi? La formula non esiste, questo sta alle persone vicine alla squadra trovare le soluzioni".

Il progetto Tardini e la Next Gen

Cherubini ha parlato anche del Parma femminile: "L’impressione è stata positiva, quindi speriamo di concludere il campionato come tutti ci auguriamo e tornare in Serie A. Sul progetto 'Stadio Tardini': "Ho avuto un incontro con il sindaco nei giorni scorsi, il tema stadio è sensibile e ho percepito quanto lavoro ci sia stato alle spalle. Nei prossimi giorni arriverà anche il presidente Krause, sarà una delle principali tematiche da affrontare". E la Next Gen? "Con l’attuale sistema è un obiettivo oggi distante. Tutte le leghe dovrebbero sedersi insieme e il progetto delle seconde squadre potrebbe portare un beneficio al calcio italiano e alle squadre nazionali”. Sui collaboratori al Parma: "Ne ho avuti di molto giovani nell'ultimo periodo. Uno è Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli. Un altro è Marco Ottolini, direttore sportivo del Genoa, e c'è anche Matteo Tognozzi, direttore sportivo del Granada che proprio oggi ha risolto il contratto. Al Parma sceglierò sempre persone che hanno voglia di crescere nel rispetto di dove si trovano”. Infine sui giovani: "Sono fiducioso di poter immaginare che anche in futuro ci siano delle rose che possano sempre avere una buona componente di giovani. Sul tema italiani o stranieri credo che questo sia esclusivamente un trend del Parma. Se si va a vedere oggi nell’acquisizione dei giovani c’è una prevalenza di acquisti all’estero che è determinata in parte dalle capacità di scouting ma ci sono anche degli aspetti più legati ad una maggiore difficoltà a comprare in Italia per aspetti legati anche al meccanismo dei trasferimenti. Penso sia più difficile, c’è più concorrenza sul mercato interno. Si sta comprando più all’estero un po’ in generale in tutta la serie A".

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