Joao Felix: "Mi ispiro a Kakà, l'obiettivo è vincere titoli con il Milan"
Joao Felix è si presentato al mondo rossonero con una conferenza stampa a Casa Milan: "L'obiettivo è far vincere titoli al club, mi sono trovato subito bene e mi piacerebbe rimanere per fare la storia. Anche l'Inter mi aveva cercato, ma avevo già scelto il Milan. Il mio idolo è Kakà, mi ispiro a lui". E Ibra scherza: "Il cucchiaio? Natale è una volta all'anno, gli ho detto che per fare gol deve essere più cattivo"
Finisce qui la conferenza stampa di presentazione di Joao Felix
Per Ibrahimovic: Chi ti ricorda?
"Difficile fare paragoni, se devo sceglierne uno dico Kaká che era fluido e dinamico, forse a Joao piace fare più giochini e Kaká era più concreto. Poi deve segnare, il cucchiaio non riesce sempre: è Natale solo una volta all’anno. Contro l’Empoli doveva segnare, gliel’ho detto. È vero che è qua in prestito, ma se fa bene tutto è possibile“.
Per Ibrahimovic: hai parlato di equilibrio: ma perché non si capiva mai che Milan era prima?
"Dipende da come prepari le partite, contro i grandi club sei più attento ma devi avere la stessa attenzione in tutte le gare. Poi sono i giocatori che entrano in campo... L'importante è avere i momenti bassi il più alto possibile. E' così che si vincono i campionati. Ora le cose sono cambiate un po' e cerchiamo di migliorare ancora. Il gioco di Conceiçao richiede molta energia, per questo gli abbiamo dato due squadre, per avere sempre gambe fresche con i tanti impegni che ci sono."
Rui Costa al Milan fece 55 assist. Ti vedi come assistman? O preferisci fare i gol?
"Preferirei entrare nella storia segnando e chi dice l'opposto mente"
Cosa ti è piaciuto del calcio italiano?
"Presto per dirlo, la marcatura a uomo secondo me è positiva perché con i passaggi al momento giusto si riesce a trovare spazi. So che le squadre sono aggressive ma questo lo sapevo già. Ci sono molte sfide, duelli, e chi la spunta va più vicino alla vittoria"
Che rapporto hai con i calci piazzati, punizioni e rigori?
"Li conosco (sorride, ndr), non ci ho ancora lavorato molto da quando sono qui ma quando sarà necessario io sono qui"
Che obiettivo ti poni?
"Il mio obiettivo ovunque vada è aiutare il club e la squadra a vincere titoli, che è l'importante"
Hai scelto il numero 79, lo stesso con cui hai stupito al Benfica: sarà una rinascita calcistica?
"Sono molto affezionato a questo numero, è per me speciale, è il primo che ho avuto da professionista. Poi 79, 14, 11, 7... non incide su di me"
Per Ibrahimovic: Come vivi adesso la situazione da dirigente?
"Ogni giorno è una nuova esperienza, per me la più grande rabbia è non poter aiutare sul campo. Siamo fiduciosi, e non è one-man-show, siamo un team. Ogni giorno imparo qualcosa"
San Siro è molto esigente ma riconosce il genio dei giocatori: è stato amore a prima vista?
"Ho amato subito l'ambiente e l'atmosfera dello stadio, la conoscevo già al Benfica e all'Atletico ma qui è stata diversa. Non mi aspettavo un'accoglienza così affettuosa, spero continui così. Se le cose non andranno bene so che non saraà facile ma vedranno il mio impegno"
Anche l'Inter era interessata a te?
"Sì il mio agente me ne ha parlato ma avevo già iniziato a trattare col Milan che è sempre stato la mia idea".
Che rapporto hai con Rui Costa?
"Quando giocavo al Benfica lui lavorava lì, lo conosco bene, ma negli ultimi anni non abbiamo avuto più contatti. Sinceramente non me lo ricordo da giocatore, l'ho visto solo su Youtube, so che qui è un idolo"
Per Ibrahimovic: Come vi ponete dopo le polemiche arbitrali di Empoli?
"Ai giocatori chiedo sempre di rispettare l'arbitro, stavolta ho chiesto all'arbitro di rispettare il Milan. Ero sorpreso che nessuno abbia reagito dopo il fallo su Walker, era una cosa davvero pericolosa. E su Tomori: se lasci proseguire il gioco e lui viene espulso ma prima c'era un fuorigioco non è accettabile. Abbiamo mandato una lettera. Walker poi viene dalla Premier e non fa mai cinema, ma non deve essere necessario fare cinema per avere rispetto"
Come ti ha accolto Leao?
"E' stato il primo a telefonarmi per sapere se era vero e mi chiamava di continuo per sapere se avessi firmato. Abbiamo un buo rapporto e anche in campo c'è una buona intesa"
Per Ibrahimovic: Quanto ha insistito Conceiçao per averlo?
"Ne avevamo parlato e in 5 minuti abbiamo chiuso, una volta deciso. Sì, Conceiçao ha spinto, dice che Joao è molto amico di suo figlio e lo conosce bene"
E' per te una grande opportunità di riscatto il Milan? Nel tuo ruolo non ce ne sono molti in A
"Farò tutto quello che mi chiederà il mister al meglio"
Sei qui in prestito, vorresti poi restare?
"Vediamo come va, per adesso sono in prestito e mi sta piacendo tutto. La cosa importante è stare dove si sta bene e io sto bene qua. Nel calcio tutto può cambiare ma se ci fosse la possibilità di restare mi piacerebbe. Le aspettative su di me erano alte in tutti i club in cui ho giocato, se non succede bisogna perseverare"
Conceiçao ha spinto per averti. Vi eravate già sentiti prima del tuo arrivo?
"Sì, lo conoscevo già. Non mi ha mai detto quanto avrei giocato, ma che avrei giocato nel mio ruolo, e questo mi ha convinto"
Tu, Joao, come vedi la faccenda dell'equilibrio? Voi 4 insieme è sostenibile come sistema di gioco?
"Certo che sì, la difesa è molto importante ma avere 4 attaccanti non vuol dire non avere difesa. Se c'è da difendere facciamo anche noi il nostro lavoro. Siamo attaccanti ma aiutiamo anche in difesa, come avete visto con l'Empoli"
Domanda per Ibra: Ti ricorda un po' Cassano per l'ultimo passaggio? E sei a favore di schierare tutti gli attaccanti insieme in campo?
"Noi volevamo dare all'allenatore due squadre, più opzioni per tante partite, e ora le ha. Poi basta che difendano e possono giocare tutti gli attaccanti. Serve avere equilibrio. Speriamo che anche Joao Felix diventi una leggenda del Milan"
C'è qualcuno a cui ti ispiri? Magari Kakà?
"Il mio giocatore preferito è sempre stato Kakà, non gli ho mai parlato da quando sono arrivato ma l'avevo incontrato negli Stati Uniti. E' un idolo, non posso paragonarmi a lui ma vorrei fare la storia che ha fatto lui al Milan"
Sei qui da una settimana e sono già successe tante cose. Cosa ti ha emozionato in particolare?
"E' stata una settimana fantastica con due vittorie e l'opportunità di giocare e segnare a San Siro. Conoscevo già la grandezza di questo club immenso e quando ci entri capisci perché è tra i più grandi d'Europa"
Proprio Ibra prende la parola: "Siamo qui a presentare Joao Felix. Veramente si è già presentato a San Siro con una magia. E' un grande talento, un giovane che può crescere ancora, un giocatore che crea situazioni e le sa sbloccare in partite chiuse. E' un giocatore di magia e non è una cosa che impari. L'allenatore lo conosce bene, le sue qualità le conosciamo"
Inizia la presentazione di Joao Felix. Il portoghese è arrivato nella sala stampa di Casa Milan con Ibrahimovic
Mancano pochi minuti all'inizio della presentazione di Joao Felix a Casa Milan. Ad accompagnarlo, come nel caso di Gimenez, ci sarà Zlatan Ibrahimovic
L'esordio col cucchiaio
A Joao Felix, così come a Gimenez, è bastata mezz’ora per conquistare San Siro. Nel match valido per i quarti di Coppa Italia contro la Roma, sono partiti dalla panchina, entrati insieme al minuto 59 e hanno impiegato poco più di 10’ per confezionare un gol… invertendosi i ruoli: assist del messicano e il portoghese segna al suo primo tiro in porta.
Il peso dell'acquisto di Gimenez e il paragone con Vieri
Fabio Caressa ha lanciato un paragone fra Santiago Gimenez e Bobo Vieri. Con Bucciantini che va anche oltre: "Il Milan ha cambiato filosofia, questo è un acquisto che da più forza non solo alla squadra Milan, ma anche alla società". IL VIDEO
Non si tratta dell'unico appuntamento in agenda. Più tardi, lo stesso Felix, Gimenez, Bondo e Sottil raggiungeranno lo store di via Dante a Milano per un saluto ai tifosi
Alle 15.30, Joao Felix si presenterà al mondo rossonero attraverso una conferenza stampa organizzata a Casa Milan. Segui qui le sue parole in diretta
