Zeman, le condizioni di salute dopo il ricovero per ischemia cerebrale

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Prima notte tranquilla in ospedale per Zdenek Zeman, ricoverato da giovedì 27 febbraio nella 'stroke unit' del Policlinico Gemelli di Roma a causa di un deficit di forza e un disturbo del linguaggio compatibile con un'ischemia cerebrale. Le condizioni dell'allenatore boemo sono stabili: è vigile e collabora con i medici, sono in programma ulteriori accertamenti

Le condizioni di Zdenek Zeman, ricoverato da ieri (giovedì 27 febbraio) nella 'stroke unit' del Policlinico Gemelli di Roma, sono stabili. Lo riporta l’Ansa, citando fonti ospedaliere, specificando che sono in programma ulteriori accertamenti mentre le terapie proseguono. Il ricovero era stato deciso dopo che l'ex allenatore tra le altre di Foggia, Lazio, Roma e Pescara aveva presentato un deficit di forza e un disturbo di produzione del linguaggio compatibile con un’ischemia cerebrale in pazienti con pregressa comorbidità cardiologica e pregresso ictus. La prima notte del boemo in ospedale è trascorsa tranquillamente: è vigile e collabora con i medici. Il primo bollettino medico, diffuso giovedì 27 febbraio dopo il ricovero, specificava che Zeman "ha presentato un deficit di forza e un disturbo di produzione del linguaggio compatibile con ischemia cerebrale in pazienti con pregressa comorbidità cardiologica e pregresso ictus". L'allenatore, tra l’altro, era già debilitato nei giorni scorsi a causa di una forte sindrome influenzale.

I pregressi problemi di salute di Zeman

I problemi di salute dell'allenatore originario di Praga (da sempre fumatore) sono iniziati con il primo ricovero del 12 dicembre 2023, quando fu colpito da un'ischemia transitoria poi superata, al punto che dopo pochi giorni Zeman tornò in campo per dirigere l'allenamento del Pescara. Nuovi problemi però si ripresentarono a inizio anno, costringendo Zeman alle dimissioni dal club abruzzese. Poi, un anno fa, c'è stato un altro ricovero a Pescara con relativa operazione durata due ore e nel corso della quale l'equipe chirurgica aveva provveduto a sistemare 4 bypass coronarici. Poi al boemo erano stati prescritti dai quattro ai cinque mesi di convalescenza che lo avevano forzatamente allontanato dal mondo del calcio. L'ultima disavventura lo scorso ottobre, quando c'era stato un altro "attacco ischemico". E ora tutti di nuovo a fare il tifo per lui, profeta del calcio offensivo con 1.132 'panchine' fra i professionisti. Ma ora la partita da vincere è un'altra, la più importante.

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