Prima la sentenza favorevole davanti alla Fifa (che l’aveva rigettata nell’estate 2023). Ora quella del Tas di Losanna. Il Tribunale arbitrale dello Sport ha confermato le ragioni dei nerazzurri nella battaglia legale (con lo Sporting) legata al centrocampista portoghese
L’Inter non dovrà risarcire (con 30 milioni di euro) lo Sporting nella battaglia legale sul caso Joao Mario. Dopo una prima pronuncia della Fifa nel 2023, il club nerazzurro ha ottenuto lo stesso risultato al Tas di Losanna (il secondo grado). Ricordate cos’era successo? Nove anni fa (era il 2016) l’Inter spese 45 milioni per prendere il giocatore proprio dallo Sporting. Dopo anni di rendimento non all’attesa delle aspettative, il giocatore era stato prestato prima allo Sporting Lisbona. Poi, nel luglio 2021 era arrivato un accordo per la rescissione consensuale del suo contratto con l’Inter e la firma con il Benfica.
La clausola alla base della battaglia legale
E quindi? I biancoverdi di Lisbona volevano rivalersi sull’Inter in nome di una clausola nel contratto di Joao Mario (dell’acquisto del 2016) che avrebbe obbligato il club nerazzurro a versare una determinata somma allo Sporting nel caso di una successiva cessione a un club portoghese. Per questo motivo i portoghesi si erano rivolti alla Fifa, chiedendo il riconoscimento dei 30 milioni. Dopo la bocciatura davanti alla Federazione internazionale, lo Sporting aveva proposto appello al Tas di Losanna. Di fronte al quale, il team legale dell’Inter (guidato dall’avvocato Angelo Cappellini) ha avuto ragione.
