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Napoli ricevuto da Papa Leone XIV: "Felice di accogliere i campioni d'Italia"

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VIDEO dal Sito Ufficiale: Vatican News (Copyright © 2017-2025 Dicasterium pro Communicatione)

Dopo il bagno di folla di ieri a Napoli per i campioni d'Italia, guidati dal presidente De Laurentiis e dall'allenatore Conte, è arrivato l'emozionante appuntamento in Vaticano con Papa Leone XIV. Il Pontefice ha accolto così la squadra: "Sono davvero felice di accogliervi e di sottiolineare anche il valore morale di questo successo. Vorrei soffermarmi sul valore educativo dello sport. E' importante vigilare soprattutto quando parliamo di giovani e adolescenti"

CALENDARIO SERIE A: IL SORTEGGIO IN LIVE STREAMING

Sono giornate piene di emozioni in casa Napoli. Venerdì scorso la festa scudetto in campo dopo la vittoria con il Cagliari, ieri la parata tricolore sul Lungomare della città con migliaia di tifosi in delirio. Oggi la visita in Vaticano dal Santo Padre Leone XIV. Stavolta è il silenzio a far da cornice nella meravigliosa Sala Clementina del Palazzo Apostolico in questo appuntamento fortemente voluto dal Presidente Aurelio De Laurentiis e tenuto segreto a tutti fino alla vigilia. Un incontro cordiale fin dall'inizio con le prime parole di Leone XIV: "Benvenuti! Anche se pensavo non mi avreste applaudito perchè la stampa dice che sono romanista...". Il Papa poi ha rivelato poi un curioso aneddoto: "C'é una signora che mi prepara da mangiare, si chiama Rosa, è napoletana. Quando ha saputo che avrei ricevuto la squadra del Napoli, mi ha detto: 'Santita', li saluti tanto e dica loro che sono orgogliosa di loro!'. Anche lei vi fa tanti auguri". In questo clima di grande cordialità Leone XIV ha poi ricordato che "Il campionato lo vince la squadra, non solo i giocatori, ma anche gli allenatori, i dirigenti, l'intera società sportiva. Per questo sono contento di accogliervi oggi, per mettere in luce il valore di ciò che avete raggiunto insieme". Nel suo discorso, Leone XIV ha voluto rimarcare l'importanza sociale e formativa dello sport, specie nel contesto contemporaneo in cui rischia spesso di perdere la sua dimensione educativa: "Il calcio è uno sport amatissimo in Italia, ha un enorme valore sociale e quando una squadra vince, la festa coinvolge una città intera. Un significato questo che va oltre il dato tecnico: il talento dei singoli trova compimento nel gioco di squadra, nella condivisione". Ma il Santo Padre non ha taciuto le criticità del mondo sportivo attuale: "Quando lo sport agonistico diventa puro business, perde la sua anima". Il rischio è che smetta di essere scuola di vita, e diventi un cattivo maestro. Uno dei passaggi più profondi è stato dedicato al ruolo dello sport nella crescita morale e "crescita umana" dei giovani: lo sport, se vissuto con spirito sano, è una palestra di virtù: impegno, lealtà, rispetto dell'altro, capacita' di rialzarsi dopo una sconfitta. Questi sono valori fondamentali per la formazione delle nuove generazioni"

Il discorso integrale del Papa

Forse non volevano applaudire perché nella stampa si dice che io sono romanista… Ma benvenuti! Questo lo dice la stampa. Non tutto quello che leggete sulla stampa è vero!

 

Cari amici,

benvenuti! E congratulazioni per la vittoria del campionato! È una grande festa per la città di Napoli!

 

E proprio su questo vorrei fare con voi una riflessione. Vincere il campionato è un traguardo che si raggiunge al termine di un lungo percorso, dove ciò che conta di più non è l’exploit di una volta, o la prestazione straordinaria di un campione. Il campionato lo vince la squadra, e quando dico “squadra” intendo sia i giocatori, sia l’allenatore con tutto il team, sia la società sportiva.

 

Perciò, sono davvero contento di accogliervi adesso, per mettere in risalto questo aspetto del vostro successo, che ritengo il più importante. E direi che lo è anche dal punto di vista sociale. Sappiamo quanto il calcio sia popolare in Italia e praticamente in tutto il mondo. E allora, anche sotto questo profilo, mi sembra che il valore sociale di un avvenimento come questo, che supera il fatto meramente tecnico-sportivo, è l’esempio di una squadra – in senso lato – che lavora insieme, in cui i talenti dei singoli sono messi al servizio dell’insieme.

 

E c’è un’ultima cosa che mi sta a cuore dire approfittando di questa occasione. Si tratta dell’aspetto educativo. Purtroppo, quando lo sport diventa business, rischia di perdere i valori che lo rendono educativo, e può diventare addirittura dis-educativo. Su questo bisogna vigilare, specialmente quando si ha a che fare con gli adolescenti. Faccio appello ai genitori e ai dirigenti sportivi: bisogna stare bene attenti alla qualità morale dell’esperienza sportiva a livello agonistico, perché c’è di mezzo la crescita umana dei giovani. Penso che ci siamo capiti, e non c’è bisogno di tante parole.

 

Vi ringrazio per la vostra visita. E ancora complimenti! Complimenti anche da una signora che in questi giorni sta facendo da mangiare per me e che è di Napoli e vi dice: tanti auguri! Vorrebbe essere qui anche lei, la signora Rosa, molto tifosa!

 

Che il Signore benedica tutti voi e le vostre famiglie. Tanti auguri!

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