La nuova Juve di Tudor ha già le sue prime certezze. Cosa ha funzionato contro il Parma

Prima partita dell’anno e l’impressione è che si sia già visto tanto della Juventus che sarà. Ancora manca ancora qualcosa - e vedremo se il finale di mercato lo porterà questo qualcosa - ma i punti fermi della squadra si sono già visti nella prima uscita contro il Parma. La difesa ha ritrovato Bremer dopo 330 giorni e la differenza si è vista. Chissà come sarebbe finita senza il salvataggio su Pellegrino a inizio ripresa. Con il brasiliano in campo lo scorso anno la Juve non aveva mai preso gol in campionato: sei partite, sei clean sheet. Poi la rottura del crociato nella trasferta di Lipsia e alcune delle certezze difensive della squadra, allora di Thiago Motta, erano venute meno. Numeri alla mano i bianconeri hanno chiuso la stagione con la seconda difesa della Serie A ma l’assenza di un leader si era sentita. Bremer da centrale, Kelly sulla sinistra, Kalulu o Gatti sulla destra , Rugani primo cambio aspettando i rientri di Savona e Cabal: la sensazione che il reparto arretrato sia quello che dà meno preoccupazioni a Igor Tudor. Abbastanza facile riconoscere il faro a centrocampo. Non tanto il capitano Manuel Locatelli, sufficiente ma non molto brillante contro il Parma, ma Khephren Thuram, il giocatore chiave dello scacchiere di Tudor. Nessuna sopresa, già nella scorsa tribolata stagione bianconera il francese era stato tra i più positivi. Il calcio aggressivo e fisico di Tudor non può prescindere dall’ex Nizza. Non sempre ordinato ma sempre acceso, ha giocato sicuramente partite migliori rispetto a quella con il Parma ma Thuram è la certezza in mezzo della Juve, in attesa di capire se Koopmeiners, nella posizione più arretrata davanti alla difesa, può diventare un’opzione affidabile. In quella posizione l’olandese ha giocato tutta la sua carriera pre-approdo in Italia con l’AZ. Non è un azzardo tattico, ma per scalzare nella gerarchia Locatelli l’ex atalantino deve crescere. Quello che sembra ancora mancare è la velocità nella circolazione di palla e la fluidità nella manovra. Prima che Yildiz accendesse la luce la Juve ha attaccato il blocco basso del Parma sempre in modo troppo monocorde. La tecnica non è il pezzo forte dei centrocampisti bianconeri e alla lunga questo può essere un problema, anzi forse IL problema. Altra questione da risolvere negli ultimi giorni di mercato è quella relativa al reparto degli esterni. Soprattutto per una squadra che gioca con il 3421 e quindi con gli esterni a tutta fascia, la Juve ha poche alternative: a destra c’è solo Joao Mario a sinistra Cambiaso e Kostic. La follia di Cambiaso apre già una falla: a Marassi contro il Genoa e contro l’Inter dopo la sosta, a sinistra Tudor dovrà inventarsi qualcosa. Sembra già abbastanza chiaro: la Juve quest’anno andrà dove la porterà Kenan Yildiz. L’esordio con il Parma lo ha confermato: si è acceso il turco e si è accesa la Juve, con due assist che confermano la centralità del ventenne turco. Anche perché l’altra luce davanti è Conceicao ma la luce del portoghese è intermittente. Contro il Parma tante giocate, non tutte razionali, la tendenza del giocatore riscattato del Porto spesso è quella di portare troppo palla. Solo segnali positivi quelli che sono arrivati dai centravanti. Il titolare, Jonathan David, ha subito conquistato il popolo dello Stadium. Il gol, da attaccante puro, è la conferma di quello che dicono i numeri, il canadese ha sempre segnato e tutto fa pensare che possa continuare a farlo anche in bianconero. Dopo un primo tempo grigio è cresciuto anche nel gioco spalle alla porta e nel dialogo con i compagni. L’ultima nota positiva è legata a Dusan Vlahovic. Dopo un’estate da separato in casa non era scontato vedere il serbo entrare con questa cattiveria. Ha chiuso il discorso con un bel contropiede combinando con Ylidiz, la faccia che ha mostrato alla curva dopo il gol ci dice che la sua avventura alla Juve potrebbe non essere necessariamente finita. L’ultima settimana di mercato ci racconterà meglio che Juve sarà, se resterà Vlahovic e se tornerà Kolo Muani. Nel frattempo, Tudor ha già trovato i suoi punti fermi.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

La nuova Juve di Tudor ha già le sue prime certezze. Cosa ha funzionato contro il Parma

Federico Zancan