L'Atalanta di Juric sembra aver preso la strada giusta

Se il rammarico di non aver chiuso una partita che aveva in pugno prevale sulla soddisfazione di come l’ha giocata, significa che l’Atalanta è sulla strada giusta. Il primo, vero esame di maturità in stagione della squadra di Juricè stato superato brillantemente. Bravo l’allenatore per come l’ha preparato, bravi i giocatori per come l’hanno affrontato, confermando i progressi emersi nella giornata precedente. Alzando l’asticella di qualche tacca, l’Atalanta si è scoperta matura, preparandosi nel modo migliore alla sfida contro il Bruges. Il pareggio dello Stadium ha consegnato a Juric una squadra disciplinata e sempre più convinta nei propri mezzi, oltre a diversi spunti su cui insistere: come Sulemana e Krstovic, Samardzic e il giovanissimo ma gigantesco Ahanor, che a 17 anni gioca, difende e imposta con il piglio e la personalità di un veterano. Nella Torino bianconera, si è ammirata una 'Dea' coraggiosa, ordinata, rapida a ripartire, ben messa in campo che, contro tutti i pronostici, ha allungato la serie positiva in casa della Juve - ottavo risultato utile - avvicinandosi sempre di più al timbro di gioco della gestione precedente. Che la squadra potesse accusare un contraccolpo tattico nel passaggio da Gasperini a Juric era da mettere in preventivo dopo tanti anni. E chiunque fosse arrivato avrebbe pagato dazio. Ecco: partita dopo partita Juric si sta scrollando di dosso quell’alone di scetticismo che aveva 'accompagnato' il suo arrivo sulla panchina bergamasca, dopo la stagione più grama della carriera. L'ex allenatore del Torino si è fatto scivolare addosso le critiche e i preconcetti. Lavorando sodo sul campo e nella testa dei giocatori, il mister sta pian piano facendo ricredere i nostalgici, convinti che il ciclo atalantino fosse giunto al capolinea con l’addio di Gasp. Fedele all’impianto tattico di sempre e con qualche accorgimento tattico, sta plasmando la squadra secondo i canoni che lo hanno sempre contraddistinto, senza la presunzione di assomigliare al suo maestro. Dopo due mesi e mezzo, raccoglie i primi frutti. E la soddisfazione di un risultato che conferisce un volto e una credibilità nuovi alla 'sua' Dea, sempre più simile alla vecchia anche nella produzione offensiva: 10 gol in 5 giornate. E pensare che Juric ha perso Scamacca dopo due partite e non ha ancora beneficiato di Lookman. L’Europa, per ora, merita un discorso a parte. Fatto tesoro della 'scoppola' di Parigi contro l’ingiocabile Psg, la Champions dei bergamaschi comincia tra poche ore contro il Bruges, in una sfida che profuma di rivincita dopo la sconfitta di febbraio costata l’eliminazione ai playoff. Uno stimolo in più per ripartire di slancio anche in coppa, dove l’Atalanta raramente ha tradito le attese. Molto, nella crescita della squadra, passerà dal recupero di alcuni pesi massimi come Ederson, Lookman e Scamacca, che tra gli infortunati è quello che preoccupa di più. Una volta svuotata l’infermeria, anche Juric comincerà a divertirsi come sognava quando è arrivato a inizio giugno. Giocando un calcio con meno fronzoli e più sostanza.

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L'Atalanta di Juric sembra aver preso la strada giusta

Massimiliano Nebuloni