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Fiorentina, Vanoli: "Non ho paura, sarà una strada lunga e difficile". VIDEO

la PRESENTAZIONE

Dopo l'esordio in panchina domenica scorsa, Paolo Vanoli si è presentato ufficialmente come allenatore della Fiorentina: "Sfida difficile, ma l'affronto senza paura". In conferenza con lui il ds Goretti che ha parlato anche di Pioli: "Abbiamo sbagliato tutti, non solo lui"

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"So che cos'è Firenze, ho giocato qui", così a Sky l'allenatore della Fiorentina, Paolo Vanoli, nel giorno della sua presentazione ufficiale. "Le sfide mi motivano, mi danno un'energia particolare. So che c'è qualcosa di importante in questa squadra, c'è tanto da fare ma bisogna lavorare con la mentalità dei vincenti: secondo me questi ragazzi possono uscire alla grande da questo periodo difficile. Con loro sono stato diretto e gli ho spiegato in faccia la situazione in cui ci troviamo e che ci sarebbe stato da lottare".

La carica di Vanoli: "Motivazione e tanta energia. Servirà mantenere lucidità"

"Qui è stata dimostrata negli anni una grande crescita, il presidente ha voglia e forse era destino che accettassi questa sfida. Queste sfide mi motivano, mi danno energia e soprattutto non ho paura, so che sarà lunga e difficile, infatti ho detto ai ragazzi di mantenere lucidità, per uscire da questo momento ci vuole tanto lavoro", ha invece spiegato in conferenza.

Vanoli: "Pioli ha fatto il bene della Fiorentina, ora pensiamo partita dopo partita"

"Ho sentito molte cose sulla preparazione estiva: non mi voglio paragonare a una persona che qua ha fatto cose per il bene della Fiorentina, parlare di questo o del mercato non sarebbe corretto. Pensiamo alla prossima partita, che sarà per noi importante e difficile - prosegue l'ex tecnico di Venezia e Torino - noi dobbiamo fare la grande squadra. Ossia lavorare partita dopo partita, il campionato adesso ha un obiettivo diverso dalla coppa. Diamoci piccoli traguardi, altrimenti rischiamo per l'ennesima volta di uscire".

Il messaggio alla squadra: "Servono lavoro, umiltà e consapevolezza"

"Ai ragazzi ho detto: 'Siamo qua sotto. Magari siamo anche bravi, ma siamo qua sotto'. Per cui adesso dobbiamo metterci l'elmetto. Una prima risposta l'ho avuta a Genova, c'è sicuramente tanto da lavorare ma ho vissuto squadre che hanno vinto, con giocatori che non avevano la presunzione del vincente. Ora lavoriamo con questa mentalità, da umili: i vincenti fanno così. Questo è un posto che emoziona, ora guardiamo avanti. Dobbiamo dare qualcosa al nostro presidente e ai nostri tifosi, servono grande lavoro, umiltà e consapevolezza", ha proseguito durante la presentazione.

Vanoli sulla fase difensiva: "Bisogna lavorare su tutto"

Episodi fuori dal campo? È come avere dei figli. Il sociale di oggi è così, la società ne deve essere consapevole e bisogna insegnare come comportarsi. A volte il giocatore sbaglia, sbaglio anche io che non sono capace a usarli i social. Bisogna prenderlo, far sedere il responsabile, capire il perché e fargli capire come ci si comporta. Anche questa è una crescita", ha aggiunto l’allenatore. Parlando del reparto difensivo, ha detto: "Guardando i dati, bisogna lavorare su tutto. Partiamo dalle cose più semplici, cosa che si è vista già a Genova. Siamo una squadra che prende tanti gol da calcio piazzato, ci manca attenzione. Partiremo anche da cose elementari, dalla lettera A. Diamo concretezza, poi quando avremo fiducia valuteremo anche altre cose".

 

Goretti: "Non ha sbagliato solo Pioli, voglio ringraziare Pradè"

In conferenza stampa, era presente anche Roberto Goretti, ds della Fiorentina, che è tornato sull'esonero di Pioli e ha detto: "La società è stata molto lineare. I fatti essenziali sono stati conditi da una serie di notizie, vere o più o meno vere. Se si va a riprendere la cronologia degli eventi, dalle dimissioni di Daniele (Pradè, ndr) fino alla partita con il Lecce, è stata una settimana ricca di eventi e di comunicati ufficiali. Per quanto riguarda Pioli, l'esonero è stata una decisione sofferta ed è stata l'ammissione di colpa da parte sua e di tutti noi. Lui non ha mai chiesto una buonuscita, si sentiva in grado di continuare e di poter risolvere la situazione. La decisione è stata difficile perchè c'era anche un rapporto umano importante e venivamo dalle dimissioni di Pradè, che tengo a ringraziare per avermi coinvolto in un'area tecnica di un club così importante". 

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