
Baggio, 35 anni fa l'esordio in Serie A: chi ha lanciato i big di ieri e oggi?
Trentacinque anni fa esordiva in Serie A Roberto Baggio, lanciato in maglia viola da Eugenio Bersellini il 21 settembre del 1986. Ma chi sono stati gli altri allenatori che per primi hanno fatto esordire i grandi del calcio? E chi quelli che per primi hanno creduto sui giovani più promettenti del presente?

BAGGIO E BERSELLINI - Era il 21 settembre del 1986, data a posteriori storica del calcio italiano. La prima in A del Divin Codino. Lui aveva già esordito in Coppa Italia (oltre che in C) col Lanerossi Vicenza allenato da Bruno Giorgi. Poi ecco la maglia viola: Bersellini l'uomo che lo fece esordire. La partita un Fiorentina-Samp vinta 2-0.

TOTTI E BOSKOV - Vujadin Boskov ha avuto il merito di lanciare nel grande calcio l'ex numero 10 della Roma. Il suo esordio arrivò il 28 marzo 1993, al Rigamonti di Brescia, ad appena 16 anni. La prima tappa di una straordinaria carriera terminata sempre con gli stessi colori addosso

NESTA E ZOFF - Sull'altra sponda della capitale, poco meno di un anno dopo, si affacciò nel grande calcio un altro futuro campione del mondo. 18 anni ancora da compiere, Nesta fu schierato a gara in corso, durante un Udinese-Lazio, da Dino Zoff e da allora maturò costantamente fino a diventare un punto fermo dei biancocelesti e della Nazionale, prima del suo passaggio al Milan nel 2002

MALDINI E LIEDHOLM - Roma-Milano è il trait d'union anche del "Barone". L'allenatore svedese, dopo l'esperienza sulla panchina giallorossa, si trasferì al Milan e notò subito le qualità di un giovane figlio d'arte: Paolo Maldini. Il 20 gennaio 1985, ancora sedicenne, venne convocato per la trasferta di Udine ed entrò subito in campo a causa dell'infortunio di Battistini. Fu l'inizio di una delle pagine di storia calcistiche più importanti al mondo

ZANETTI E OTTAVIO BIANCHI - Fu lui a fare esordire un giovane argentino, da poco arrivato sul mercato silenziosamente insieme a Sebastian Rambert (era lui quello dato per futuro campione). Alla fine sarà Javier a scrivere la storia dl club nerazzurro a partire da quell'Inter-Padova 1-0 del 27 agosto 1995. Segbò Roberto Carlos.

DEL PIERO E TRAPATTONI - Non fu il Trap in verità a far esordire Del Piero nel calcio professionistico (fu Bruno Mazzia, in B al Padova, nel marzo 1992), ma per lui fu un "padre calcistico". Dopo qualche presenza con il Padova, infatti, l'ex 10 bianconero fu acquistato dalla Juve e subito lanciato tra i grandi dall'allenatore classe '39. I primi lampi per affemarsi come uno dei talenti più puri del nostro calcio

BUFFON E SCALA - Il 19 novembre 1995 fu, invece, l'attuale portiere proprio del Parma a esordire in Serie A. Scala, impressionato dalle sue qualità, 'approfittò' dell'infortunio di Bucci per farlo debuttare contro il Milan. Buffon risultò uno dei migliori in campo e da lì cominciò una carriera in crescendo che l'ha consacrato tra i migliori interpreti della storia nel suo ruolo

DE ROSSI E CAPELLO - Da un campione del mondo a un altro. Il 30 ottobre 2001, a 18 anni, fece il suo esordio nella Roma: non in Serie A però, ma addirittura in Champions. A 'rischiarlo' fu Fabio Capello, attratto dal mix di dinamismo e tecnica del giovane centrocampista. In poche settimane entrò subito nel cuore dei tifosi

INSIGNE-MAZZARRI - Fu lui il primo a farlo esordire in A: a 18 anni e 7 mesi contro il Livorno nel 2010. Da allora le presenze sono diventate più di 400. E i gol più di 100.

CRISTIANO ROLANDO E BOLONI - Se CR7 ha avuto una luminosa carriera, il merito è anche di Laszlo Boloni che, a 17 anni, lo inserì stabilmente in prima squadra. Innamorato del suo talento, l'allenatore rumeno gli garantì fin da subito quella continuità che impressionarono poi Sir Alex Ferguson, decisivo nel portarlo a Manchester (dove oggi è tornato).

MESSI E RIJKAARD - E a proposito di fenomeni, vanno ricordato le origini dell'attaccante argentino. Dopo essere cresciuto nella Cantera blaugrana, la Pulga fu mandato in campo per la prima volta dall'allenatore olandese: il 16 ottobre 2004, contro l'Espanyol, Rijkaard fece esordire Messi e lo consacrò alla storia del calcio e di un club che oggi non è più suo.

DONNARUMMA E MIHAJLOVIC - Non solo leggende affermate, chi ha lanciato i giovani più noti del calcio del presente? Miha fu l'allenatore che lo fece debuttare in Serie A a 16 anni. E oggi gioca proprio con Messi nel Psg.

ZANIOLO E DI FRANCESCO. Prima Champions e poi campionato è un percorso che ha intrapreso Nicolò Zaniolo, uno dei talenti che caratterizza l'attualità. Dopo essere stato convocato in Nazionale da Mancini, il classe '99 conquistò la fiducia di Di Francesco, diventando subito uno dei punti fermi della Roma. Per la cronaca l'esordio nel calcio professionistico lo fece in B nel marzo 2017 con Roberto Breda all'Entella.

BALOTELLI E MANCINI - Restando in tema azzurro, non si può non citare questo binomio. Il 16 dicembre 2007, a 17 anni, SuperMario fu mandato in campo dall'attuale Ct della Nazionale e in poco tempo si prese subito le prime pagine dei giornali a suon di gol. Un rapporto che continuò anche nelle file del City.

CHIESA E PAULO SOUSA - Il figlio d'arte in casa viola entrò stabilmente in prima squadra già dai 18 anni. Il merito fu dell'allenatore portoghese che, dopo averlo notato nelle giovanili, lo portò con sé in ritiro e il 20 agosto 2016 lo fece esordire in Serie A.

KEAN E ALLEGRI. Oggi si sono ritrovati, e il suo esordio con la Juve lo deve proprio a Max Allegri con il quale, nonostante la giovane età e le forti alternative nel reparto, collezionò tante presenze e i primi gol.

MBAPPÉ E JARDIM - Ancora giovanissimo (è bene ricordarlo) ma anche già tra i primi fuoriclasse al mondo. Il suo debutto arrivò il 2 dicembre 2015, in un Monaco-Caen, e a lanciarlo In Ligue 1 fu Leonardo Jardim, interessato dal mettere all'opera lo strapotere fisico e tecnico del giovane talento classe '98 al confronto con i più grandi. Risultati straordinari fin da subito, per una carriera destinata a regalargli ancora altre soddisfazioni

HAALAND E SOLSKJAER - Uno segna gol a valanga in Bundes col Dortmund, l'altro allena lo United. I due condividono la patria norvegese e sono legati dall'esordio del baby talento. La sua prima di sempre in un campionato di primo livello arrivò a 16 col Molde, lanciato proprio da uno dei più grandi bomber della nazione scandinava.

POGBA E FERGUSON - Considerato un predestinato, il 20 settembre 2011 trovò l'esordio con il Manchester United di Sir Alex Ferguson, allenatore che nel corso della carriera aveva fatto debuttare tanti protagonisti dell'epoca d'oro dei Red Devils.

FODEN E GUARDIOLA - Sull'altra sponda di Manchester, quella dei Citizens, gioca invece Phil Foden, altro talento che ha fatto innamorare l'allenatore catalano. Il debutto in prima squadra per il classe 2000 arrivò a 17 anni, dopo aver già ottenuto una convocazione in Champions League nella stagione precedente