Donnarumma, la sua storia al Milan: ora la prima sfida da ex
L'esordio in Serie A a 16 anni e 8 mesi da predestinato. I record e le parate da fantascienza. Le due finali di Coppa Italia perse contro la Juve (una da incubo con due papere) e quella di Supercoppa vinta grazie a un rigore parato. Il bacio alla maglia, le turbolenze sul rinnovo, le 27 partite da capitano. Allenatori, compagni, parole. I suoi duemila giorni in rossonero prima del passaggio al Psg: ora l'occasione per ritrovarsi, ma da avversari
- Il primo scatto. La prima immagine di Gianluigi Donnarumma portiere del Milan. È il 25 ottobre del 2015. Lui ha 16 anni e 8 mesi. Gigio si toglie la tuta, è pronto a giocare. Lo lancia Mihajlovic. Supera Abbiati e Pau Lopez nelle gerarchie. Diventa il secondo più giovane portiere esordiente del Milan. E ben presto tutti si renderanno conto del suo talento.
- Il rischio di bruciare un così giovane talento c'è tutto. In quel 25 ottobre 2015 la partita in calendario è col Sassuolo. Il Milan vince nel finale, dopo l'1-1 segnato da Berardi che beffa Donnarumma sul suo palo su punizione. Sì, è un mezzo errore. Ma la strada davanti a lui è luminosissima.
- In realtà, la prima foto del Gigio Donnarumma milanista è questa. Arriva in rossonero a 14 anni, da Castellammare di Stabia. Qualche anno dopo - nel giorno del suo ventesimo compleanno - Galliani dirà: "Il merito è di chi l’ha scoperto, cioè Mauro Bianchessi. Fu lui che venne da me e mi convinse. Donnarumma era vicinissimo all’Inter, più che a un passo. Andammo a casa sua e riuscimmo a strapparlo ai nerazzurri".
- È il 7 novembre del 2015, data apparentemente anonima nella storia calcistica. In verità è il giorno in cui il mondo scopre i superpoteri di Donnarumma, che ferma praticamente da solo l'Atalanta a San Siro. Incantando per le sue qualità. "Questo qui è un fenomeno, è un predestinato" disse al tempo il suo primo allenatore Mihajlovic.
- Altra data da segnare in rosso sul calendario del nuovo piccolo fenomeno del Milan: 21 novembre del 2015. Donnarumma è ancora super, ma la Juve vince 1-0. Ma soprattutto Gigio incontra e sfida il suo idolo Gigi... Buffon.
- Nella stessa stagione dell'esordio, Donnarumma riesce anche a diventare il più giovane titolare di sempre del derby di Milano. E il Milan vince 3-0 con tanto di rigore sbagliato (ma fu palo e non parata) da Icardi.
- L'epilogo del 2015-16 è amaro per lui. Quel Milan (con ora Brocchi in panchina) raggiunge la finale di Coppa Italia, ma perde 1-0 contro la Juve. Decide Morata nei supplementari.
- Dalla Juve al Toro. Dopo la finale persa, Donnarumma riparte così nella sua seconda stagione rossonera (la prima interamente da titolare fisso, a 17 anni!): parando un rigore a Belotti nella prima giornata. Diventa così il primo portiere minorenne a parare un rigore nel secondo dopoguerra. 15 quelli salvati in carriera in Serie A, su 43 totali. Il 35%.
- Con le prestazioni in rossonero arriva anche l'azzurro. Il 27 agosto 2016 la prima chiamata. L'esordio il primo settembre 2016, subentrando nientemeno che a Gigi Buffon e diventando (a 17 anni e 189 giorni) il più giovane portiere ad aver vestito la maglia della Nazionale.
- La sua prima sconfitta di sempre in carriera fu contro la Juve (1-0 Dybala). La prima finale giocata fu ko ancora contro i bianconeri (1-0 Morata). La rivincita di Gigio è sempre contro gli stessi colori. Doha, 23 dicembre 2016, Supercoppa Italiana. Donnarumma para il penultimo rigore a Dybala prima che Pasalic chiuda i giochi.
- È il primo e unico trofeo della carriera in rossonero di Donnarumma.
- Nel frattempo, c'è un contratto in scadenza per Donnarumma. Siamo nel corso nella stagione 2016-17 e la data è quella di giugno 2018. Le voci sull'interesse delle big d'Europa sono tante. E, a fabbraio del 2017, il suo procuratore Mino Raiola dice: "Donnarumma merita una grande squadra".
- 10 marzo 2017, probabilmente una delle partite più impressionanti di Donnarumma. Benatia segna, Bacca pareggia. I bianconeri attaccano ma si scontrano contro un autentico muro. Donnarumma para di tutto regalando spettacolo. Ma la Juve vince con un rigore di Dybala all'ultimo secondo.
- Con già tante voci di mercato che si rincorrono, la rabbia per il ko all'ultimo secondo e per la prestazione stellare "sfumata" si traducono nell'istintivo bacio alla maglia. Un gesto di fedeltà che tutti i tifosi apprezzeranno.
- Le settimane e i mesi che precedono l'estate del 2017 sono infuocate. Ad aprile il Milan cambia assetto societario: dentro la cordata cinese, Fassone e Mirabelli come ad e ds. Mirabelli dice: "Gigio ha manifestato la sua volontà di rimanere". Raiola: "Su di lui ci sono 11 club". Lo stesso Donnarumma a GQ: "Sono molto legato ai rossoneri". Ma il 15 giugno Fassone annuncia: "Abbiamo finito da pochi minuti l’incontro con il procuratore di Gigio Donnarumma che ci ha comunicato la volontà del giocatore di non rinnovare".
- Pochi giorni dopo Donnarumma va in campo con l'U21 della Nazionale contro la Danimarca. Scoppia la protesta dei tifosi che lanciano sul campo finti dollari e espongono uno striscione (poi tolto quasi immediatamente) con scritto "Dollarumma". Gigio è visibilmente affranto. Ma la porta non è chusa: Montella (che è l'allenatore) va a trovarlo a casa sua, i colloqui ripartono, la trattativa per il rinnovo anche.
- Dopo gli attriti, le proteste e la riapertura, Donnarumma firma col Milan il tanto atteso rinnovo a 6 milioni a stagione (con ingaggio anche del fratello Antonio). È l'11 luglio il giorno del lieto fine. Nel tweet dell'annuncio c'è anche la data della scadenza del contratto, poi mai rinnovato: giugno 2021.
- Tanti colpi di mercato. Donnarumma, probabilmente, è il primo grazie al suo rinnovo. Ma anche Calhanoglu, Kessié, Biglia, Kalinic, Musacchio, André Silva, Conti, Ricardo Rodriguez e, dalla Juve, addirittuta Leonardo Bonucci. Quel Milan parte forte a inizio anno, poi crolla.
- A dicembre del 2017 il momento rossonero è delicato. San Siro protesta dopo un clamoroso ko interno 3-0 col Verona. Bersaglio anche e soprattutto Donnarumma, sconfortato e con gli occhi lucidi a fine gara. Lo consola il suo nuovo (e terzo) allenatore, Gennaro Gattuso.
- Donnarumma, nel frattempo, indossa i guantoni e va in campo. Qualche errore c'è stato, ma sono pochissimi in confronto alle paratone. Contro la Fiorentina diventa il più giovane giocatore della storia del Milan ad aver toccato quota 100 presenze. E col Napoli (sempre nel corso del 2017-18) diventa invece il più giovane di sempre a disputare 100 partite in A. Festeggiando con una parata da fantascienza su Milik.
- Altra finale, la terza. La seconda di Coppa Italia. Un Milan a lungo in sofferenza durante la stagione arriva a giocarsi un trofeo contro la Juventus. Il primo tempo è equilibrato. Il secondo no. Donnarumma prima piazza almeno tre grandi parate, poi commette ben due errori fatali che concedono due gol: a Douglas Costa e Benatia.
- Finisce 4-0 per la Juve.
- Stagione 2018-19. Gattuso siede interamente sulla panchina rossonera. L'inizio non è super (e il Milan perde un derby al 90' su un'uscita sbagliata di Donnarumma), ma poi riprende la sua corsa.
- Anche grazie alle parate del portierone (che ormai non fanno più notizia), la squadra rossonera arriva vicina alla qualificazione Champions, giocata fino all'ultima giornata ma sfumata dopo le vittorie di Atalanta e Inter.
- Anzi, due. Dopo Mihajlovic, Brocchi, Montella e Gattuso, arriva Giampaolo. La cui storia però è molto breve. È Stefano Pioli il successore che entra in corsa nel 2019-20.
- La storia recente è nota. Il Milan fatica tantissimo. E nel dicembre del 2019 arriva il clamoroso 5-0 contro l'Atalanta, manifesta superiorità della squadra di Gasperini. Donnarumma esce dal campo in lacrime. Nessuno sa che sarà il punto di ripartenza, e che il cerchio si chiuderà nello stesso stadio un anno e mezzo dopo.
- Intanto le statistiche vengono sempre di più ritoccate. Nel luglio del 2020 Donnarumma raggiunge le 200 gare ufficiali in rossonero (proprio col Sassuolo, avversaria dell'esordio assoluto). E tre giorni dopo (contro l'Atalanta delle lacrime) scende per la prima in campo con la fascia da capitano. Lo farà per 27 partite.
- Record su record, dicevamo. Nel derby di ritorno della stagione 202/21, a 21 anni e 361 giorni Donnarumma diventa il più giovane calciatore di sempre a raggiungere il traguardo delle 200 partite nel campionato italiano. Il Milan perde e dà l'addio alle speranze scudetto. Ma lotta per il ritorno in quella Champions dove Donnarumma non ha, al tempo, mai giocato.
- Dalla lacrime alla festa, un anno e mezzo dopo. Donnarumma - da capitano - chiude il campionato al secondo posto. È Champions League. Che però non giocherà coi rossoneri.
- La separazione col Milan la conferma ufficialmente Paolo Maldini in una diretta al canale Twitch rossonero. Nel frattempo Donnarumma, da svincolato, gioca e vince da protagonista l'Europeo con la Nazionale: le sue parate nei rigori contro l'Inghilterra regalano il trofeo agli azzurri.
- Il 14 luglio arriva la firma attesa da tempo. Il portiere si trasferisce al Psg a zero e saluta il Milan con un post sui social: "Scelta difficile - scrive -, non basta un post per spiegarla, o forse nemmeno può essere spiegata. Ho indossato questa maglia con orgoglio, abbiamo lottato, sofferto, vinto, pianto, gioito, insieme ai miei compagni, ai miei allenatori e ai nostri tifosi che sono parte integrante di quella che per tanti anni è stata una famiglia. In maglia rossonera ho vissuto anni straordinari che non dimenticherò mai".
- L'occasione per tornare nello stadio in cui è cresciuto lo offre la Nazionale: gli azzurri affrontano la Spagna in Nations League e il portiere viene sommerso dai fischi dei suoi ex tifosi dall'annuncio delle formazioni fino al fischio finale. Momento emotivo difficile che rischia anche di provocare una papera. "Un po' deluso dai fischi - dirà Donnarumma -, ma resterò sempre un cuore rossonero".
- Nella sua prima stagione in Francia, Donnarumma conquista il campionato mentre in Champions non va col Psg oltre gli ottavi di finale. Il suo addio viene, però, subito dimenticato dai rossoneri: il suo erede Maignan si rivela uno degli uomini chiave per il Milan che torna a vincere lo scudetto.
- In questo periodo non sono mancati gli screzi (come gli insulti di un tifoso rossonero durante una partita dell'Italia e la reazione stizzita del portiere) ma mai prima d'ora c'è stata la possibilità di rincontrarsi. L'urna di Nyon ha proposto questo incrocio e Donnarumma è finalmente pronto a sfidare il suo Milan. "Un pezzo di cuore è a Milano - ha detto Gigio - Un giorno spiegherò tutto".