Scudetto Napoli, il film del campionato: tutti i risultati e i gol. VIDEO
TUTTI I GOLIntroduzione
Il Napoli torna campione d'Italia a distanza di due anni dall'ultima volta. Un percorso da applausi quello della squadra di Conte, protagonista dopo una stagione da dimenticare e vittoriosa all'ultima giornata nella volata con l'Inter. L'impatto dei nuovi acquisti e l'addio dei big, le strisce di gare utili e la migliore difesa del torneo fino al fattore 'Maradona'. Una cavalcata che ripercorriamo insieme dall'inizio alla fine. Ciak, si gira: ecco il film dello scudetto, il quarto trionfo azzurro
Quello che devi sapere
1^ giornata: Verona-Napoli 3-0
- Si riparte dal trionfo dell'Inter, campione d'Italia con la seconda stella sul petto e l'avvento della nuova proprietà (Oaktree), che si rinforza tra parametri zero (Taremi e l'ex Napoli Zielinski) e un altro Martinez tra i pali. Se il corso nerazzurro di Simone Inzaghi è più attuale che mai, a rinnovarsi in panchina sono altre big: la Juventus punta su Motta e il colpo Koopmeiners, il Milan si affida a Fonseca e in attacco a Morata. A cambiare sono anche Bologna (Italiano), Lazio (Baroni) e Fiorentina (Palladino), continuità invece dall'Atalanta di Gasperini vincitrice dell'Europa League alla Roma targata De Rossi.
- E il Napoli? Fallimentare la stagione post-scudetto, annata chiusa al 10° posto e con tre allenatori, De Laurentiis sceglie Manna come direttore sportivo e convince Antonio Conte a rimettersi in gioco dopo un anno sabbatico: "Voglio un Napoli che abbia voglia di rivalsa - dice nella presentazione a Palazzo Reale -. Serve tempo, ma io non ho pazienza: voglio la faccia incaz...e amma faticà. Kvara e Di Lorenzo restano, Lukaku è meglio averlo sempre. Osimhen? Con lui c'erano accordi precedenti". Già, perché il bomber del terzo scudetto è in partenza e si trasferirà al Galatasaray. Chi si veste d'azzurro, oltre al già citato Romelu che ritrova Antonio, sono invece Buongiorno e McTominay (65 milioni di euro in due) insieme a Neres, Gilmour, Marin e Spinazzola.
- Complicato il rodaggio pre-stagione, dove il Napoli fatica per superare ai rigori il Modena nel 1° turno di Coppa Italia. E una settimana più tardi il debutto in campionato è da dimenticare: Kvara si ferma e nella ripresa l'Hellas ne segna tre con Livramento e la doppietta di Mosquera. Peggior esordio di sempre per Conte: "Quella del secondo tempo è una prestazione inaccettabile, figlia sicuramente di qualcosa. C'è da chiedere umilmente scusa ai nostri tifosi: ci siamo sciolti come neve al sole". Stecca anche l'Inter (2-2 a Marassi), goleade di Atalanta e Juventus. Ma a Napoli resta l'ombra della stagione post-scudetto: 'a nuttata non è ancora passata…

2^ giornata: Napoli-Bologna 3-0
- Vietato sbagliare sette giorni più tardi, esordio al 'Maradona' contro i rossoblù quinti nel campionato precedente e qualificati in Champions. Conte suona la carica alla vigilia: "Qui ho preso un impegno morale. Voglio basare la rinascita del club su un gruppo di 10-12 giocatori, il nostro zoccolo duro ce lo abbiamo. Verona ha risvegliato vecchi scheletri, ma i ragazzi hanno preso coscienza di quanto successo. Abbiamo dimostrato di non essere pronti a prendere un cazzotto e sappiamo che non deve ripetersi".
- Messaggio ricevuto dalla squadra, schierata ancora col 3-4-2-1 e Raspadori centravanti: nel primo tempo il palo ferma Kvaratskhelia, che serve poi l'assist del vantaggio a Di Lorenzo. Significativo il primo gol timbrato dal capitano, rimasto in azzurro dopo aver sfiorato l'addio in estate. Lo stesso georgiano, appena diventato papà, raddoppia dalla distanza con la deviazione di Beukema prima del tris di Simeone servito dal debuttante Neres.
- Cancellato subito lo '0' in classifica: "Ho fiducia nel gruppo storico ed era importante dare una risposta immediatamente - spiega Conte -. C'è stato lo spirito giusto e sono emozionato per la prima vittoria in Serie A come allenatore del Napoli". Intanto scivolano le big (Atalanta, Lazio, Roma e Milan), si riscatta l'Inter ma a punteggio pieno c'è solo la Juventus di Motta: secondo 3-0 al Verona dopo quello al Como

3^ giornata: Napoli-Parma 2-1
- Prima della sosta per le Nazionali c'è un altro turno casalingo per trovare continuità. Intanto Conte si immerge nella città e applaude l'arrivo sul mercato di Lukaku: "Il murale di Maradona è un posto di culto, c'è un'energia pazzesca. Romelu è un ragazzo a posto, metto le mani sul fuoco per lui. Da oggi sono più tranquillo e contento sull'attacco. Ma non facciamoci condizionare dai risultati: è appena iniziata la ricostruzione".
- Lo conferma il doppio legno in 30 secondi degli emiliani con Kowalski e Bonny, autore del rigore dell'1-0 che resiste fino al 90'. Nella ripresa traversa di Buongiorno e rosso a Suzuki: cambi finiti per Pecchia, costretto a schierare tra i pali il difensore Delprato. Memorabile il debutto di Lukaku, che al 92' trova il pareggio col sinistro. E ai titoli di coda ecco il sorpasso con Anguissa, gran colpo di testa su un altro assist del jolly Neres.
- Una rimonta nel recupero che fa felice l'allenatore: "Prestazione di cuore, ma ci sarà da lavorare. E sono orgoglioso di Romelu". Azzurri a quota 6 punti e a -1 dalle quattro in vetta: c'è l’Inter che travolge l'Atalanta e la Juve frenata dalla Roma, ma anche le sorprendenti Torino e Udinese

4^ giornata: Cagliari-Napoli 0-4
- La Nations League regala gioie all'ex Spalletti ma anche agli azzurri, che festeggiano il gol di Raspadori nella vittoria in Francia. Conte traccia i suoi primi 100 giorni a Napoli e parla della pressione: "Sono stati molto intensi, abbiamo lavorato in campo e fuori. E la vivo serenamente, l'unica mia arma è il lavoro. Juventus alla prossima? Non dobbiamo essere provinciali: focus sul Cagliari".
- Prima da titolare per Lukaku, grande protagonista insieme a Kvara: il belga serve il vantaggio a Di Lorenzo, Meret diventa strepitoso in tre occasioni e Romelu regala un altro assist al georgiano. Favore ricambiato da Khvicha per il tris di 'Big Rom', goleada che diventa poker con lo stacco di Buongiorno. Il Napoli non vinceva tre partite di fila da febbraio 2023 in piena fuga scudetto: "Abbiamo combattuto e sofferto, perché la sofferenza fa parte del processo - ammette Conte -. Dobbiamo metterci i paraocchi e correre forte. Lukaku? L'avevo cercato e voluto, è un giocatore atipico che diventa fondamentale per noi".
- Come cambia la vetta della classifica? Inter e Juventus rallentano contro Monza ed Empoli, pareggia anche il Torino ma vola l'Udinese di Runjaic: 3-2 al Parma e capolista a sorpresa a +1 sul Napoli

5^ giornata: Juventus-Napoli 0-0
- Azzurri senza coppe europee mentre inizia la nuova Champions League: tra le italiane vince solo la Juventus (3-1 al Psv Eindhoven), pareggiano invece Atalanta e Inter come il Bologna mentre il Milan cade a Liverpool. E proprio all'Allianz Stadium c'è il primo scontro diretto: "Faccio parte della storia della Juve, sarà una grande emozione - ammette Conte -. Ma oggi alleno il Napoli e per me che sono del Sud è un orgoglio. Motta? È un ragazzo serio e bravo, gli auguro il meglio ma non contro di noi. Dedico anche un pensiero a Totò Schillaci (scomparso il giorno precedente a 59 anni, ndr), ha rappresentato un esempio per tanti di noi".
- In campo Antonio vara la difesa a quattro, big match dai ritmi alti ma con poche occasioni: Koopmeiners spreca la migliore, stavolta in ombra Lukaku come Vlahovic. Terzo 0-0 di fila in campionato dei bianconeri, che restano a -1 da Napoli e Udinese. In ritardo anche l'Inter sconfitta nel derby, davanti a tutti ora c'è il Torino che passa a Verona.
- "Buon pareggio con un modulo che ci tornerà utile - spiega l'allenatore -, l'ho scelto perché è nelle corde della squadra e diventa la soluzione più semplice con la rosa che abbiamo. Lukaku? Deve ancora entrare in condizione"

6^ giornata: Napoli-Monza 2-0
- Tutto facile nel 2° turno di Coppa Italia, 5-0 al Palermo con le seconde linee dove brillano Ngonge (doppietta), Neres con un gol e un assist oltre a McTominay che segna al primo pallone toccato al 'Maradona'. "L'approccio al match è stato importante - analizza Conte -, dobbiamo sempre cercare di essere migliori. Apprezzo il gruppo base, sono ragazzi perbene. E abbiamo inserito giocatori che si sono integrati portando energia nuova".
- A dicembre ci sarà la Lazio, l'agenda riserva invece i brianzoli penultimi in classifica: chi si sblocca è Politano, raddoppia Kvaratskhelia in un match archiviato nella prima mezz’ora. Il Napoli è infallibile in casa e torna in vetta a distanza di un anno e mezzo dall'ultima volta: azzurri a +1 sulla Juve e a +2 sulle milanesi e il Torino.
- "So che c'è grande aspettativa nei miei confronti - ammette Antonio -, ma lasciamo sognare i tifosi. Io sono già innamorato di questa squadra ma devo tenere i piedi ben per terra. Abbiamo iniziato un percorso di ricostruzione totale come ha detto il presidente: il Napoli non merita di stare al 10° posto a 40 punti dall'Inter come l’anno scorso". Intanto De Laurentiis twitta: "Per scaramanzia non diciamo nulla"

7^ giornata: Napoli-Como 3-1
- In Champions vincono Inter, Atalanta e Juventus a differenza di Milan e Bologna sconfitte da Leverkusen e Liverpool. Sempre in Europa, chi invece non si aggregherà al Belgio per entrare in condizione è Lukaku: "Si è integrato alla perfezione e per me resta un giocatore che sposta gli equilibri - lo coccola Conte -. Scudetto? C’è pressione, qualcuno ha voluto la bicicletta e ora deve pedalare forte. 'Ccà nisciuno è fesso', si dice a Napoli".
- Sicuramente a mettere il turbo è McTominay, che dopo 25 secondi sblocca la partita su assist di Romelu. E proprio il belga si prende la scena col rigore del nuovo vantaggio e un altro invito sfruttato da Neres. Il 'Maradona' torna a cantare come ai tempi di Spalletti ("Abbiamo un sogno del cuore, Napoli torna campione"), gli azzurri allungano a +2 sull'Inter e a +3 su Juventus, Lazio e Udinese.
- E Antonio ammette: "Se mi avessero chiesto a inizio anno di raggiungere questo tipo di risultati così in fretta, sarebbe stato difficile pensare che tutto ciò potesse accadere. Voglio complimentarmi anche con Politano e Neres: i ragazzi mi mettono veramente in difficoltà, questo credo sia la cosa migliore per un allenatore. Si sta creando una sana competizione e chi gioca sa che deve andare a duemila"

8^ giornata: Empoli-Napoli 0-1
- La pausa per le Nazionali regala applausi a capitan Di Lorenzo, che si regala addirittura una doppietta nel 4-1 dell'Italia contro Israele. Ma a Castel Volturno è Conte a predicare calma: "Stiamo bene, ma c'è ancora il cartello lavori in corso. Penso che ci sia stata un'esaltazione un po' esagerata".
- Attenzione alla trasferta contro l'Empoli, sconfitto per la prima volta dalla Lazio nel turno precedente. E al Castellani non c'è Lobotka, indisponibile dopo una vita da titolare: spazio alla new entry Gilmour. Partita di sofferenza al Castellani, dove gli azzurri non calciano in porta per un'ora ma svoltano con la staffetta Lukaku-Simeone: il Cholito è decisivo nell'azione del rigore trasformato da Kvaratskhelia. Sotto gli occhi di Spalletti, il Napoli resta primo da solo e la pressione resta alle inseguitrici che non sbagliano: distacchi immutati su Inter (-2) e Juventus (-3) col Milan che si porta al 4° posto.
- "Oggi potevamo prendere una bella scoppola - spiega l'allenatore -, saremmo passati dall'esaltazione alla depressione. Dobbiamo festeggiare ogni partita che vinciamo, perché è sempre sudata. Nel primo tempo siamo stati spettatori, mi è piaciuta la reazione. Il primo posto in classifica? Va preso con la giusta responsabilità e non col nervosismo"

9^ giornata: Napoli-Lecce 1-0
- In Champions sorridono le milanesi, un punto per l'Atalanta col Celtic mentre la Juventus si fa sorprendere dallo Stoccarda. Sicuramente più fresco il Napoli, ecco perché Conte non pensa alle rotazioni: "Perché dovrei? Non mi piace parlare di turnover e considero tutti titolari. E penso serva equilibrio nei giudizi: solo chi non ha mai vinto può dire delle fesserie come quelle che sento in giro. Il rinnovo di Kvara? Chi vivrà, vedrà…".
- Non sarà una squadra spettacolare, sicuramente è solida e cinica: la quarta vittoria di fila arriva con un altro 1-0 targato Di Lorenzo, capitano che prima si vede annullare il vantaggio per fuorigioco e poi lo trova nella ripresa. "Ho dovuto calmare i ragazzi - spiega Conte -, erano un po' ansiosi e nervosi, ma io sapevo che la palla prima o poi sarebbe entrata. Bisogna sempre avere pazienza. Sul prossimo trittico con Milan, Atalanta e Inter iniziamo a pensare alla prossima, che sarà un vero test contro una squadra forte. A San Siro non è mai una passeggiata. Domenica sera sul divano per Inter-Juve? Guarderò sempre partite di questo spessore".
- E sicuramente avrà apprezzato il 4-4 finale sia per lo spettacolo che per la classifica: il Napoli allunga a +4 sui nerazzurri e a +5 sulla terza

10^ giornata: Milan-Napoli 0-2
- L'unico turno infrasettimanale del campionato premia ancora gli azzurri, che sbancano San Siro e si aggiudicano il primo scontro diretto d'autunno. Rossoneri privi di Theo e Reijnders oltre a Leao (inserito dopo un'ora da Fonseca come Pulisic), sfortunati negli episodi e traditi da Maignan che sbaglia in entrambe le azioni da gol. Dopo 5 minuti il capitano del Milan non è preciso in costruzione, break degli azzurri e tutta la fisicità di Lukaku vale 1-0: Romelu sempre a segno contro i rossoneri (6 volte su 6) quando è stato allenato da Conte. Prima volta invece contro il Diavolo per Kvaratskhelia, che a ridosso dell'intervallo sorprende Maignan dalla distanza.
- "Nessuno si nasconde, non giochiamo a nascondino - ammette Conte nel post-partita -. Ma quello che stiamo facendo quest'anno dopo 10 giornate è qualcosa di incredibile e inaspettato, neanche i più folli potevano pensarlo. Quest'anno sarà molto dura, dobbiamo rimanere umili e tenere i piedi per terra. Il nostro obiettivo? Tornare in Europa, meglio se dalla porta principale della Champions".
- Siamo solo a fine ottobre, ma in vetta c'è sempre il Napoli a +4 sull'Inter che passeggia ad Empoli. E al terzo posto, lontane 6 punti, spingono Atalanta e Fiorentina insieme alla Lazio

11^ giornata: Napoli-Atalanta 0-3
- Gli azzurri si preparano alla sfida casalinga contro l'Atalanta, avversaria che arriva da 4 vittorie (e ne infilerà 11 consecutive fino a Natale) nel confronto introdotto da Conte: "Stimo Gasperini, loro giocano da anni la Champions e il loro percorso può essere un esempio per noi. Vincere lo scudetto sarebbe un miracolo? Conosco solo una persona che ne fa...".
- Riprendendo la citazione di Guardiola, stavolta la seduta dal dentista all'ora di pranzo fa male al Napoli che crolla contro una Dea perfetta: Lookman segna due volte, poi la chiude il capocannoniere Retegui. E sullo 0-1 McTominay viene fermato dal palo. Prima sconfitta al 'Maradona' dopo cinque successi su cinque, termina anche la striscia di 9 gare utili di fila: "Abbiamo incontrato una squadra che in questo momento secondo me è più forte di noi - riconosce Conte -, sono più strutturati mentre noi siamo qui per ricostruire. Ci vuole pazienza. I contraccolpi psicologici li teme solo chi è fuori dalla realtà. E domenica affronteremo una squadra ancora più forte dell'Atalanta".
- Si tratta dell'Inter, che supera il Venezia con Lautaro e si riporta a -1. Si avvicinano anche le altre inseguitrici: ai vertici della classifica ci sono 6 pretendenti in quattro punti, ma la strada è lunga

12^ giornata: Inter-Napoli 1-1
- Le serate di Champions sorridono alle italiane compresa la squadra di Inzaghi, che supera l'Arsenal con un rigore di Calhanoglu e lancia la sfida agli azzurri: "Parlare di classifica è prematuro, sicuramente sarà un match importante contro un'avversaria fortissima". Ancora più netta la conferenza di Conte: "Ci misuriamo con la favorita nella corsa allo scudetto. L'obiettivo è restare in testa alla fine della partita: non andremo a San Siro per fare da sparring partner".
- Pronti-via e McTominay stappa il big match su sponda di Rrahmani, poi fa tutto Calhanoglu: suo il gran destro del pareggio, suo il rigore respinto dal palo che interrompe la striscia di 17 penalty trasformati consecutivamente in Serie A. Si rivede anche Lobotka nell'1-1 finale, pareggio che affolla ulteriormente la parte alta della classifica: il Napoli resta primo, ma in due punti ci sono addirittura 6 squadre (a -1 Atalanta, Fiorentina, Inter e Lazio, poi la Juventus). Un traffico esagerato prima della sosta per le Nazionali, l'ultima del 2024.
- Nel post-partita Conte discute il ruolo del Var e applaude i progressi del gruppo: "Altrimenti non vieni a San Siro due volte e non perdi, come in casa della Juventus. Sono molto soddisfatto, non era semplice giocare"

13^ giornata: Napoli-Roma 1-0
- L'Italia di Spalletti chiude alle spalle della Francia (vittoriosa a San Siro) il girone di Nations League e tornerà in campo a marzo contro la Germania. Deve attendere molto meno il 'Maradona' contro i giallorossi appena affidati a Ranieri, terzo allenatore stagionale dopo De Rossi e Juric. Ma Conte non si fida: "Claudio è un amico, sarà una gara tosta per entrambe. Marotta ha detto che quando parlo ho un obiettivo (in merito al rigore fischiato all'Inter, ndr)? Lo ringrazio, fa piacere che ho una buona comunicazione…".
- Il campo dà ragione nuovamente ad Antonio, che batte Ranieri per la nona volta in 11 incroci: la decide l'ex Lukaku che in scivolata insacca l'assist di Di Lorenzo, dall'altra parte è invece la traversa a fermare Dovbyk. Il Napoli si riprende la vetta respingendo l'assalto delle rivali tutte vittoriose: restano a -1 Atalanta, Inter, Fiorentina e Lazio mentre la Juve frena col Milan.
- "Avevo detto ai ragazzi di non guardare la classifica - dice Conte -, ma a un certo punto ci siamo visti al quarto posto… Serve fare degli step per alzare il livello". Lo segue anche Di Lorenzo: "Non dobbiamo dare segnali a nessuno se non a noi stessi. In un percorso di crescita ci stanno le sconfitte, ci siamo rialzati e questa è una grande vittoria". E Lukaku: "Scudetto? Troppo presto per parlarne"

14^ giornata: Torino-Napoli 0-1
- Inter e Atalanta vincono anche in Champions, corre il Milan mentre la Juve fa 0-0 a Birmingham. Il dicembre degli azzurri inizia invece a Torino, impegno anticipato dalle parole di un profetico Conte: "Penso che la classifica si allungherà dalla fine del girone d'andata. L'Europa? Faccio i complimenti alle italiane, anche noi un domani vorremmo affrontare questo tipo di percorso".
- Stavolta il guizzo decisivo alla mezz'ora è di McTominay, zampata che permette al Napoli di restare a +1 sull'Atalanta. Va piuttosto aggiunto un asterisco accanto a Fiorentina e Inter, che al 17' della sfida al Franchi devono fermarsi per il malore accusato da Edoardo Bove: il match sarà ripreso il seguente 6 febbraio. Passi falsi per Juventus e Lazio, vincono ma restano distanti Bologna e Milan.
- E l’allenatore spiega l'acquisto del match-winner scozzese: "Se mi chiedono di rinforzare la squadra cerco di non sbagliare scelta. McTominay non era titolare al Manchester United, lo conoscevo benissimo e Manna è stato bravo a lavorare sotto traccia portandolo a Napoli. Anche l'anno scorso sono stati spesi tanti soldi, ma tanti di quei giocatori sono andati via in prestito gratuito: anche per questo parliamo di ricostruzione, di pazienza e di voglia di lavorare tutti insieme"

15^ giornata: Napoli-Lazio 0-1
- Prematura l’eliminazione in Coppa Italia, 3-1 della Lazio che cancella l'unica partecipazione alle coppe degli azzurri. Show di Noslin che segna una tripletta, inutile il provvisorio pareggio di Simeone per il Napoli schierato con le seconde linee ma fuori agli ottavi per il quarto anno di fila: "Turnover rischioso - ammette Conte -, ma ci serve per capire chi siamo. E ora voglio un Napoli arrabbiato".
- Tre giorni dopo, però, sarà ancora una sconfitta contro i biancocelesti che la spuntano pure sotto il diluvio del 'Maradona': la firma (splendida) da tre punti la mette Isaksen, gol che rivoluziona la vetta della classifica. Davanti a tutti ora c'è l'Atalanta, che contro il Milan infila la nona vittoria consecutiva e si porta a +2 sul Napoli.
- Macinano punti anche Fiorentina e Inter, ma Conte non si dice deluso: "La strada che stiamo facendo è quella giusta. È inevitabile che ci siano degli inciampi, però ciò che voglio è vedere quello che c'è stato oggi. Preferisco vedere una squadra attiva piuttosto che passiva. C'è tanto ancora da fare dopo soli 5 mesi: lavoriamo con questi concetti e non voglio vedere una squadra remissiva". A inizio dicembre il campionato è più incerto che mai

16^ giornata: Udinese-Napoli 1-3
- A Leverkusen arriva la prima sconfitta dell'Inter in Champions, cade anche l'Atalanta mentre accumulano punti Milan e Juventus. Chi deve ripartire è il Napoli, privo dell'infortunato Kvaratskhelia nella trasferta in Friuli: "Non ho ancora deciso se giocherà Neres - anticipa Conte -. Anche le cadute devono aiutarci a rinforzare la nostra mentalità: capiremo se avremo fatto un passo in avanti o indietro".
- Proprio il brasiliano diventa protagonista nel ritorno alla vittoria, ottenuta nonostante il rigore iniziale di Thauvin (ribattuta dopo la parata di Meret). Nella ripresa Lukaku la riprende e Neres illumina nella giocata che porta all'autogol di Giannetti. C’è spazio anche per il tris di Anguissa, tre punti che permettono di restare a -2 dall'Atalanta vittoriosa a Cagliari. Spinge anche l'Inter, che schianta 6-0 la Lazio a differenza della Fiorentina sconfitta a Bologna. Ennesima frenata in campionato invece di Juve e Milan.
- Nel settore ospiti si tornano a cantare cori Tricolore, Conte si concentra piuttosto sulla reazione della squadra: "C'è stata una buona risposta, dobbiamo continuare su questa strada. Abbiamo condotto la partita fin dal primo minuto, dobbiamo essere sempre dominanti col pallone. Nessuno ci regalerà niente, non possiamo pensare di usare delle scorciatoie. E Neres è cresciuto: ora potrà dimostrarlo vista l'assenza di Kvara"

17^ giornata: Genoa-Napoli 1-2
- Azzurri già fuori agli ottavi di Coppa Italia, scoglio superato da tutte le big ad accezione della Fiorentina. Prima di Natale c'è un'altra trasferta in agenda, quella a Marassi contro i rossoblù affidati da un mese a Vieira e col nuovo proprietario Sucu. L'allenatore del Napoli parla del gruppo alla vigilia: "Ho grande fiducia nei ragazzi, so che con loro posso andare in guerra. Buongiorno infortunato? C'è Juan Jesus. E Kvara è recuperato".
- Dominio nel primo tempo con le reti di testa di Anguissa (2° centro consecutivo) e Rrahmani, presenza fisica che viene meno nella ripresa: Pinamonti la riapre, Meret la blinda su Badelj e Balotelli. Prima la qualità, poi solidità e sofferenza: "La ripresa deve rimanere stampata nel cervello a tutti quanti - ammonisce Conte alla vittoria numero 150 in campionato -. Se si vuole restare lì a dare fastidio, bisogna cambiare e stare sul pezzo 95 minuti. Oggi siamo stati fortunati: da queste partite se sei intelligente costruisci qualcosa, se vedi solo i tre punti non costruisci niente".
- Gli azzurri si prendono per una notte la vetta della classifica, primato negato all'indomani dall’Atalanta che supera 3-2 l'Empoli (ma sarà l'11° e ultimo successo consecutivo dei bergamaschi). Restano in scia Inter e Lazio, stop della Fiorentina contro l’Udinese

18^ giornata: Napoli-Venezia 1-0
- L'ultimo impegno del 2024 è al 'Maradona', sfida alla penultima in classifica e uno sguardo di Conte alla stagione nella conferenza della vigilia: "Se firmerei per chiudere tra le prime quattro in classifica? A me non piace mai firmare per traguardi minimi, chi mi conosce lo sa benissimo. Ognuno conosce i propri obiettivi e da dove siamo partiti. Il nostro obiettivo è non avere nessun rimpianto".
- Nel primo tempo parate di Meret e Stankovic, che respinge il rigore di Lukaku (fermato anche dal palo nella ripresa). Al 79' l'eroe diventa Giacomo Raspadori, coinvolto dai rumors di mercato, che da subentrato segna il gol-vittoria (il suo primo in campionato) e riscrive il suo destino a Napoli. Un bel deja-vù per i tifosi azzurri: fu proprio Jack a decidere nel finale contro lo Spezia nell'anno dello scudetto. Intanto il suo gol permette di agganciare in vetta l'Atalanta fermata dalla Lazio, c'è anche l’Inter a -1 (con una gara in meno) mentre Juve e Fiorentina pareggiano nello scontro diretto.
- "Sembrava una partita stregata - dice Antonio -, abbiamo lavorato di squadra e stiamo crescendo. Certo, riuscissimo a fare qualche gol in più avremmo meno rischi di attacchi cardiaci in panchina… Io voglio sempre vincere: ognuno di noi sa da dove sta partendo, sa quello che bisogna fare e quali sono gli obiettivi del club"

19^ giornata: Fiorentina-Napoli 0-3
- Se in Arabia Saudita si gioca la Supercoppa vinta dal Milan nel derby contro l'Inter, gli azzurri si giocano lo scontro diretto al Franchi senza Politano e Kvaratskhelia: "Abbiamo 41 punti, significa che stiamo tirando la macchina al massimo. Mi sembra che questi ragazzi stiano andando oltre le proprie possibilità e le più ottimistiche previsioni. Che cosa possiamo chiedere di più?", si domanda Conte.
- Difficile pretendere un 3-0 in trasferta, quarta vittoria di fila del Napoli più forte dell'emergenza in attacco con Spinazzola schierato da ala. Il vantaggio è una perla di Neres, dal dischetto Lukaku dimentica l'errore col Venezia e McTominay chiude i giochi. A un anno di distanza il Napoli ha 16 punti in più ed è virtualmente campione d'inverno, 'titolo' che attende i recuperi di Atalanta e Inter dopo la Supercoppa.
- Al termine della partita Conte decide di non parlare, scosso dalla notizia della scomparsa del piccolo Daniele: era il tifoso azzurro diventato amico di tutta la squadra, sostenitore al quale Anguissa dedicava i suoi gol. "Era malato da tempo - racconta il vice Stellini -, ci ha donato tanta forza ed energia". Si unisce al pensiero anche Spinazzola: '"A nome della squadra vogliamo mandare un grande abbraccio alla famiglia. Da oggi Daniele ci guarderà da lassù e ci mancherà tanto".

20^ giornata: Napoli-Verona 2-0
- Quattro vittorie di fila per gli azzurri, ma a complicare il momento c'è il mercato invernale: "Kvaratskhelia ha chiesto di essere ceduto - annuncia Conte in conferenza -, personalmente provo una grande delusione. Sono stato sei mesi anche con lui a farlo sentire al centro del progetto. Devo fare un passo indietro, perché non posso tenere con le catene chi non vuole rimanere".
- Un fulmine a cielo sereno in casa Napoli, ma la scia di successi non si ferma contro chi aveva rovinato l'esordio stagionale: Di Lorenzo la sblocca con la deviazione di Montipò, poi ci pensa il '7' (Neres) a dare spettacolo in assenza del '77'. E un'altra sponda di Lukaku vale il raddoppio di Anguissa con dedica al piccolo Daniele.
- La classifica sorride con un margine di 4 punti sull'Inter (che ha due gare in meno) e 3 sull'Atalanta (un match da recuperare), ma l'allenatore torna sull'imminente addio di Kvara: "Non sono deluso di lui ma da me stesso e dalla situazione, perché non sono riuscito a incidere in modo importante. Quest'estate è partito un progetto che mi auguro possa proseguire: personalmente non accetterei mai che Napoli venisse vista come una situazione di passaggio per i calciatori. Altrimenti, se si spera nel miracolo ogni anno non va bene"

21^ giornata: Atalanta-Napoli 2-3
- In settimana le rivali allo scudetto frenano nei recuperi posticipati per la Supercoppa: 1-1 dell'Atalanta con la Juve, 2-2 dell'Inter col Bologna. Se Mario Rui aveva già rescisso il contratto, diventa ufficiale la partenza di un altro simbolo dello scudetto: Kvaratskhelia si trasferisce al Psg, affare da 70 milioni di euro che inevitabilmente priva la squadra di un fattore in campo: "Dovremo essere bravi a sopperire alla sua assenza - spiega Conte -. Questo è un altro Napoli rispetto a quello di due anni fa senza Osimhen, Kim, Zielinski e ora anche Khvicha, ma abbiamo fatto 47 punti".
- Il giorno dopo è scontro diretto a Bergamo con la Dea imbattuta da 14 turni, ma Antonio non la vuole chiamare sfida scudetto. Partita spettacolare al Gewiss: il vantaggio lo firma il capocannoniere Retegui, la ribaltano Politano e McTominay prima del 2-2 di Lookman. Ancora decisivo Lukaku, che di testa allunga il margine in testa degli azzurri: Atalanta a -7, Inter a -3 con un match da recuperare.
- E Conte ribadisce il carattere del suo gruppo: "È cresciuto soprattutto nelle difficoltà. Stiamo andando avanti con situazioni, tra infortuni e mercato, che potrebbero ammazzare un toro e invece noi stiamo in piedi e non ci lamentiamo. Il mercato? Se si deve fare qualcosa, si deve fare nella maniera giusta come Dio comanda. Altrimenti rimaniamo con questi ragazzi che non mi tradiranno mai"

22^ giornata: Napoli-Juventus 2-1
- Ad eccezione del Bologna, la Champions vede le italiane in corsa per la qualificazione diretta agli ottavi: l'Inter è in pole ma anche Milan, Atalanta e Juventus la inseguono negli ultimi 90 minuti. E si avvicina anche la chiusura del mercato: "Ogni finestra può aiutare - dice Conte -, se non sarà adesso lo faremo a giugno. Due anni fa sono stati spesi 100 milioni e tutti sono andati via in prestito. Io sono contento di questi ragazzi e con loro andrei in guerra".
- Al 'Maradona' arrivano i bianconeri di Motta, ancora imbattuti in Serie A ma a -13 dal Napoli. E il primo stop della Juve arriva proprio contro gli azzurri, che infilano la settima vittoria di fila: illusorio il gol dell'esordiente Kolo Muani, esaltante la rimonta con Anguissa e ancora Lukaku su rigore (200° gol nei top 5 campionati). "Questa è la dimostrazione che il lavoro paga e per questo provo grande soddisfazione - esulta Antonio -. Andiamo avanti con la forza del lavoro e del gruppo, che ci crede ciecamente. Questo Napoli gioca un calcio europeo".
- La capolista è a +3 sull'Inter con una gara in più: "Sono numeri che fanno venire mal di testa soprattutto pensando ai distacchi dalle altre un anno fa. Ora siamo noi ad avere un vantaggio importante", ammette Conte

23^ giornata: Roma-Napoli 1-1
- Termina la prima fase della Champions, che consegna direttamente agli ottavi solo l'Inter. Vanno ai playoff Atalanta, Milan e Juventus. E il mercato si avvicina al gong: "A differenza di altri club, noi non possiamo fare la voce grossa perché abbiamo dei parametri da rispettare - spiega Conte -. Abbiamo perso un giocatore importante come Kvara e non l'abbiamo ancora sostituito. È uscito un campione dalla rosa, questo è oggettivo".
- La striscia di vittorie s'interrompe all’Olimpico con la beffa di Angelino al 92', gol che vanifica il pallonetto dell'ex Spinazzola. Sfuma la chance di strappare in vetta per gli azzurri, che restano a +3 sull'Inter fermata nel derby dal Milan. "C'è l'amaro in bocca - ammette Antonio -, ma andiamo avanti contenti di quello che stiamo facendo. Sicuramente ora siamo una squadra: abbiamo più punti dell'anno scorso con 15 partite alla fine del campionato. E non vedo l'ora finisca il mercato perché crea instabilità".
- Conte può tirare un sospiro di sollievo all'indomani alla chiusura delle trattative: perso Kvara, il club vota l'investimento low cost (Okafor in prestito dal Milan) dopo le operazioni Hasa, Scuffet e Billing. Affari che non convincono i tifosi rispetto ai colpi delle big in attacco: Gimenez e Joao Felix al Milan, Kolo Muani alla Juve e Maldini all'Atalanta

24^ giornata: Napoli-Udinese 1-1
- L'Inter crolla 3-0 al Franchi nel recupero della 14^ giornata e consegna ufficialmente il titolo di campione d'inverno agli azzurri. Si cristallizza quindi il vantaggio di 3 punti, intanto Conte in conferenza torna al passato: "La battuta sul ristorante da cento euro? All'epoca era vero, ma non voglio passare come una persona che chiede. Io voglio aiutare il Napoli a crescere: serve un centro sportivo, non un giocatore in più o uno in meno".
- Sarà un febbraio in salita per gli azzurri, che sbattono contro l'Udinese e incassano il secondo pareggio di fila: McTominay svetta sul corner di Politano, ma Ekkelenkamp s'inventa lo splendido 1-1. Chi ne approfitta è l'Inter, che si vendica sulla Fiorentina e torna a -1 dalla capolista.
- Conte ci tiene a precisare: "Non abbiamo perso l'occasione per allungare sull'Inter, piuttosto per fare altri punti per l'Europa che è il nostro obiettivo. Mi era stato chiesto di rientrare nelle coppe, che significa anche Europa o Conference League. Guardate che stiamo facendo qualcosa di straordinario, questo è il nono risultato utile di fila. Una cosa la dobbiamo sapere: più stiamo in alto e più il vento soffia forte. Gli altri non vedono l'ora di buttarti giù e ti affrontano nella maniera migliore possibile"

25^ giornata: Lazio-Napoli 2-2
- L'assenza degli indisponibili Neres, Olivera e Spinazzola impone dei ritocchi a Conte: "Cercheremo di vestire l’abito giusto, ci saranno opportunità per chi ne ha avute meno finora. Compattezza ambientale? A Napoli non la vedo. L'ho detto tre mesi fa: già dobbiamo fare la 'guerra' agli altri e questo mi dispiace".
- Partita complicata contro i biancocelesti, vittoriosi due volte su due in stagione: azzurri obbligati al ritorno al 3-5-2 e alla coppia Raspadori-Lukaku, ma in avvio Isaksen lascia il segno come all’andata. Rimedia subito l'uomo più atteso, Raspadori, oggetto della frecciata di Conte alla vigilia: "Dovevamo vendere anche a lui a gennaio?". L'allenatore torna al 4-3-3 con l'ingresso di Politano che innesca l'autorete di Marusic, ma all'87' arriva un'altra beffa col pareggio di Dia.
- Quattro i punti persi nei finali all'Olimpico dal Napoli, costretto al terzo pareggio di fila: "A questi ragazzi non posso chiedere di più - riconosce l'allenatore -, quello che stanno facendo è qualcosa di straordinario. Lo spirito è sempre quello di voler andare oltre l'ostacolo". Il giorno dopo l'Inter ha la possibilità di prendersi la vetta, ma la sconfitta contro la Juve (gol di Conceiçao) porta a -2 il ritardo dagli azzurri. Non ne approfitta l'Atalanta, terza a -5 dopo lo 0-0 col Cagliari

26^ giornata: Como-Napoli 2-1
- Momento difficile per gli azzurri come ribadito da Conte in conferenza: "Alcuni giocatori hanno bisogno di tempo per ritrovare la forma. Stiamo lavorando nel modo giusto per affrontare e vincere tutte le gare. Il mio futuro? Dobbiamo lavorare e crescere, poi vediamo". In estate l'allenatore aveva firmato un contratto triennale, intesa disturbata dalle voci che circolano in settimana.
- L'attenzione è però sul campo, dove le difficoltà della squadra trovano conferme nello sfortunato autogol di Rrahmani dopo solo 7 minuti. Da un errore difensivo a un altro per il pareggio di Raspadori, poi sono McTominay e Anguissa a sfiorare la rimonta. Chi la decide è invece Diao, rete che dipinge di nero il febbraio del Napoli uscito sconfitto dopo tre pareggi. E stavolta l'Inter, che aveva battuto il Genoa poche ore prima, non può fallire il sorpasso: Inzaghi a +1 sugli azzurri, inseguiti a loro volta dall’Atalanta distante due punti.
- "Abbiamo mostrato crepe a livello mentale - spiega Conte -, nel secondo tempo eravamo un'altra squadra. Ci hanno battuto sul piano della fame. La pressione? Ce la siamo portata addosso da soli, ma poi bisogna saperla reggere. Posso lavorare sul piano mentale, ma si arriva fino a un certo punto...". Nel prossimo turno c'è la sfida scudetto con l'Inter: "Hanno un punto più di noi? E noi gliene abbiamo recuperati 40 rispetto a un anno fa"

27^ giornata: Napoli-Inter 1-1
- L'Inter supera i quarti di Coppa Italia e lancia la sfida al 'Maradona': "Non sarà decisiva, ma è importante e può spostare tantissimo", dice Inzaghi. Dello stesso avviso Conte: "È influente per la classifica, non per lo scudetto. Ci siamo meritati di giocare questa bellissima partita, godiamocela senza mollare. Febbraio il mese più difficile? In confronto ad agosto è una passeggiata…".
- Assenti Neres e Anguissa, dentro Gilmour e nuovamente Raspadori accanto a Lukaku nell'equilibrio spezzato dalla splendida punizione di Dimarco, che nella ripresa uscirà per infortunio come Calhanoglu. L'eroe che non ti aspetti è il neoentrato Philip Billing, prestito invernale dal Bournemouth, che all'87' batte Martinez e congela la vetta della classifica a 11 giornate dalla fine. Già, perché l'Atalanta spreca la possibilità di accorciare pareggiando 0-0 col Venezia. E quindi la corsa non cambia: Inter 58 punti, Napoli 57 e Atalanta 55.
- "Meritavamo sicuramente di più - afferma Conte -. Se siamo intelligenti possiamo capire che, ora, incomincia a dipendere anche un po' da noi e non tanto dagli altri. Dobbiamo capire che, anche nelle difficoltà delle assenze, abbiamo dimostrato che con voglia e organizzazione possiamo dire la nostra. Se dimostreremo sempre questa cattiveria saremo attaccati fino alla fine, come i gatti"

28^ giornata: Napoli-Fiorentina 2-1
- Se la Champions di Atalanta, Juventus e Milan era terminata ai playoff, l'unica italiana ancora in corsa è l'Inter che vince l'andata degli ottavi a Rotterdam. Azzurri senza vittorie da 43 giorni, ma Conte predica calma: "Dobbiamo essere bravi a stringere i denti e continuare il nostro percorso aspettando il recupero degli infortunati. Non ci devono essere alti e bassi: lo scudetto lo vince chi è regolare".
- Altro match casalingo, stavolta contro i viola privi di continuità: Lukaku ritrova il gol, raggiunge la doppia cifra e nella ripresa serve il raddoppio a Raspadori. Sofferenza dopo la rete di Gudmundsson, ma il Napoli regge e i tifosi possono tornare a festeggiare. Un altro weekend che non modifica la corsa al titolo: sabato l'Inter aveva rimontato il Monza, domenica sera show dell'Atalanta che schianta 4-0 la Juventus.
- "La squadra sta facendo passare per normale ciò che normale non è - dice l'allenatore -. Restano da giocare 10 finali e io non guarderò in faccia a nessuno: nessuno ha il posto assicurato. Dobbiamo avere l’ambizione di pensare in grande, anche se sarà difficile e dovremo dare il 200%. Ma questo pubblico se lo merita: oggi l'atmosfera era bellissima e la coreografia mi ha emozionato"

29^ giornata: Venezia-Napoli 0-0
- Chi è ancora in corsa su tutti i fronti è l'Inter, che elimina il Feyenoord e si regala il Bayern ai quarti di Champions. Trasferta in Laguna invece per gli azzurri, avversaria complicata che ha già inchiodato Lazio e Atalanta sullo 0-0: "Tutte le grandi hanno faticato al Penzo - ammonisce Conte -, ma per noi dovrà essere la finale mondiale in assoluto. Le voci che mi vogliono alla Juve? Io non devo rispondere a nessuno, sono giochi mediatici: in Italia questa è arte…".
- A parlare è il campo, avvio dove il palo ferma Raspadori mentre Radu si supera su McTominay e Lukaku. Nel recupero Simeone non trova il guizzo da tre punti, ma che brividi al 95' con Nicolussi Caviglia stoppato da Meret. Ancora una volta il Napoli non digerisce il match dell'ora di pranzo, frenata che regala l'allungo all'Inter: in serata i nerazzurri vincono 2-0 a Bergamo e si portano a +3 sugli azzurri.
- "C'è una squadra che ha fatto la partita e quella siamo stati noi - sostiene Antonio -, meritavamo di vincere ma ci sta anche il pari. Anche se per me ogni pareggio è una mezza sconfitta. L'ultimo contropiede? Inaccettabile, fino all'ultimo il cervello deve restare acceso"

30^ giornata: Napoli-Milan 2-1
- Poca fortuna per l'Italia di Spalletti, che sfiora la rimonta ai quarti di Nations League contro la Germania: c'è spazio anche per il rigore di Raspadori, che non basta però per accedere alle Final Four. L'ultima sosta per le Nazionali apre così al rush finale del campionato, dove Conte parla chiaro: "Scudetto? Saremmo dei folli a non crederci. Restiamo concentrati sul presente: abbiamo recuperato Anguissa, Neres e Olivera".
- Non ci sarà invece McTominay per un attacco influenzale e si torna al 4-3-3, ma agli azzurri basta un minuto per mettere la freccia con Politano. E al 20' è già 2-0 con la firma di Lukaku. Ancora qualche difficoltà nel secondo tempo: Meret para il rigore di Gimenez, Jovic accorcia ma è troppo tardi. Il Napoli risponde all'Inter, che poche ore prima aveva battuto l'Udinese con lo stesso risultato: restano tre i punti che dividono le due rivali in corsa per lo scudetto.
- "La risposta che abbiamo dato è importante - ammette Conte -. Questa gara ci lascia in scia e ci avvicina all'Europa, che era l'obiettivo principale. Ma dopo 8 mesi di lavoro sarebbe folle non credere in qualcosa di straordinario. Il nuovo cambio di modulo? Oggi mi sento un allenatore più forte di prima"

31^ giornata: Bologna-Napoli 1-1
- L'Inter vuole il Triplete e pareggia col Milan nella semifinale d'andata di Coppa Italia. Agenda fitta per i nerazzurri, che anticipano di sabato visto l'impegno ai quarti di Champions contro il Bayern: sorprendente il 2-2 imposto in rimonta dal Parma, pareggio che diventa una chance enorme per gli azzurri in campo lunedì sera.
- Assente lo squalificato Conte, che non parla alla vigilia del match e registra l'indisponibilità all'ultimo di Meret e Buongiorno. Ciò nonostante il Napoli domina fisicamente al Dall'Ara: la fotografia perfetta è il vantaggio di Anguissa, strappo che spacca in due la difesa rossoblù. Manca però il colpo del ko: McTominay e Politano non trovano il raddoppio e vengono puniti da Ndoye, autore del clamoroso colpo di tacco che vale l'1-1 finale.
- Si stacca un'altra giornata dal calendario, ma in vetta il ritardo dall'Inter è sempre di tre punti. Il post-partita spetta al vice Stellini: "Dobbiamo crescere di mentalità ed entrare nei secondi tempi come nei primi. Abbiamo sicuramente voglia di lottare per qualcosa di importante, però dobbiamo essere consci del fatto che siamo partiti per arrivare tra le prime quattro. E solo crescendo potremmo anche sognare". Il Monday Night rimanda l'assalto alla capolista, ma i giochi restano apertissimi

32^ giornata: Napoli-Empoli 3-0
- All'indomani del pareggio al Dall'Ara, l'Inter fa l'impresa vincendo 2-1 l'andata a Monaco di Baviera. E sempre i nerazzurri scendono in campo 48 ore prima degli azzurri regolando 3-1 il Cagliari. Una forbice di 6 punti da accorciare: "La guerra di nervi con loro deve essere una bella pressione - spiega Conte -. Non ci saranno per squalifica Di Lorenzo e Anguissa oltre a Buongiorno, ma siamo contenti dell'entusiasmo creato intorno a noi".
- Nessun passo falso contro la terzultima in classifica dell'amico D'Aversa, battuta indossando una maglia speciale in occasione dei 2500 anni della fondazione della città di Napoli. Apre e chiude McTominay, sempre più eroe del 'Maradona', prima con un destro dalla distanza e poi con un gran colpo di testa. Entrambi gli assist li regala Lukaku, che lascia il segno anche con il provvisorio 2-0: aveva già raggiunto 400 gol in carriera contro il Milan, ora 'Big Rom' riaccende i motori.
- E l’Inter torna a +3: "Stiamo facendo qualcosa di bello - applaude l'allenatore -, forse inaspettato. E lo dico con ironia, dovreste ringraziarci, stiamo tenendo vivo il campionato altrimenti i titoli di giornale sarebbero già finiti. Da qui alla fine mi aspetto che i giocatori con più esperienza e carisma facciano la differenza prendendosi le loro responsabilità"

33^ giornata: Monza-Napoli 0-1
- L'Inter completa il capolavoro in Champions eliminando il Bayern e regalandosi il Barcellona, ma il discorso scudetto è più vivo che mai. È la settimana dello sfogo di Conte in conferenza: "Ho detto tante cose all'inizio di questa stagione. Alcune le confermo, altre non posso: penso a quello accaduto con Kvara. In questi mesi qui ho capito che tante cose non si possono fare. Avevo detto che il Napoli non doveva essere un club di passaggio, ora non vorrei passare per bugiardo su cose disattese".
- Il campo registra la trasferta contro l'ultima della classe, ma che sofferenza: la decide ancora lo 'spacca-partite' McTominay, che per la sesta volta sblocca il match su cross di Raspadori. E l'allenatore torna sulle parole della vigilia: "Qui ho trovato una piazza che mi dà emozione e sto benissimo, ma so anche che con me crescono le aspettative. Me ne faccio carico, ma non sono stupido se non ci sono i mezzi necessari per farlo. Non posso fare i miracoli e non voglio deludere le persone: serve una programmazione".
- Intanto l'uovo di Pasqua regala la vetta agli azzurri, che approfittano del crollo interista al Dall'Ara targato Orsolini. Ora la coppia di testa viaggia fianco a fianco a quota 71 punti

34^ giornata: Napoli-Torino 2-0
- Sfuma il Triplete dell'Inter, che nella semifinale di ritorno di Coppa Italia crolla 3-0 contro il Milan. Nerazzurri ancora in corsa tra Champions e campionato, dove il calendario viene modificato in seguito alla morte e ai funerali di Papa Francesco. E proprio la Serie A registra un'altra sorpresa ai vertici: terza sconfitta di fila della squadra di Inzaghi, battuta 1-0 a San Siro dalla Roma poche ore prima della gara al 'Maradona'.
- L'uomo copertina non cambia: è ancora Scott McTominay, o meglio 'McFratm' come lo ribattezza l'amico Mazzocchi. Lo scozzese raggiunge la doppia cifra su assist di Anguissa e si ripete in fotocopia sul cross di Politano. La traversa firma Billing, poco cambia nella festa azzurra sotto gli occhi del 'Cholo' Simeone e Ruud Krol. Lo strappo è servito: Napoli a +3 sull'Inter a quattro giornate dalla fine e aritmeticamente qualificato in Champions.
- "Alla squadra avevo proprio detto che mancano quattro passi - spiega Conte -. Lo stadio oggi è stato il dodicesimo e tredicesimo uomo in campo. Lo scudetto sarebbe un prodigio: non è la prima volta che siamo in testa, ovvio che ora mancano meno partite quindi gli errori li puoi pagare a caro prezzo. A pensare da dove siamo partiti è sicuramente qualcosa di bello. Ed è merito dei ragazzi"

35^ giornata: Lecce-Napoli 0-1
- Prosegue su due binari la stagione dell'Inter, che pareggia 3-3 a Barcellona al termine di un match pazzesco. Ne resta impressionato anche Conte: "Il fatto che gli stiamo dando filo da torcere è qualcosa di straordinario. L'obiettivo è regalare emozioni ai tifosi, ma non dimentichiamo che due domeniche fa eravamo a -3: dobbiamo rimanere compatti, umili e coi piedi per terra".
- Al Via del Mare c'è commozione per la scomparsa di Graziano Fiorita, dolore al quale partecipa anche il Napoli in emergenza in difesa: out Buongiorno e Juan Jesus, chi affianca Rrahmani è Olivera. In avvio il Var cancella gol di Lukaku, decisivo invece il calcio di punizione trasformato da Raspadori in collaborazione con il solito McTominay. Un po' di sofferenza per gli azzurri: traversa di Gaspar, Helgason spaventa Meret e il pubblico di casa che spinge l'assedio giallorosso, ma il risultato non cambia più.
- Quarto successo di fila con annessi clean sheet, anche l'Inter vince di misura contro il Verona e in divario in testa resta di 3 punti. Conte non ha dubbi: "Dovevamo continuare a mandare un segnale positivo a tutto l'ambiente e l'abbiamo fatto. Questa è una tappa importante, non devo mentire. Ho perso e vinto degli scudetti all'ultima giornata, ho l'esperienza giusta per far capire ai ragazzi l'importanza. La storia la scrive chi vince: non si ricorderà nessuno se arriviamo secondi"

36^ giornata: Napoli-Genoa 2-2
- In Champions una finalista è italiana: applausi all'Inter, che supera 4-3 ai supplementari il Barcellona in una partita che entra nella storia. E in campionato in pole position ci sono gli azzurri: "Amma faticà, come dissi a giugno - ripete Conte che torna al passato -. Dobbiamo continuare a farlo per finire il lavoro. I tifosi non mi chiedono se resto o meno, ma di vincere lo scudetto".
- Una domenica carica di pressione per il Napoli, che assiste alla vittoria dei rivali a Torino e si consegna all'entusiasmo dei 52mila del 'Maradona' (15° sold out). L'infortunio in avvio di Lobotka anticipa il vantaggio di Lukaku, servito da McTominay. Ma il Genoa non sta a guardare: traversa di Pinamonti e sfortunato autogol di Meret sul colpo di testa di Ahanor. Il secondo assist di McTominay ispira Raspadori, ma la beffa arriva all'84’ con un altro stacco aereo di Vasquez. Si riapre inaspettatamente la corsa scudetto: un solo punto divide Napoli e Inter, margine che ripropone anche il discorso spareggio eventualmente a San Siro (nerazzurri avanti nella differenza reti dopo la parità negli scontri diretti).
- "Ci siamo giocati il bonus - ammette Conte -, quello di un pareggio. Dispiace perché hanno tirato due volte in porta con altrettanti gol. Ripartiamo sapendo di avere ancora tutto nelle nostre mani: non so se dire vinca il migliore, vincerà sicuramente chi lo merita"

37^ giornata: Parma-Napoli 0-0
- Settimana di passione in città, penultima e decisiva giornata descritta da Conte in conferenza stampa: "Non è un finale di stagione all'insegna della normalità, ci stiamo giocando qualcosa di importante. Questo non era un obiettivo nelle nostre menti. Quello principale, la Champions, l'abbiamo già raggiunto. E l'Inter ci aveva dato 41 punti. L'altro obiettivo era quello di cercare di dare fastidio e ce l'abbiamo fatta. La nostra torta l'abbiamo preparata, manca la ciliegina che però non è piccolina perché rappresenterebbe un ricordo eterno qui a Napoli".
- Domenica si gioca in contemporanea dal Tardini a Inter-Lazio, sfida che all'intervallo vale il sorpasso in vetta con l'1-0 di Bisseck. Azzurri che faticano a costruire, ma c'è anche tanta sfortuna: tre legni colpiti da Anguissa, Politano e McTominay (super Suzuki sulla sua punizione). Il gol decisivo non arriva a Parma, ma a Milano: Pedro pareggia una prima volta e si ripete su rigore al 90' dopo il 2-1 di Dumfries. Due pari, altrettanti finali incandescenti (espulsi sia Conte che Inzaghi) e il Var protagonista allo scadere: da una parte nega il rigore procurato da Neres (fallo di Simeone su Circati), dall'altra annulla il 3-2 di Arnautovic che poco prima si era divorato il gol-vittoria.
- A 90 minuti dalla fine un solo punto divide Napoli e Inter. Altra metafora per Antonio dopo il match: "Abbiamo l'osso in bocca e non dobbiamo mollarlo. Andiamoci a prendere lo scudetto: manca l'ultimo passo e possiamo farlo in casa coi nostri tifosi. Siamo a un passo dal fare qualcosa di storico e inimmaginabile per Napoli. Mi auguro di poterlo festeggiare anche per l'energia che ho speso: sono andato oltre i miei limiti, sono molto stanco e arrivo giusto alla fine"

38^ giornata: Napoli-Cagliari 2-0
- Attesa e tensione tra i tifosi e non solo: venerdì 23 maggio si gioca l'ultima giornata al 'Maradona' in contemporanea a Como-Inter. Non ci sarà lo squalificato Conte, destinato a soffrire a distanza: "Avrò due cuori - racconta in conferenza -, uno in tribuna e uno in panchina. È stata una settimana corta ma intensa, piena di emozioni. Questa partita decide se abbiamo fatto una stagione ottima o superlativa. Sentiamo grande responsabilità, quella di regalare ai tifosi qualcosa di storico. Ora il lavoro va finito".
- A partire forte sono proprio gli azzurri, che sfiorano il gol a ripetizione (Raspadori, Gilmour e Rrahmani) ma a trovarlo per primo è l'Inter: De Vrij sblocca al Sinigaglia e mette ulteriormente pressione al Napoli. Sherri para tutto ma si arrende al 42' al solito McTominay, 'spacca-partite' dal peso incredibile con una magia in acrobazia. Sospiro di sollievo al 'Maradona', all'intervallo è 1-0 per entrambe le rivali con l'Inter in 11 contro 10 per l'espulsione dell'ex azzurro Reina. E al minuto 51 arriva il raddoppio per entrambe, ma quello di Lukaku pesa come un macigno rispetto al nerazzurro Correa. Al fischio finale la classifica dice Napoli 82 punti, Inter 81: un capolavoro quello di Conte che dopo un campionato infinito può festeggiare lo scudetto, il quarto nella storia del Napoli

in questa scheda
- 1^ giornata: Verona-Napoli 3-0
- 2^ giornata: Napoli-Bologna 3-0
- 3^ giornata: Napoli-Parma 2-1
- 4^ giornata: Cagliari-Napoli 0-4
- 5^ giornata: Juventus-Napoli 0-0
- 6^ giornata: Napoli-Monza 2-0
- 7^ giornata: Napoli-Como 3-1
- 8^ giornata: Empoli-Napoli 0-1
- 9^ giornata: Napoli-Lecce 1-0
- 10^ giornata: Milan-Napoli 0-2
- 11^ giornata: Napoli-Atalanta 0-3
- 12^ giornata: Inter-Napoli 1-1
- 13^ giornata: Napoli-Roma 1-0
- 14^ giornata: Torino-Napoli 0-1
- 15^ giornata: Napoli-Lazio 0-1
- 16^ giornata: Udinese-Napoli 1-3
- 17^ giornata: Genoa-Napoli 1-2
- 18^ giornata: Napoli-Venezia 1-0
- 19^ giornata: Fiorentina-Napoli 0-3
- 20^ giornata: Napoli-Verona 2-0
- 21^ giornata: Atalanta-Napoli 2-3
- 22^ giornata: Napoli-Juventus 2-1
- 23^ giornata: Roma-Napoli 1-1
- 24^ giornata: Napoli-Udinese 1-1
- 25^ giornata: Lazio-Napoli 2-2
- 26^ giornata: Como-Napoli 2-1
- 27^ giornata: Napoli-Inter 1-1
- 28^ giornata: Napoli-Fiorentina 2-1
- 29^ giornata: Venezia-Napoli 0-0
- 30^ giornata: Napoli-Milan 2-1
- 31^ giornata: Bologna-Napoli 1-1
- 32^ giornata: Napoli-Empoli 3-0
- 33^ giornata: Monza-Napoli 0-1
- 34^ giornata: Napoli-Torino 2-0
- 35^ giornata: Lecce-Napoli 0-1
- 36^ giornata: Napoli-Genoa 2-2
- 37^ giornata: Parma-Napoli 0-0
- 38^ giornata: Napoli-Cagliari 2-0
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