- Portiere della Sampdoria dal 1987 al 1994, prima di passare all'Inter. Decisivo nell'anno dello scudetto blucerchiato con le sue parate, su tutte il rigore neutralizzato a Matthaus, nello scontro diretto con i nerazzurri
- Libero della Samp campione d'Italia, in alternanza con Luca Pellegrini. Esordisce a 19 anni in blucerchiato nella stagione 1987/88: resterà alla Samp per sette stagioni vincendo anche due Coppe Italia e una Coppa delle Coppe. Oggi è diventato il presidente della Sampdoria
- Alla Samp per 11 stagioni, prima in B e poi in A: quella dello scudetto, da capitano, è la sua ultima in blucerchiato
- Una roccia, praticamente insormontabile in difesa. Una vita alla Samp, dal 1983 al 1995
- Altro tassello chiave della squadra allenata da Boskov: acquistato dallo Stoccarda nel 1989, resta in blucerchiato fino al 1994
- Titolarissimo della fascia: ventisei presenze e due gol, uno nella partita scudetto contro il Lecce. A differenza di quasi tutti i suoi ex compagni di squadra, lui si è allontanato dal mondo del calcio
- Uomo chiave di quella Sampdoria, con la sua corsa e i suoi cross dalla fascia. Ha poi ritrovato il gruppo di amici in blucerchiato in Nazionale, entrando nello staff di Mancini come assistente
- (nella foto della Samp dello scudetto, il primo in piedi da sinistra). Lombardo ala destra, lui a sinistra. Arriva alla Sampdoria a 30 anni, quando per lui sembra iniziata la parabola discendente della carriera: nel'anno dello scudetto non salta una partita
- Trentatré partite su trentaquattro, 2.900 minuti: il più presente (anche di Pagliuca) nel campionato dello scudetto
- L'altro centrale di centrocampo. Anche per lui il calcio è rimasto un lavoro, con la carriera da allenatore iniziata proprio con la Samp nelle giovanili.
- Con Vialli componeva la coppia dei "gemelli del gol". Dodici reti in quel campionato. Classe e magie dispensate su ogni campo. Oggi Ct della Nazionale italiana, campione d'Europa con l'amico Vialli che aveva richiamato al suo fianco in Azzurro
- Bomber assoluto di quella Samp con 19 centri in campionato e 23 stagionali. Fu il capocannoniere della Serie A nell'anno dello scudetto.
- Tre gol quell'anno, di cui uno nella partita scudetto. Arrivò alla Sampdoria dalla Roma, ci giocò dal 1986 al 1992
- Un po' campione e un po' meteora. Fu comunque tra i più utlizzati a centrocampo da Boskov. Alla Sampdoria solo in quella stagione dello scudetto
- Venticinque presenze per lui in quel campionato, alla Samp dal 1990 al 1993
- Dietro a Vialli e Mancini per gol segnati: cinque in quel campionato. Lascerà a fine anno per approdare alla Fiorentina
- Solo due presenze per lui: 180 minuti da vice Pagliuca. Alla Samp per il finale di carriera; sempre in blucerchiato inizierà quella da preparatore dei portieri. Oggi lo è nella Nazionale di Mancini
- Le sue "massime" sono letteratura, il suo modo di gestire il gruppo era roba da fine psicologo. Come diceva lui, "allenatore deve essere amico, maestro, poliziotto"