Bonifazi, la Spal e la 'profezia' di Amauri

Serie B
Kevin Bonifazi, difensore della Spal (LaPresse)
bonifazi_lapresse

La Spal si gode la ‘scoperta’ Bonifazi: il difensore in gol contro il Cittadella alla terza presenza in Serie B. Classe ’96, scuola Torino, idee chiare: "L’importante è farsi trovare pronto". Proprio come quella volta contro Amauri...

Ha le idee chiare ed i piedi bel saldi a terra. “A chi dedico questo momento? Ai miei genitori e poi al lavoro che svolgo tutti i giorni”. Vent’anni, terza presenza in Serie B, la seconda da titolare. E un gol. Pesante, pesantissimo. Spal che sbanca il Tombolato, Cittadella ko, terzo posto in classifica a quota 29 punti. Kevin Bonifazi, classe 1996, made in Italy. Professione difensore centrale, sabato scorso bomber per un giorno. Inserimento perfetto, colpo di testa, gol. “Secondo me la cosa più importante è farsi trovare pronto in ogni momento. Per un giovane, specialmente nel mio ruolo, magari non è così semplice trovare spazio, c’è qualche difficoltà in più: però se ti fai trovare pronto puoi mettere in difficoltà l’allenatore al momento delle scelte”. E lui, Kevin Bonifazi, alla chiamata ha risposto presente. Alla Spal è arrivato questa estate dal Torino, lo scorso anno undici presenze in totale tra Benevento e Casertana in Lega Pro. Processo di maturazione sempre più evidente, allenamento dopo allenamento, crescita costante.

Spal in piena emergenza difensiva, infortuni che sembrano proprio non voler dare tregua alla formazione ferrarese. “Siamo in emergenza, spero che nel lungo periodo tutti questi infortuni non si facciano sentire, ma qualcosa potremmo pagare da questo punto di vista. Sto valutando tutte le opzioni che offre la mia rosa”. E per Leonardo Semplici la ‘scoperta’ Bonifazi è decisamene positiva. Talento, personalità, carattere. Qualità sempre posseduta, anche quando da ragazzino si ritrovò a marcare Amauri in un’amichevole tra la Primavera del Torino e la prima squadra: duello duro, acceso, senza esclusione di colpi. “A fine gara si avvicinò a brutto muso e senza maglia addosso. Dentro di me mi sono detto ‘o scappo o chiedo scusa’. Alla fine – ricorda sorridente Bonifazi – rimasi fermo lì, Amauri si avvicinò, mi diede la mano e mi fece i complimenti: ‘diventerai un grande giocatore’. Quelle parole mi diedero una grande gioia”. Una ‘profezia’, quella di Amauri, che sembra avere tutti gli ingredienti per risultare vincente. Torino e Spal ringraziano. Bonifazi (oggi) sorride, ma che paura!