Cessione Pisa, tre scenari. Incontro tra i tifosi
Serie BSono le ore decisive, Petroni potrebbe riaprire a Corrado o decidere di andare avanti da sé. Ma c'è anche l'ipotesi di portare i libri contabili in tribunale. Intanto la città discute sulla protesta, la gara contro il Bari è a rischio
Sono le ore decisive, quelle in cui (forse) si scriverà il futuro del Pisa. Fuori dal campo, dove da mesi la società nerazzurra non trova pace. E dove va avanti da giorni una trattativa che sembra arriva ad un binario morto. Perché le oltre 8 ore di incontro nella giornata di sabato, alla presenza del presidente della Lega B Andrea Abodi, non sono bastate per arrivare ad una chiusura dell’affare tra Fabio Petroni (proprietario del Pisa e di Carrara Holding, attualmente ai domiciliari in attesa della sentenza sulla presunta bancarotta fraudolenta di Terravisione) ed il gruppo Magico, rappresentato da Corrado. Le due parti sono ancora lontane, la nuova offerta (oltre 11 milioni di euro compreso il risanamento dei debiti ed i bonus in casa di promozione in A entro tre anni) non è bastata. La famiglia Petroni ha rifiutato la proposta di Corrado ed il gruppo Magico, nelle ultime ore, ha diramato una nota nella quale si ritirava ufficialmente dalla trattativa. Ma, in realtà, non è ancora finita.
Il tempo stringe, ne rimane veramente pochissimo per salvare il Pisa. E gli scenari adesso sono tre: o Petroni decide di proseguire autonomamente con la gestione del club (soluzione al momento quasi impossibile), o il presidente nerazzurro - con ragionevolezza e senso di responsabilità - fa un passo verso Corrado che potrebbe così decidere di riaprire la trattativa (difficile), o (soluzione più percorribile forse) si portano i libri contabili in Tribunale e si avvia la procedura per decretare il fallimento del club, con una soluzione in stile “Bari” ossia permettere alla squadra di terminare la stagione e sperare in nuovi acquirenti all’asta fallimentare. Il Bari, dicevamo. Proprio il prossimo avversario del Pisa di Gattuso in campionato. La partita è in programma venerdì sera, ma è a forte rischio al momento. Nella serata di lunedì, infatti, i tifosi del Pisa si sono incontrati per decidere come protestare verso una proprietà che in questo momento sta impedendo alla squadra e alla città di ritrovare tranquillità e serenità. La soluzione estrema è quella di provare a non far disputare la partita contro il Bari (andando in albergo dalla squadra in modo pacifico e bloccando la partenza dei giocatori, come ad agosto contro il Celta vigo), mentre mercoledì protesteranno sotto la Prefettura e giovedì andranno agli allenamenti .E intanto il Prefetto intanto chiede alle parti di agire con senso di responsabilità verso Pisa ed il Pisa. Sostanzialmente, chiedendo a Petroni di farsi da parte e cedere il club a Corrado. E’ una situazione difficile e delicata, per il Pisa sono (questa volta, forse, davvero) le ore decisive.