Pisa, Gattuso: "Non sono uno che molla facilmente"

Serie B
Gennaro Gattuso, allenatore del Pisa (La Presse)
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L'allenatore dei nerazzurri ha parlato della sfida dei suoi ragazzi e anche delle sue speranze per l'anno che sta per cominciare: "Metto passione in tutto ciò che faccio e sto bene in questo mondo. Vorrei vivere con una maggiore tranquillità che non fa mai male, vengo da esperienze un po’ movimentate"

Un gol di Cisse al 31’ decide il match tra Pisa e Benevento, la squadra di Gattuso chiude il suo travagliato 2016 con una sconfitta e con la speranza che ora - con una nuova proprietà e in attesa di rinforzi sul mercato - la formazione nerazzurra possa risollevarsi sotto tutti i punti di vista nell’anno nuovo. Ora arriva la sosta, durante la quale Gattuso potrà lavorare sui suo gruppo per continuare a crescere. Nel post partita, ai microfoni di Sky Sport, l’allenatore del Pisa ha parlato così della gara e delle aspettative per il futuro: "Quando non si vince brucia sempre. Portiamo a casa l'ennesima prestazione ottima ma ancora nessun punto, c'è poco da dire ai ragazzi ma bisogna far loro solo grandi complimenti; oggi abbiamo creato anche tantissimo e per questo rimane il rammarico. Vedendo la classifica che non è bellissima la cosa ci abbatte un po' però dobbiamo guardare avanti e lavorare come stiamo facendo. Nei primi minuti del secondo tempo abbiamo aggredito il Benevento, ancora una volta non siamo riusciti a trovare il gol pur creando tanto, dobbiamo continuare su questa strada sicuramente perché le prestazioni ci sono e la squadra è viva".

"Sarei stato preoccupato se avessi visto i ragazzi non crederci, più che non aggredivano per provare a raggiungere il pareggio, che subivano gli avversari ma noi non subiamo mai gli avversari, anzi. E oggi sicuramente la sconfitta è immeritata. Però è inutile stare qui a parlare e a piangerci addosso, dobbiamo ancora crescere per il girone di ritorno in cui dovremo fare più punti visto che ce ne sono molti ancora a disposizione. Sicuramente con questa voglia e questo spirito d'appartenenza potremo risollevarci. Cosa mi aspetto dal 2017? Mi piace il mio lavoro, la passione ti porta a fare tante cose e questo mi ha permesso anche di superare le difficoltà. Tutto sarebbe stupendo se non ci fosse la partita nel fine settimana… Invece si gioca e i risultati condizionano tutto. Ma va bene così, ho voglia di imparare e metto passione in tutto ciò che faccio e sto bene in questo mondo. Vorrei vivere con una maggiore tranquillità che non fa mai male visto che vengo da esperienze un po’ movimentate prima in Grecia ora qui. Non sono uno che molla facilmente. Noi che abbiamo giocato ad altissimi livelli quando poi abbiamo cominciato a lavorare abbiamo capito che la gavetta è importante, vi posso assicurare che chi lo diceva non aveva tutti i torti; essere stato giocatore ti fa vedere tante cose in maniera diversa, il salto dal campo la panchina ti apre un mondo davvero diverso. Non serve essere stato un gran giocatore per essere un buon allenatore".