Spezia, Di Carlo: "Dovevamo chiuderla prima"
Serie BL'allenatore bianconero mastica amaro dopo il 2-2 contro il Trapani: "Grande rammarico, queste partite vanno chiuse subito". Sul rosso a Fabbrini: "Decisione poco equa, ha pagato a caro prezzo la reazione"
“C’è un grande rammarico per non esser riusciti a portare a casa l'intera posta in palio, le gare come quella di oggi vanno chiuse e noi non ci siamo riusciti, consentendo al Trapani di prendere coraggio e di rimettere in piedi l’incontro”. Mimmo Di Carlo mastica amaro dopo il 2-2 maturato all’ultimo istante contro i siciliani. Le vittorie consecutive del suo Spezia si fermano così a tre: “E' stata una gara ben giocata a tratti da parte nostra - ha detto l’allenatore dei liguri nel post - ma dopo un ottimo avvio nel quale abbiamo giocato palla a terra e in velocità, nel finale della prima frazione abbiamo iniziato a tenere troppo la sfera, diventando prevedibili e lenti; in avvio di ripresa siamo poi tornati ad esprimere il nostro gioco, ma con il passare dei minuti il Trapani ha alzato il baricentro ed ha iniziato a ripartire in velocità dopo aver recuperato il possesso”.
“Chiuderla prima” - “Una squadra come lo Spezia deve chiudere la gara - ha aggiunto Di Carlo - il calcio non ti aspetta, tutto può succedere e bisogna sempre farsi trovare pronti; prendiamo questo pareggio che ci deve servire per migliorare e crescere, evitando leggerezze come quella che ci è costata il pareggio. Dobbiamo essere più scaltri, ma dal punto di vista dell'impegno non posso assolutamente imputare niente ai miei ragazzi, che anche oggi hanno lottato fino alla fine”.
Doppia espulsione - Tensione in campo tra Fabbrini e Casasola, alla fine entrambi espulsi. Di Carlo non ci sta: “Fabbrini ha subito tre calci da Casasola, si è visto mettere le mani in faccia da Colombatto, ma alla fine ha pagato a caro prezzo la sua inevitabile reazione; a mio parere la situazione non è stata giudicata in maniera equa, perchè a quel punto sarebbe dovuto essere espulso anche Colombatto, ma non possiamo far altro che accettare quanto deciso dal direttore di gara, anche se in futuro mi auguro che i giocatori che subiscono certi interventi possano essere protetti”, ha concluso.