Ascoli, Orsolini e gli altri: gli U20 del Picchio

Serie B

Paolo Ghisoni

SKY GIOVANI AZZURRI. Nella classifica di utilizzo/rendimento degli Under 20 italiani, la squadra di Aglietti va in vetta alla nostra classifica

A come Ascoli Picchio, il club virtuoso in questione. A come Alfredo Aglietti, il timoniere di una societa' partita in sordina ma che ora a metà guado con lo sguardo cerca più la parte importante della classifica che preoccuparsi di chi ha dietro. Tutto questo con una peculiarità esemplare. I bianconeri viaggiano al ritmo di 4-5 under 20 schierati in campo dal primo minuto. Non male. Oltre al poker di giocatori classe 1997, Felicioli, Cassata, Orsolini e Favilli, da gennaio si è aggiunto alla truppa di Aglietti anche il 1996 scuola Palermo, Bentivegna. 

Aglietti sa come si fa coi giovani. Nella stagione 2009-10 , da allenatore della Sampdoria Primavera, ha raggiunto le semifinali scudetto. Ma Aglietti sa anche come navigare sottotraccia ( e bene) nel campionato dei (giovani) italiani. Alla guida del Novara ha all'attivo una semifinale Play-Off. Mentre con l'Entella, la passata stagione, da ripescato, ha sfiorato gli stessi play off mancati per un solo punto. Ora la nuova sfida in terra marchigiana passa anche attraverso i piedi di talenti classe '97, in prestito dal calcio che conta. Orsolini, neo Juventino, fa il paio con Cassata, in prestito dal club torinese.

Lui, anche grazie ai gol di Andrea Favilli, uno scudetto lo ha sfiorato, perdendo l'ultimo titolo primavera contro la Roma ai rigori. Gian Filippo Felicioli invece ha il Milan nel sangue ma le Marche nel cuore.  Cresciuto nel vivaio della Folgore Castelraimondo, il viaggio verso la Lombardia lo ha intrapreso 13enne. Ed ora, dopo il debutto in rossonero in A  nel maggio 2015 contro il Napoli, è tornato a casa. 

Cassata in particolare da questa settimana, superando un altro ragazzo che a Milano si è formato calcisticamente (Schuster ) ovvero Lorenzo Dickmann, è l'Under 20 nostrano piu' utilizzato quanto a minutaggio in Lega B. Un campionato che si sta ancora una volta dimostrando la palestra perfetta per far crescerein fiducia e autostima, lontano da pressioni inopportune, il futuro del calcio azzurro.

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