Benevento, Baroni: "Vorrei allenare in Serie A"
Serie BL'allenatore sul futuro: "Fosse per me, metterei le radici per dare continuità: mi piacerebbe farlo qui. Vorrei allenare in Serie A, non ho parlato con nessuno fino alla finale ma il Benevento ha la priorità". Cragno: "E' difficile dire di no a un grande club, però ho bisogno di giocare e migliorare"
Benevento, il sogno è realtà. I giallorossi per la prima volta nella storia in Serie A, per un’impresa destinata a restare nella storia.
Baroni: "Precedenza al Benevento"
E’ stato anche il successo di Marco Baroni: "Da neopromossa dovevamo solo salvarci e programmare – ha dichiarato a La Gazzetta dello Spot - Invece siamo saliti in A e penso che questa terra mi abbia dato le soddisfazioni più grandi. C’era entusiasmo, la società si è strutturata cammin facendo e molto vuole fare. Non partire con l’obbligo di vincere, come aveva in Lega Pro, ha aiutato. Io però sono ambizioso e ho trasferito questo sentimento alla squadra. Come i playoff: si giocano per vincere. La gavetta? Prima della B ho fatto la Lega Pro, la Primavera al Siena e alla Juve: il primo trofeo di Andrea Agnelli è stato il nostro torneo di Viareggio e lui me l’ha ricordato. Ogni cambio ha la sua storia. Fosse per me, metterei le radici per dare continuità. Farlo qui a Benevento? Mi piacerebbe: ne discuteremo". Sul futuro: "Mi piacerebbe allenare in serie A, ci sono entrato dalla porta principale. Se rimango a Benevento non è perché non ho altra scelta: ci deve essere un progetto che io sento. Fino alla fine dei playoff non ho voluto parlare con nessuno, ma il Benevento ha la priorità. Qui c'è un presidente forte che può sedersi al tavolo dei grandi senza remore. E ha uno stadio che con 18mila spettatori può essere un punto di forza. Il lavoro con Conte? Sono diventato più martello: il tempo della gioia dura poco, dopo 5’ pensi già a come vincere la prossima partita. Mi ha telefonato per farmi i complimenti: mi ha fatto piacere, così come le chiamate di Marotta e Paratici".
Cragno: "Ho bisogno di migliorare e giocare"
Tra i protagonisti di questa stagione c’è stato il giovane portiere Cragno, di proprietà del Cagliari ma cercato anche da alcuni grandi club. "È stato pazzesco e forse non ci rendiamo neppure conto di cosa abbiamo fatto – ha detto il portiere a La Gazzetta dello Sport - A inizio anno era inimmaginabile, ma a Benevento ho scoperto una società molto organizzata e un grande presidente come Vigorito. Abbiamo scritto la storia". Ora l’Europeo under 21: "Siamo un gruppo di grande talento, ma la nostra forza è l’unione che si è creata. Siamo amici fuori dal campo è il nostro segreto. Donnarumma? Una concorrenza del genere è solo da stimolo. Non mi sento né titolare né riserva, toccherà a Di Biagio scegliere e decidere". Sul futuro: "Alle big è difficile dire no, ma nel mio ruolo serve continuità. Per crescere e migliorare ho bisogno di giocare".